Pagelle: Juve-Inter: Matri decisivo.
TORINO, 14 febbraio - Matri decisivo, Barzagli una roccia. La Juventus di ieri sera ha vinto anche grazie al collettivo. Ecco le nostre pagelle di ieri. Fateci sapere le vostre!
BUFFON 7 - Prima uscita, scolastica, al 26’, poi è ben piazzato sul primo colpo di testa di Pazzini al 5’ della ripresa. Benissimo tra i pali, dunque, ma a volte dà la sensazione di essere ancora troppo “incollato” sulla linea di porta.
SORENSEN 7 - La mission aziendale è quella di bloccare Eto’o, compito al quale si dedica con diligenza e concentrazione. Concedendosi pure lo sfizio di produrre il cross da cui nasce il vantaggio bianconero. Deve migliorare, però, la precisione nella fase di alleggerimento.
BARZAGLI 7 - Compito delicato: quello di “accorciare” su Sneijder e di controllarlo negli inserimenti. Nel finale guida bene la difesa.
BONUCCI 7 - Un paio di belle diagonali e molta attenzione ai movimenti di Pazzini, su cui è in genere il primo ad andare in marcatura. Fa bene a sgridare Iaquinta.
CHIELLINI 7 - E’ un peccato che affronti lo spostamento a sinistra come una diminutio, perché in quel ruolo può sprigionare potenzialità notevoli. Senza trascurare il dettaglio che, così assettata, la retroguardia bianconera pare molto più solida. Sempre pericoloso quando sale a colpire di testa.
KRASIC 6 - No, non riesce ancora a innescare il cambio di passo sulla distanza breve, ma qualche segnale di miglioramento si vede.
FELIPE MELO 6.5 - Ah, che giocatore sarebbe se evitasse certi eccessi di autocompiacimento. Paradossalmente è più lineare ed efficace nei primi minuti quando lui, come tutta la Juve, è un poco contratto. Col passare dei minuti, e massimamente dopo il vantaggio, ricomincia a eccedere in tocchetti leziosi. Peccato veniale e comunque non tale da inficiare una buona gara.
Sissoko (29’ st) 6 Confuso, ma almeno energico.
AQUILANI 7 - Il raggio d’azione è ampio, il piede non sempre preciso con l’attenuante che va concessa a chi si assume l’onere di cercare il passaggio decisivo e la verticalizzazione. Un poco lento, però, nel far circolare palla e nello sfruttare il campo aperto nella ripresa. Quando evidenzia il solito calo nell’ultimo quarto d’ora.
MARCHISIO 7 - Si accentra spesso: un po’ per liberare la fascia a vantaggio di Chiellini, un po’ per controllare Kharja evitando l’inferiorità numerica a centrocampo. Un poco frenato, di conseguenza, nelle ripartenze.
Pepe (27’ st) 5 Entra in partita con l’atteggiamento sbagliato e commette errori gravissimi in disimpegno.
TONI 6.5 - Lavoro tanto “sporco” quanto prezioso come punto di riferimento offensivo. Gioca di sponda e scavalla senza risparmiarsi, facendosi perdonare qualche macchinosità nello spazio breve.
Iaquinta (20’ st) 5 Anche lui entra con poca energia.
MATRI 7.5 - Si muove da subito con intelligenza, cercando di più la profondità rispetto a Toni. Poi è freddamente chirurgico per la rapidità con cui capitalizza la prima vera occasione. Peccato non sia altrettanto preciso in avvio ripresa quando sciupa di testa e si fa recuperare da Maicon. Avrebbe evitato qualche surplus di sofferenza alla Juve e sarebbe stato l’eroe più di quanto già non sia. Vince, tra l’altro, la “sfida di mercato” con Pazzini.
All. DEL NERI 6.5 - Giocasse sempre contro l’Inter: l’ha battuta con Atalanta, Samp e Juve. La squadra ricomincia a trovare compatezza, sebbene abbia sofferto troppo nel finale. Anche perché i cambi non sono stati all’altezza della situazione.
Fonte:tuttosport
Juventus-Inter 1-0: Matri colpisce anche contro i campioni del mondo e la Vecchia Signora torna a pensare in grande!
Clamorosa traversa di Eto'o nei minuti finali.
Va alla Juventus l'atteso Derby d'Italia con l'Inter. I bianconeri sembrano essersi lasciati alle spalle la crisi che li aveva messi in ginocchio a gennaio e con i tre punti conquistati stasera si rilanciano decisamente nella rincorsa alla Champions, favoriti anche dalle battute di arresto di Palermo e Roma. Per l'Inter prova rimandata a mercoledì nel recupero con la Fiorentina: i nerazzurri hanno lasciato per strada tre punti importanti, ma la loro marcia all'inseguimento del Milan non pare per nulla compromessa.
FORMAZIONI – Nessuna sorpresa nelle formazioni scelte dai due tecnici, con le indiscrezioni della vigilia confermate; nella Juventus, Toni viene preferito a Del Piero e Del Neri sceglie una linea difensiva formata da quattro centrali come già era avvenuto a Cagliari. L'Inter si affida al solito 4-3-1-2 con Sneijder a supporto della coppia Eto'o-Pazzini.
PARTITA – Gara vivace seppur con poche conclusioni fin dalle prime battute: la fanno da padrona i tatticismi e la grinta di una Juve più intraprendente si concretizza nel primo quarto d'ora in un paio di azioni che vedono protagonista Toni, ma una conclusione sul fondo e una chiusura di Cordoba sono il massimo risultato ottenuto. Alla mezzora Juventus avanti grazie al suo nuovo bomber Alessandro Matri: l'ex attaccante del Cagliari sfrutta un errore di Cordoba su cross di Sorensen dalla destra e mette dentro di testa il goal vittoria scatenando la gioia dell'Olimpico di Torino. Sarà questa l'unica azione di rilievo di un primo tempo che non vale il prezzo del biglietto.
In avvio di ripresa è l'Inter a proporsi in avanti: un cross perfetto di Maicon dalla destra trova pronta l'incornata di Pazzini che però conclude centralmente. Ma è la Juve ad avere quello che potrebbe essere il colpo del definitivo ko: un traversone pennellato dalla destra da Krasic trova Matri completamente solo ma stavolta il colpo di testa esce di poco a lato. Al 68' la giocata ad effetto la prova Pazzini, ma la conclusione al volo dell'ex blucerchiato non spaventa più di tanto Buffon. Poco dopo la mezzora è Eto'o a calciare da lontano senza però trovare il bersaglio grosso. Al l'82' ancora il camerunense protagonista, ma stavolta è una provvidenziale uscita di Buffon a dirgli di no. Sempre l'africano protagonista nel finale con l'occasione più clamorosa della sfida: all'89', solo a porta vuota, spedisce sulla traversa da pochi passi e un minuto più tardi liscia un assist di Sneijder rgalando i tre punti alla Juve.
CHIAVE – La linea difensiva bianconera ha fatto molta attenzione a salire e questo ha impedito all'Inter di sorprendere i rivali in velocità. Spesso sono stati provvidenziali anche i raddoppi e un Felipe Melo che ha badato più alla fase divensiva che ad avventurarsi in sortite ovvensive.
CHICCA - Il numero diciassette si dice che porti male. In casa Juve sperano che non sia così perchè con stasera sono diventate diciassette le gare casalinghe di campionato in cui i bianconeri sono andati a segno. L'ultima volta in cui Del Piero e compagni erano rimasti a digiuno risale al 28 febbraio 2010 quando furono sconfitti 0-2 dal Palermo.
MOVIOLA - Al 12', sugli sviluppi di un'azione al centro dell'area, Matri reclama una trattenuta di Cordoba sulla quale l'arbitro Valeri sorvola. E' stato questo l'unico episodio degno di nota di una sfida che, nonostante qualche protesta di troppo, si è rivelata molto corretta come qualla di andata.
TATTICA – Più che di tattica bisognerebbe in primis parlare di condizione atletica. Quella che, in particolare, ha evidenziato Aquilani. Avanti, indietro, a destra, a sinistra. Il giocatore romano ha mostrato di essere in una gran serata e questo gli ha permesso di muoversi bene sia in fase di possesso palla che di aggressione degli spazi.
PROMOSSI&BOCCIATI - Promosso a pieni voti Matri (Voto 7,5) che oltre a prendere il posto di Amauri, ha trovato il terzo goal in due partite e al brasiliano ha rubato pure il coro che una volta gli tributavano i tifosi bianconeri (Sian venuti fin qui, sian venuti fin qui per vedere segnare... Matri). Rimandato invece il suo dirimpettaio Pazzini (Voto 4,5): quello che doveva essere il grande rimpianto bianconero non ha risposto alle aspettative. Grandi prove anche di Aquilani (Voto 7), per il tanto lavoro fatto, e per Chiellini (Voto 7), per la grande generosità e per una partita senza sbavature. Bocciato Eto'o (Voto 3): fatica per tutta la partita e quando ha tra i piedi la palla del pari prima la spedisce sulla traversa e poi manca clamorosamente il tiro.
fonte: gl.com