Serie A - La lavagna tattica: vince Delneri o Leo?Analizziamo le mosse dei tecnici del derby d'Italia tra Juventus e Inter. Il mister bianconero deve sperare che Aquilani possa agire liberamente tra le linee, mentre quello nerazzurro ha una certezza assoluta: Samuel Eto'oJuventus-Inter è una partita che di spunti ne regala a volontà. Due rivali storiche del nostro calcio ancora una volta contro, le polemiche degli ultimi anni. E, fortunatamente, anche un bel duello tecnico-tattico. Gigi Delneri contro Leonardo, una sfida tutta da vivere anche con la nostra “lavagna”, che rispolveriamo per l’occasione. Proviamo a vedere come i due mister possono vincere un confronto che si preannuncia molto più ricco di gol rispetto allo 0-0 di “breriana” perfezione visto all’andata.
LE FORMAZIONI: TONI SI’, INTER CONFERMATA – Gli schieramenti ufficiali, per ovvie ragioni, non sono ancora a nostra disposizione. Ma dalle indiscrezioni che escono da Vinovo, pare certo il recupero di Marchisio e la scelta di Toni al posto di Del Piero in prima linea. Dopo gli esperimenti forzati delle ultime settimane, dunque, Delneri tornerà al 4-4-2. Nessuna novità, invece, da Appiano Gentile. Leonardo non recupera in tempo Lucio e Stankovic e così conferma in pianta stabile il 4-3-1-2 visto all’opera nel mirabolante 5-3 inflitto alla Roma.
IL TRIS D’ASSI DI DELNERI: KRASIC, AQUILANI E MATRI – Premessa: il potenziale tecnico della Juventus è inferiore di qualche tacca a quello nerazzurro. Ciò significa che Delneri per vincere dovrà fare qualcosa di più a livello tattico, andando a colpire i campioni d’Italia lì dove i nerazzurri non sono perfetti. Il primo che balza all’occhio è quello costituito dalla coppia Ranocchia-Cordoba, ancora alle prese con un logico periodo di assestamento. L’italiano avrà un compito ingrato nel fronteggiare l’ex compagno Toni, che sulle palle alte ha qualche vantaggio. Ma chi rischia di soffrire ancora di più è Cordoba, che dovrà contenere il dinamismo e la capacità di aggredire gli spazi di Matri.
Fondamentale, a questo proposito, è il modo in cui gli attaccanti possono essere innescati. Milos Krasic, in flessione di rendimento, è la principale risorsa di gioco. Ed è logico pensare che se lui non vincerà il duello alquanto ostico con un califfo come Javier Zanetti sarà dura. A meno che Aquilani non tiri fuori gli artigli e vada a “far danni” tra le linee. Partendo come sempre dal centrosinistra, potrebbe far leva sul ventre molle della mediana nerazzurra, Kharja. Uno dei pochi duelli che sulla carta sorridono ai bianconeri, anche considerando le amnesie difensive del Thiago Motta regista. E se fosse Aquilani l’arma in più di Delneri?
IL TRIS D’ASSI DI LEONARDO: MAICON, CAMBIASSO ED ETO’O – A dire il vero, gli uomini decisivi a disposizione del brasiliano sono molti di più, ma proviamo a sintetizzare. E dunque perdonateci. Anche ai profani è chiaro che l’Inter ha un duello nel quale è in netto vantaggio sulla Juventus, quello tra il giovane Sorensen e l’incontenibile Samuel Eto’o. Il camerunense partirà da sinistra e verrà preso in consegna in prima battuta dal danese, in seconda da un’altra incognita bianconera: Barzagli. Due giocatori che per inesperienza – il primo – e passo differente – il secondo – sono a rischio figuraccia con un Eto’o di questo livello. A meno che Delneri non decida di invertire i centrali rispetto all’uscita di Cagliari, mettendo Bonucci sul centrodestra. Un duello meno soverchiante per la Juventus, che dovrà comunque puntare sull’applicazione ossessiva del fuorigioco per disinnescare gli avanti nerazzurri.
Più ricchi di incognite possono invece essere altri due confronti che accenderanno indubbiamente la sfida. Maicon a destra dovrà vedersela con la nuova corsia mancina della Juve, quella composta da Marchisio e Chiellini. Muscoli a volontà per un confronto sul binario che molto probabilmente deciderà la sfida, considerando che il brasiliano resta la fonte di gioco più attendibile dell’Inter. Succoso, infine, il duello tra Sneijder e Felipe Melo. Una vera e propria rivincita di Olanda-Brasile, quarto di finale costato grosso al bianconero. Farà altre sciocchezze o riuscirà ad annullare Sneijder? Difficile dirlo. Ma Leonardo ha una certezza su tutte, quell’allenatore in campo che risponde al nome di Cambiasso. L’argentino, con tutte le attenzioni riservate a Sneijder ed Eto’o, avrà spazio per tutti gli inserimenti che ama.
I JOLLY: DEL PIERO E NAGATOMO – Partite come questa si decidono anche con i cambi. Se verrà confermata la defezione di Stankovic, Delneri avrà un certo di vantaggio. La sua panchina, infatti, è migliore. Del Piero inserito a gara in corso può ancora fare la differenza, così come il dinamismo di Martinez e Pepe aiuta in situazioni difficili. Leonardo, invece, ha la qualità di Coutinho, un Pandev in difficoltà e, soprattutto, Nagatomo. Il giapponese, come accaduto con la Roma, può entrare a gara in corso per favorire lo spostamento di Zanetti da interno destro. Una soluzione molto utile per spingere anche a sinistra e tamponare maggiormente in mediana.
fonte: eurosport.it
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