La Juve si prepara a sfidare l'Inter: Matri-Toni in attacco?
Test atletici per i bianconeri nel pomeriggio a Vinovo. Iaquinta si è allenato a parte, con Pepe e De Ceglie. Se fosse convocato, l'attaccante partirebbe comunque dalla panchina
TORINO, 8 febbraio - Mentre il fratello Stefano era a colloquio con Marotta, Alex era Vinovo per preparare la sfida di domenica con l'Inter. All'allenamento, svolto senza i cinque azzurri e senza Krasic in ritiro con la Serbia, non hanno preso parte Sissoko (influenzato) e Marchisio, a riposo per il problema muscolare alla coscia sinistra, problema che lo rende in forte dubbio per il posticipo. Stesso discorso per Iaquinta, che insieme a Pepe e De Ceglie si è allenato a parte. L'attaccante potrebbe anche essere convocato ma al massimo per la panchina. Del Neri dunque potrebbe proporre dal primo minuto la coppia nata dal mercato di gennaio, Matri-Toni, la stessa che ha firmato il successo di Cagliari.
fonte: tuttosport
Juve-Inter, duelli da sballo
I presidenti si beccano, i big si sfidano: Matri contro Pazzini, Buffon-Julio Cesar. E Chiellini carica l’ambiente: «La gara contro l’Inter sarà molto importante sia per la classifica sia per i nostri tifosi. Basta con la sfortuna»
TORINO, 9 febbraio - Domenica si gioca. «Finalmente», sospira qualcuno. In realtà, come da copione, Juventus- Inter è cominciata con il solito largo anticipo. Messaggi diretti e indiretti. Frecciatine a tutti i livelli. «Calciopoli è stata una truffa sportiva e una fregatura a livello economico», tuonò due settimane fa Massimo Moratti da Coverciano. Immediata la replica di Andrea Agnelli («Il presidente nerazzurro mi annoia con questi discorsi») e la controreplica di mister Saras: «E’ un “giovin signore”, mi dispiace annoiarlo...». Parole e veleni fanno parte del derby d’Italia, in modo particolare dall’estate 2006 in poi. Ieri a caricare l’ambiente bianconero ci ha pensato Giorgio Chiellini. Poco prima di partire per Dortmund con l’Italia ha lasciato un messaggio sul suo sito: «Quella con l’Inter è una partita molto importante per la classifica e per i nostri tifosi». Con gli interisti azzurri avrà scherzato anche di persona. Già, con Pazzini, Ranocchia e Thiago Motta il derby d’Italia è cominciato in ritiro.
BOMBER - Mai come questa volta il derby azzurro sarà reale. Merito del mercato di gennaio che ha ingantito le rivalità tra quelli che in questo momento (insieme a Marco Borriello) sono i centravanti italiani più completi. Da una parte Alessandro Matri - 2 gol in 2 partite con la Juve - dall’altra Giampaolo Pazzini, 3 match e 3 gol con l’Inter. Presente e futuro dell’Italia. Carriere diverse, ma stessa età ( 26 anni). Il tormentone è iniziato da qualche settima: meglio Pazzini o Matri? Una prima risposta arriverà domenica sera, sui gol dei due bomber ( senza scordare Toni e Del Piero, Eto’o e Sneijder) si gioca una bella fetta di big match. Non sarà una sentenza. Quella, casomai, arriverà a fine stagione. E saranno i gol ad emetterla. Al momento comanda lo juventino: 13 gol ( 11 col Cagliari) a 9 ( 6 con la Sampdoria).
DIFENSORI - Leonardo Bonucci e Andrea Ranocchia in competizione ci sono da sempre. Sono esplosi nel Bari lo scorso anno. E da allora, quando venivano definiti “ i gemelli”, è partito il giochetto degli addetti ai lavori. Una domenica prevale l’uno, la domenica dopo il giudizio è capovolto. I due interessati la prendono con leggerezza, sono troppo amici per vivere di gelosie. Oggi grazie alla maglia azzurra torneranno in coppia al centro della difesa, poi di nuovo avversari. Si incroceranno in area di rigore, sulle palle inattive sanno essere decisivi entrambi. Beh, a fine partita il cambio di maglia è scontato. Scontato sarà pure il solito ritornello: “E’ più forte Ranocchia, no Bonucci”. Prandelli, da questo punto di vista, è il più fortunato di tutti: non deve porsi domande e può farli giocar insieme.
PORTIERI - Settimana particolare per Gigi Buffon. In un colpo solo Nazionale, big match con l’Inter. E tradizionale sfida con Julio Cesar. Entrambi sono in crescita dopo un avvio costellato da problemi fisici. Lo sprint finale, come lo definisce Del Neri, passerà dalle loro parate. Il brasiliano lo zampino sulla rincorsa scudetto lo ha già messo contro Palermo e Roma. Buffon, per sua stessa ammissione, una parata “alla Buffon” da quando è tornato non l’ha ancora fatta: l’Inter è l’occasione giusta per ritrovarsi al cento per cento. Spettatore interessato sarà senz’altro sir Alex Ferguson, che dei due numeri uno continua a essere un profondo estimatore.
ALLENATORI - Juventus-Inter mette di fronte due mondi diversi. E’ diversa la carriera ( uno è cresciuto con la gavetta; l’altro è partito dal Milan) e soprattutto il modo di intendere il calcio. Luigi Del Neri non è un difensivista, ma è dalla cura della difesa che ama costruire i suoi progetti. Leonardo, da buon brasiliano, è per lo spettacolo e il calcio offensivo prima di tutto. Ha coniato il 4-2- fantasia e sembra preferire un 5- 3 a un 1- 0. Domenica sarà diverso. Risultato prima di tutto e a tutti costi. Già, perché i treni scudetto e Champions non aspettano.
fonte: tuttojuve
