Del Neri: «A gennaio la Juve dovrà completare la rosa»Il tecnico bianconero: «In alcuni ruoli siamo scoperti, interverremo. A Catania per vincere, ma alla mia squadra serve maggiore attenzione. Posizione in Champions e Scudetti? Non si raggiungono o vincono ora, vedremo a marzo ed aprile quando 7 o 8 punti possono fare la differenza. Dalla mia squadra voglio più concentrazione, soprattutto in occasione dei calci piazziati, situazione in cui abbiamo subito troppe reti»
Gigi Del Neri predica tranquillità. Lo Scudetto o la Champions League sono ancora obiettivi lontani. Contro il Catania la Juve deve vincere per non perdere contatto nei confronti di Milan e Lazio, per tenere le distanze da Napoli e Roma e soprattutto approfittare del ko dell'Inter contro i biancocelesti e allungare il distacco dai nerazzurri: «Champions e scudetti non si vincono ora. Diventerà un problema a marzo o ad aprile quando 7 o 8 punti di vantaggio possono fare la differenza. Ora ci sono momenti favorevoli o meno favorevoli. La Juve è nella posizione giusta e deve restare in corsa per qualcosa di importante. Campionato con una sorpresa che può vincere il titolo? Certo, ci sono parecchie squadre che hanno un leader importante e che sono allenate molto bene come Milan e Lazio. Anche noi però abbiamo queste caratteristiche e dobbiamo cercare di fare risultato pieno a Catania. Noi abbiamo avuto una partenza difficile, come era nella logica. Abbiamo iniziato con quattro partite in grande difficoltà, poi c'è stato un trend importante e in casa abbiamo pareggiato contro due grandi come Roma e Fiorentina. In trasferta ci sono stati successi importanti, ma per andare in alto bisogna vincere anche su campi difficili come quello di Catania».
SULLA JUVE E IL MERCATO - Il tecnico bianconero torna poi sull'eliminazione dall'Europa League: «Non ci sentiamo in colpa, abbiamo fatto tutto il possibile, poi le partite non nascono nella stessa maniera e non abbiamo vinto nonostante lo meritassimo. Abbiamo pagato a caro prezzo una partenza difficile. La Juve ha dimostrato in Polonia di meritare la qualificazione. Ci voleva un po' di fortuna che non abbiamo avuto. Dispiace essere usciti perché ci tenevamo molto ma il calcio è fatto anche di queste cose, ora dobbiamo guardare avanti. Nessuno deve mai dire che la Juve di Lech non ha fatto tutto il necessario per qualificarsi. La prestazione in Polonia è stata in linea con questo atteggiamento che dobbiamo sempre perseguire. Per questo bisogna sostenere che la Juve è uscita a testa alta. Detto questo non credo che la rosa non possa essere migliorata. Noi dobbiamo completare questa rosa che in certi ruoli è scoperta. Ci sarà da ricercare certi obiettivi per poter completare certi reparti anche in relazione agli infortunati che abbiamo e quanto ci metteranno per rientrare nel gruppo».
SUI PAREGGI - Ultimamente però la Juve sembra un po' in difficoltà: tre pareggi e solo due vittorie in campionato, ma Del Neri non sembra preoccupato: «È vero, nelle ultime cinque partite abbiamo fatto tre pareggi e due vittorie, però abbiamo pareggiato nelle ultime due. In campionato del resto abbiamo fatto quello che dovevamo fare perché siamo terzi in classifica cosa che in questo momento ci fa lottare per un posto in Champions League. I pareggi possono arrivare, ma nelle partite che sono finite in parità meritavamo di vincere (vedi Roma e Fiorentina ndr). Noi abbiamo creato palle gol, però ci vuole anche una sorte favorevole in certi casi. Alcune volte bisogna sottostare e accettare un risultato ingiusto».
L'ATTENZIONE E L'AVVERSARIO- Il tecnico poi indica in cosa questa Juve deve migliorare: «L'attenzione. Non abbiamo mai preso un gol di azione. Già ne prendiamo pochi, ma su calcio piazzato soffriamo e i gol che subiamo arrivano da lì. Dobbiamo essere più concentrati ed attenti. Certo le qualità degli avversari ci sono, ma penso che con un certo tipo di atteggiamento, certi tipi di gol non li avremmo subiti. Il Catania? È una squadra allenata molto bene, ha giocatori veloci, lo stesso Giampaolo è un grande tecnico e i tifosi sono molti caldi. Sarà un clima difficile ma noi possiamo e dobbiamo fare bottino pieno. Trenta gradi di differenza tra Poznan e Catania? Possono certamente incidere.
MOMENTO JUVE - Del Neri riflette poi sul momento della Juve che dopo l'eliminazione dall'Europa deve tornare grande in campionato: «Dopo cinque mesi credo che rispetto a Bergamo e Genova 8con Atalanta e Samp, le sue precedenti squadre, ndr) siamo un pelo più avanti, ma il nostro obiettivo è crescere più velocemente. Alcuni ragazzi hanno già capito l'andazzo, ogni volta che scendiamo in campo dobbiamo fare il massimo per ringraziare tutti, dai tifosi alla società. Bisogna dare tutto in campo, poi la fortuna ti può aiutare».
IL MODULO A CATANIA - Domenica sera ci sarà il Catania un avversario che in casa sembra davvero imbattibile. L'assenza di Marchisio costringerà Del Neri ad individuare un suo sostituto mantendendo quell'affidibilità difensiva che fino ad ora, nel momento in cui il tecnico ha spostato il centrale sulla sinistra, è sembrata in progresso: «Juve più coperta con il 4-4-2 e Marchisio a sinistra? Con l'assenza di Claudio cnon potrò schierare uno come Sissoko perché un giocatore diverso, con caratteristiche differenti. Quindi per Catania credo che la scelta di due esterni di ruolo sarà la soluzione più indicata».
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