Diario:nono giorno
Nono giorno. Si avvicina il giorno della verità, il giorno dei "tagli" di Lippi. Ancora 24 ore e ogni dubbio verrà sciolto: quello in difesa tra Bocchetti e Cassani, quello a centrocampo tra Cossu e Montolivo e quello in attacco tra G. Rossi e Borriello. Probabilmente i dubbi non sono figli del c.t. Marcello Lippi che, siamo certi, avrà già scritti su un foglietto i "suoi" cinque nomi, ma sono fonte di interrogazioni da parte dei media. Più passano le ore, più aumentano i dubbi. Partiamo dalla difesa: se fino ad oggi il maggiore indiziato per un'esclusione era Bocchetti, dopo l'annuncio di un possibile ritorno alle origini per Chiellini (terzino sinistro), potrebbe portare al taglio di Cassani. A centrocampo, in pole per il taglio ci dovrebbe essere Cossu, anche se qualcuno nelle ultime ore, ha messo in dubbio la presenza di Montolivo. Davanti, quasi certa l'esclusione di Quagliarella, manca di conoscere il secondo nome (ammesso che il c.t. decida di tagliare due attaccanti e favorire numericamente difesa e centrocampo): Borriello o G. Rossi? Pensando alle scelte di Lippi nel 2006 (volarono in Germania, Toni, Gilardino, Inzaghi e Iaquinta), verrebbe spontaneo pensare che rimanga a casa Giuseppe Rossi, con Borriello tra i 23 insieme a Gilardino, Pazzini e Iaquinta. Staremo a vedere. Ogni previsione potrebbe essere prontamente smentita dalle scelte ufficiali del c.t. azzurro.
Nella giornata di oggi, caratterizzata da una mattinata molo ventilata, gli Azzurri hanno riposato al mattino, dopo aver trascorso una serata in libertà, chi con la propria moglie o compagna, chi in discoteca, chi al cinema. Poi, di nuovo raduno presso il Grand Hotel Sestriere alle ore 12.00 (molti giocatori avevano prenotato una camera in alblerghi vicini a quello che ospita la Nazionale proprio per avere un po' di privicy) e di nuovo in campo alle ore 16.30 per un allenamento prettamente atletico.
Durante l'allenamento, ecco la sorpresa: in visita agli Azzurri, sono arrivati il presidente della Juventus Andrea Agnelli e l'ex bianconero Pavel Nedved. I due, davanti agli occhi di tanti tifosi presenti, molti dei quali juventini (ricordiamo che Sestriere è in provincia di Torino), sono prontamente diventati i protagonisti del pomeriggio. Salutati dal Sindaco di Sestriere Walter Marin, sono arrivati al campo ed hanno ricevuto il saluto di Marcello Lippi che ha abbracciato affettuosamente Nedved, come fosse un figlio. Il figlio prodigo, lo potremmo definire, visto che tra i due c'è un rapporto di stima totale professionale e umano.
Concluso il siparietto, una sorta di rimpatriata bianconera, è terminato anche l'allenamento degli Azzurri, per una volta, messi quasi in secondo piano davanti a due personaggi così importanti che rappresentano, in un certo modo, il passato e il futuro della Juventus.
Da evidenziare le parole dei due giocatori della Nazionale che, oggi, si sono presentati in sala stampa. Alberto Gilardino, già campione del Mondo nel 2006, ha giurato di voler vivere un Mondiale da vero protagonista. Raccolto il testimone da Luca Toni, sarà il titolare degli Azzurri e giura di voler far suonare ancora il suo lieve violino. Del resto, la stoffa si era già vista nel 2006: dal gol contro l'Australia al palo clamoroso che colpì contro la Germania in semifinale, all'assist al bacio per il gol di Del Piero, sempre ai tedeschi. Ricordi indelebili nella memoria degli italiani. Gila si augura di regalare nuove gioie azzurre. Leonardo Bocchetti, invece, è al suo primo Mondiale. Questa notte, l'ultima prima dei tagli di Lippi, dormirà tranquillo, come fosse consapevole della fiducia che Lippi ha nei suoi mezzi. Giovane classe 1987, il giocatore del Bari, è pronto a scendere in campo da titolare e raccogliere l'eredità dei grandi difensori italiani e, giocando accanto a Cannavaro, è certo: "Nessuno meglio di lui può darmi i consigli giusti".
"Domani è un altro giorno", recita una canzone. Sì, domani sarà un nuovo giorno: quello delle scelte, ma anche quello del ritorno alla doppia seduta di allenamento per gli Azzurri.
Sale l'attesa, la voglia di conoscere quei cinque nomi, ma la notte passerà veloce. E domani sera, per cinque azzurri sarà una notte meno serena. Però, per carità, nessuno porterà rancore e, tra dieci giorni, quando avrà inizio il Mondiale, saranno tutti a tifare Italia.
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