[Topic unico] FARSOPOLI: il complotto Moratti, Facchetti, Telecom e Gazzetta dello Sport.

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Comelui Celletti
view post Posted on 18/1/2014, 19:35     +1   -1




CITAZIONE (SwifferJF @ 17/1/2014, 08:39) 
RCS Ci sei andato vicino... :ghgh:

http://it.wikipedia.org/wiki/RCS_MediaGroup

Scendi in basso e guarda gli azionisti, il primo è Fiat Spa con il 20%
Pirelli ha il 5%

PS
Per inciso Fiat controlla il 100% de La Stampa, quindi non è che si può parlare di vicinanza, è proprio loro.
Al massimo la Gazza sarebbe vicina...

Fiat da quando è partita l'era Marchionne di vicino con la Juve ha nulla, però.
 
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Barone48
view post Posted on 18/1/2014, 20:06     +1   -1




A parte l'Editore, se poi però trovi un giornalista che tifa, per esempio, Inter, cosa fai, lo oscuri? Non puoi filtrare i giornalisti e tenerti solo quelli a te vicini.
 
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muni79
view post Posted on 24/1/2014, 11:00     +1   -1




Moggi su Libero: "In tanti si devono vergognare dell’attentato ai danni della Juve di Umberto Agnelli dopo la sua morte"



Luciano Moggi su Libero parla del processo Gea e non solo su Libero: "Dopo 8 lunghi anni si è concluso in Cassazione il processo Gea con l’annullamento della condanna di un anno per «violenza privata», senza rinvio. Riveste particolare importanza quest’ultima circostanza perché la Suprema Corte ha, tra i suoi poteri, quello di rinviare ad altro giudice oppure di ritenere «inammissibile» il ricorso. Per il caso Gea il ricorso non solo è stato dichiarato «ammissibile» ma la Cassazione ha ritenuto addirittura di annullare la precedente condanna di «violenza privata » per vizio di legittimità e senza rinvio ad altro giudice. Evidentemente, magistrati di buon senso avranno ritenuto fatto aberrante passare da una «associazione a delinquere» ad una «violenza privata» solo per non aver aderito alle richieste di un giocatore e del suo procuratore che volevano l’aumento dello stipendio e il prolungamento del contratto già all’inizio della stagione, pur ritornando alla Juventus dal Parma per fine prestito con una condanna per doping di 8 mesi. Rientra nei compiti di un amministratore di beni altrui stabilire se un dipendente sia meritevole di aumenti e prolungamenti di contratto, soprattutto per un contratto già in essere, e non era certo il caso di Blasi per la sua condotta e la conseguente condanna. Ciò nonostante alcuni organi di stampa si sono sbizzarriti a spiegare che i Moggi erano stati salvati dalla prescrizione, intendendo la prescrizione come un’onta. Giusto allora precisare a questi signori «rosiconi» che la ratio dell’istituto della prescrizione e quella di garantire l’effettivo diritto di difesa all’imputato, nata per evitare eventuali abusi da parte del sistema giudiziario che potrebbero intervenire nel caso in cui il reato venisse perseguito a lunga distanza di tempo. Perché è evidente che l’incolpato, non essendo soggetto in grado di dettare i tempi del processo, ma addirittura di subirli, non può essere indicato come il colpevole degli eventuali raggiunti termini di prescrizione . Essendo poi il calcio una gran cassa di risonanza, non poteva mancare l’intervento dei tifosi juventini e interisti a rinfacciarsi le rispettive prescrizioni; gli interisti fanno riferimento alla sentenza di Cassazione sull’abuso dei farmaci, ove la suprema Corte confermò l’assoluzione sul fronte Epo, mentre i bianconeri rinfacciano ai rivali la relazione del procuratore Figc Palazzi del luglio 2011. In sintesi questa la valutazione di Palazzi sul presidente dell’Inter, Facchetti. «Va rilevato che la condotta del Facchetti appare presentare notevoli e molteplici profili di rilievo disciplinare. In questa trattazione specifica della posizione del Facchetti è appena il caso di rilevare che la Società F.C. Internazionale di Milano, oltre che essere interessata da condotte tenute dal proprio presidente che, ad avviso di questa Procura federale, presentano una notevole rilevanza disciplinare per gli elementi obiettivamente emergenti dalla documentazione acquisita al presente procedimento, risulta essere, inoltre, l’unica società nei cui confronti possano, in ipotesi, derivare concrete conseguenze sul piano sportivo. Dalle carte in esame e, in particolare, dalle conversazioni telefoniche intercettate, emerge l’esistenza di una fitta rete di rapporti, stabili e protratti nel tempo, intercorsi fra il presidente della società F.C. Internazionale, Giacinto Facchetti e i designatori arbitrali, fra i cui scopi emerge, tra l’altro, il fine di condizionare il settore arbitrale. Inoltre, assume una portata decisiva la circostanza che le conversazioni citate intervengono spesso in prossimità delle gare chedovrà disputare l’Inter eche oggetto delle stesse sono proprio gli arbitri e gli assistentiimpegnati con tale squadra. In relazione a tali gare il presidente Facchetti si pone quale interlocutore privilegiato nei confronti del designatore parlando delle griglie arbitrali delle gare che riguardano la propria squadra». La relazione del procuratore federale Palazzi suona come una randellata nei confronti di Facchetti e dell’Inter e solo l’ingenuità del figlio Gianfelice la riporta a galla quando querela per diffamazione chi osa parlare dei comportamenti di suo padre. Grave anche quanto ebbe a dire il Pm del processo, Narducci, con l’enfasi che lo contradistingue: «Piaccia o non piaccia non esistono telefonate dell’Inter ai designatori». E più grave ancora che l’Inter si sia vista recapitare nella bacheca per «motivi morali » un trofeo che i giocatori della Juve avevano vinto sul campo, proprio da chi (Figc-Guido Rossi) doveva invece colpire con la retrocessione il club milanese per i comportamenti del suo presidente. Se la parola vergogna ha il significato che sappiamo, in tanti si devono vergognare dell’attentato perpetrato ai danni della Juve di Umberto Agnelli dopo la sua morte".

fontE: Tuttojuve.com
 
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view post Posted on 28/1/2014, 00:09     +1   -1
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Per chi ancora crede alla puttanata di Paparesta chiuso negli spogliatoi da Moggi, oltre alla conferma di una sentenza di un tribunale penale ecco anche che Paparesta smentisce in diretta TV davanti a Moggi!!!!!!


post di Juventus Club Cercola.

 
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juvesteel 79
view post Posted on 8/2/2014, 21:05     +1   -1




e meno male che ci sta hernanes che e' approdato nella soceta' piu' linda al mondo da sempre ...ma vaff..
 
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view post Posted on 25/2/2014, 21:37     +1   -1
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Calciopoli, Moggi risponde su Twitter


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Tre tweet, a fine serata, quasi come un promemoria. I fantasmi di Calciopoli hanno risvegliato l'orgoglio di Luciano Moggi che scrive: «Sentenze Calciopoli: nessuna partita falsata, sorteggio arbitrale non alterato». E poi il secondo: «Calciopoli: La Giustizia Ordinaria e la Giustizia Sportiva hanno sentenziato che i campionati erano regolari». Infine: "Procura Reggio Calabria : archiviazione dell'indagine sul sequestro di Paparesta perché "il fatto non sussiste"". La polemica scorre in rete.

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Edited by zebrone84 - 25/2/2014, 22:55
 
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muni79
view post Posted on 4/3/2014, 11:56     +1   -1




ESCLUSIVA TJ - Tiziano Pieri: "Calciopoli mi ha stravolto la vita. Mai ricevuto proposte! Negli scandali o presunti tali ascoltata solo voce accusa. E sulla famosa punizione con il Bologna..."



La redazione di tuttojuve.com ha intervistato in esclusiva l'ex arbitro Tiziano Pieri, per parlare della sua personale vicenda che lo ha visto vittima di una situazione surreale nel processo Calciopoli. Un'intervista che fa capire molte cose e apre interrogativi che ogni persona si dovrebbe fare sul tema, nella speranza che la verità alla fine possa venire a galla.

Assolto per non aver commesso il fatto il 5 dicembre 2012, a sette anni dall'avvio dell'inchiesta che la coinvolse, era sicuro dell'assoluzione visto che ha rinunciato alla prescrizione?

L'unica certezza che avevo era la consapevolezza di essermi comportato sempre correttamente. L'arbitraggio è una scuola di vita perché insegna ad avere rispetto per sé e per gli altri ed è proprio per il rispetto che dovevo a me stesso ed al mondo del calcio che ho preferito rinunciare alla prescrizione.

Come ha vissuto gli anni post 2006 anche a livello umano, immaginiamo sia stato complicato...?

Calciopoli a me ha stravolto la vita perché in quel periodo avevo deciso di concentrarmi solo sull'arbitraggio per raggiungere l'obiettivo internazionale di fatto trascurando la mia attività lavorativa. Complicato, quindi possiamo dire che è un eufemismo, se si pensa che in quel periodo avevo 2 figli piccolissimi e una 'moglie' senza lavoro.

In sette anni di carriera arbitrale, ha mai ricevuto proposte scomode?

MAI ! ! !

Pensa di essere stato tirato in mezzo di proposito da qualcuno?

Non ho motivo di pensarlo... Più semplicemente spero di essermi ritrovato nel posto sbagliato al momento sbagliato...

Quali erano i suoi rapporti con i dirigenti delle squadre di calcio?

Prima delle partite sempre cordiale ed amichevole dopo non sempre cordiale ed amichevole... :-)

Quanto pensa sia stato decisivo il lavoro del consulente della difesa di Luciano Moggi e secondo lei perché questo lavoro non è' stato fatto precedentemente da un organo super partes?

Nicola Penta è stata la persona più importante perché ha ritrovato telefonate inequivocabili che hanno chiarito la mia posizione. Per quanto riguarda l'organo super partes che avrebbe dovuto far emergere tutte queste telefonate la domanda si dovrebbe girare ai PM che hanno condotto le indagini di Calciopoli...

Si attende novità dall'ultimo grado di giudizio?

No.

Secondo lei perché i media hanno dato così spazio alla vicenda e alle accuse e così poco all'assoluzione anche di chi come lei e' risultato estraneo?

In Italia è sempre stato così! Quando ci sono degli scandali o presunti tali l'unica voce che viene ascoltata è quella dell'accusa per le difese non c'è spazio i presunti mostri non hanno diritto di parola. Ma il tempo è galantuomo...

Ci hanno raccontato di campionato alterato, cosa poi smentita dal giudizio che ha parlato di campionato regolare, come e' possibile alterare un campionato se non ci sono più arbitri coinvolti?

Non ne ho idea! Io posso parlare della mia esperienza processuale e posso ricordare le parole di Martin Lutero: "Una bugia è come una palla di neve, quanto più rotola tanto più s'ingrossa..."

Lei è ricordato dai detrattori per quella famosa punizione di Bologna-Juventus, ma e' vero che fu sgridato da Pairetto per averla concessa?

Il lavoro di Nicola Penta ha portato alla luce tante telefonate tra le quali anche quella in cui Pierluigi Pairetto mi esprimeva le sue perplessità sulla punizione fischiata.

Lei pensa che se quella punizione fosse stata concessa a favore di un altra squadra avrebbe avuto lo stesso eco mediatico?

Ovviamente no.

Secondo lei cosa c'è di diverso dopo Calciopoli a livello arbitrale, visto che le polemiche ci sono adesso come allora?

Sostanzialmente nulla.

Un suo giudizio sulla stagione corrente a livello arbitrale?

Molto positiva!

Nel derby Juventus-Torino ci sono stati dei probabili errori, gli errori ci sono e ci saranno sempre, secondo lei un problema di cultura sportiva che in Italia manca oppure e' qualcosa di mediatico che vede la Juventus al centro del mirino sempre e comunque?

Purtroppo nel calcio italiano solo raramente si può parlare di cultura sportiva e le squadre vincenti attirano facilmente le antipatie, tra l'altro recentemente anche Antonio Conte ha detto: "Juve torniamo antipatici, solo chi vince lo è..."

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Comelui Celletti
view post Posted on 4/3/2014, 14:47     +1   -1




Verissimo, l'unica cultura che abbiamo in Italia è quella del rosicamento verso ch vince.
Che poi, finché sono 10 sfigati che espongo striscioni in stile "Mobbasta..." ti ci vien anche da ridere e passi oltre. Il fatto è che la maggior parte degli organi di stampa (mai visto un giornaismo più squallido d quello italiano, sopratutto quello sportivo) da risalto e giustifica quasi avessero ragione, alla fine porta a sommosse come quelle pre farsopoli e a tutto quello che ne consegue.
Il Calcio, come qualsiasi sport professionistico, è essenzialmente un bussinness e qui siam talmente coglioni che diamo risalto a fenomeni che danneggiano tutto il sistema, soprattutto dal punto di vista dell'immagine, che è fondamentale se vuoi vendere il prodotto.
 
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view post Posted on 17/3/2014, 23:56     +1   -1
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Juve calciopoli, giudici d'appello: «Molteplici e articolate prove»


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Esistono "molteplici e articolati elementi probatori" sulla sussistenza del reato di associazione per delinquere di cui si sono resi responsabili diversi imputati, tra cui l'ex dg della Juventus Luciano Moggi: è quanto sottolineano i giudici della sesta sezione della Corte d'Appello di Napoli (presidente Silvana Gentile, consiglieri Roberto Donatiello e Cinzia Apicella), nelle motivazioni della sentenza di secondo grado emessa il 17 dicembre scorso. Le motivazioni, contenute in 203 pagine, sono state depositate oggi.

LE MOTIVAZIONI -La Corte sottolinea, tra l'altro, che "la leggerezza e apparente convivialità con cui avvenivano gli accordi per la designazione delle griglie arbitrali tra personaggi come Bergamo, Moggi o Giraudo, appare gravissima alla luce della evidente lesione del principio di terzietà che dovrebbe presiedere alla scelta di un direttore di gara che, in quanto tale, ricopre un ruolo di 'arbitrò in ogni accezione, ovvero secondo il principio di mantenere una equidistanza necessaria ed ineludibile tra i contendenti che non deve mai venire meno". E ciò "soprattutto in un contesto in cui l'attenzione degli utenti (che non va confusa con la mera tifoseria) travalica il mero attaccamento alla propria squadra di calcio ma attiene alla regolarità concreta della disputa di gioco". Per i giudici le conversazioni portate alla luce dalle indagini "nulla di conviviale assumevano, anzi spesso alcune di esse mostravano nella scelta dell'eloquio anche la durezza dei rapporti che intercorrevano tra alcuni partecipi al sodalizio e dell'evidente obiettivo di impossessarsi e di mantenere un potere di controllo".

«RUOLO MOGGI APICALE» - Luciano Moggi "esercitava un ruolo preminente sugli altri sodali" coinvolti in Calciopoli in virtù anche "di una spregiudicatezza non comune". Lo scrivono i giudici della sentenza d'appello del processo a Calciopoli. "Dagli atti processuali - si legge nelle motivazioni - emerge il suo ruolo preminente sugli altri sodali, dovuto non solo alla sua personalità decisa, ma al contempo concreta e priva di filtri nell'esporre le sue decisioni, ma anche per la sua capacità di porre in contatto una molteplicità di ambienti calcistici fra loro diversi e gestirne le sorti con una spregiudicatezza non comune". Per la Corte d'Appello "la figura assolutamente apicale nel sodalizio di Luciano Moggi appare certa e inequivocabile. Egli - sottolineano i magistrati - non solo ha ideato di fatto lo stesso sodalizio, ma ha anche creato i presupposti per far sì di avere un'influenza davvero abnorme in ambito federale". Nella sentenza si fa riferimento alla "peculiare capacità di Moggi di avere una molteplicità di rapporti a vario livello con i designatori arbitrali fuori dalle sedi istituzionali, ai quali riusciva a imporre proprie decisioni, proprie valutazioni su persone e situazioni (come nel caso delle trasmissioni televisive soprattutto valutative sulla condotta dei singoli arbitri) coinvolgendoli strettamente così nella struttura associativa e nel perseguimento della comune illecita finalità". Un passaggio è dedicato anche alle incursioni di Moggi negli spogliatoi dei direttori di gara: "Appaiono eclatanti - si legge nella sentenza - le diverse incursioni di Moggi, assieme a Giraudo, negli spogliatoi di arbitri e assistenti". In particolare i giudici rievocano il caso Paparesta con Moggi furibondo con la terna dopo Reggina-Juventus del 7 novembre 2004 in cui venne alla luce "una condotta a dir poco aggressiva da parte del ds della Juventus" e in cui "appare significativo la non isolata mancata indicazione di tale grave episodio da parte dell'arbitro nel referto e ciò appare conseguenza diretta del timore di Paparesta". Nel processo d'appello Moggi è stato condannato a due anni e 4 mesi.

IL RUOLO DI PAIRETTO E MAZZINI - Il sodalizio che avrebbe condizionato l'esito dei campionati di calcio, nella sentenza d'appello del processo a Calciopoli appare più esteso rispetto a quello delineato dal verdetto di primo grado. Infatti, pur concordando con la sentenza del tribunale laddove individua un sodalizio che fa capo a Moggi, la Corte d'Appello "dissente sulla esatta individuazione dei membri con funzioni non meramente partecipative all'associazione". "Emerge con chiarezza - scrivono i giudici - un ruolo affatto secondario, ma anzi di rilievo nel sodalizio, ricoperto dagli imputati Pairetto, Bergamo e Mazzini, i quali in forza della funzione loro attribuita (i primi due designatori arbitrali, Mazzini vicepresidente Figc) hanno di fatto rafforzato il contesto e l'incidenza del sodalizio che, proprio per la loro funzione e per il loro contributo apicale, ha potuto operare per un lasso di tempo cospicuo con metodiche altrimenti assolutamente irraggiungibili, ovvero la scelta degli arbitraggi delle partite di campionato di serie A, e in parte di serie B, condizionata per precostituire griglie ed in parte per sorteggi indubbiamente ambigui". Secondo i giudici comunque "i ruoli ricoperti dagli imputati Pairetto e Mazzini, pur di rilievo, si differenziavano da quello preminente assunto da Luciano Moggi". Sia Pierluigi Pairetto che Innocenzo Mazzini sono stati condannati a due anni mentre la sentenza di primo grado emessa nei confronti di Paolo Bergamo è stata dichiarata nulla per un vizio di forma.

«RISULTATO IN CAMPO NON UNICO OBIETTIVO» - L'esito positivo delle partite non era l'unico obiettivo del sistema Calciopoli: secondo i giudici d'Appello di Napoli le stesse gare assumevano un ruolo determinante per raggiungere altri obiettivi come quello di acquisire un potere di controllo dei vertici federali (in riferimento agli imputati Pairetto, Mazzini e Bergamo) oppure di maggiore visibilità mediatica al fine di una progressione di carriera (arbitri e assistenti). Su questo punto i giudici dell'appello nella sentenza depositata oggi considerano "riduttiva" la chiave di lettura della sentenza di primo grado. Ampio spazio è dedicato anche all'argomento delle schede telefoniche straniere. L'uso delle sim distribuite da Moggi a designatori, arbitri e dirigenti rappresentano per la Corte "il punto centrale" dell'intera vicenda.

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Furiadicheb
view post Posted on 18/3/2014, 16:55     +1   -1




Qualcuno potrebbe chiarirmi questa ultima news?
 
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view post Posted on 18/3/2014, 22:50     +1   -1
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Inter, Moratti: «Con Calciopoli acclarati veri colpevoli»


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"Sentenza Calciopoli? Definitivamente acclarata la colpevolezza delle persone che hanno creato quella situazione, quel mondo, quell'organizzazione e dato che è un qualcosa che secondo me è entrata nella storia dell'Inter mentre operavano, non dopo, dà l'idea delle difficoltà che l'Inter ha trovato in quegli anni e quindi finalmente di aver chiarito i dubbi chiarissimi che tutti avevamo a quel tempo e che adesso si sono risolti con la verità". Queste le parole del presidente onorario dell'Inter, Massimo Moratti, ai microfoni di Inter Channel.

"Credo che per gli interisti sia qualcosa di decisamente importante che ormai fa parte del passato -ha aggiunto-ma che fa parte della storia, del carattere, delle motivazioni per cui uno è interista ed è bene che di questo l'Inter ne faccia tesoro".

TUTTOSPORT.COM

Come si dice, faccia e culo un unica cosa... :uhhh: ma perchè allora non hai riunciato alla prescrizione cagasotto dei miei stivali???

Edited by zebrone84 - 19/3/2014, 11:40
 
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Furiadicheb
view post Posted on 19/3/2014, 10:27     +2   +1   -1




Attendiamo la sentenza della cassazione su Moggi anche se penso che non sarà favorevole lo stesso.

Fossi in Moggi me ne andrei in qualche isola caraibica a godermi gli ultimi anni della mia vita con gnoccolone assurde, tanto i soldi ne ho a valanghe, invece di spenderli per avvocati.
 
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muni79
view post Posted on 20/3/2014, 12:18     +1   -1




Inter, Moratti: «Con Calciopoli acclarati veri colpevoli»



«E' vero che fa parte del passato ma è qualcosa di cui l'Inter deve fare tesoro»


MILANO - "Sentenza Calciopoli? Definitivamente acclarata la colpevolezza delle persone che hanno creato quella situazione, quel mondo, quell'organizzazione e dato che è un qualcosa che secondo me è entrata nella storia dell'Inter mentre operavano, non dopo, dà l'idea delle difficoltà che l'Inter ha trovato in quegli anni e quindi finalmente di aver chiarito i dubbi chiarissimi che tutti avevamo a quel tempo e che adesso si sono risolti con la verità". Queste le parole del presidente onorario dell'Inter, Massimo Moratti, ai microfoni di Inter Channel.

"Credo che per gli interisti sia qualcosa di decisamente importante che ormai fa parte del passato -ha aggiunto-ma che fa parte della storia, del carattere, delle motivazioni per cui uno è interista ed è bene che di questo l'Inter ne faccia tesoro".

fontE: Tuttosport
 
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wangfeng
view post Posted on 21/3/2014, 09:14     +1   +1   -1




Quest'anno saremo scudetto
 
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muni79
view post Posted on 22/3/2014, 18:58     +1   -1




Luciano Moggi colpisce duro: "Moratti ha pure il coraggio di parlare e chiedere il rigore su Ronaldo, ma quell'anno dovevano stare in serie B per il passaporto di Recoba"



Luciano Moggi e' stato ospite in settimana a Rete 7, alla trasmissione Forza Juve: "Ho visto in prima pagina la notizia, -Moggi il capo di tutto- caso strano quando c'e' stata l'assoluzione della Gea avevano messo la notizia negli annunci mortuari, con un trafiletto. Maurizio Galdi a seconda di Auricchio era un confidente. Ho letto in prima pagina le dichiarazioni di Moratti, io dico a Moratti che sarebbe stati conveniente star zitto. Come faceva Moratti a vincere con Taribo West, Vampeta, ha cambiato più di venti allenatori, anche tre in un anno.(...) Moratti ha pure il coraggio di parlare e chiedere il rigore su Ronaldo, ma quell'anno dovevano stare in serie B per il passaporto di Recoba. L'Inter ha usato in modo palese un arbitro, Nucini in attività di servizio".

font:E Tuttojuve.com
 
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6371 replies since 30/3/2010, 15:55   217530 views
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