[Topic unico] Ajax-Juventus 1-2., EUROPA LEAGUE: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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zebrone84
view post Posted on 17/2/2010, 13:30 by: zebrone84     +1   -1
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Ajax – Juventus nella storia


I due appuntamenti più prestigiosi hanno visto Ajax e Juventus contendersi in finale il massimo trofeo continentale. Nel 1973, fu una rete in apertura di gara di Johnny Rep a decidere la finale di Coppa dei Campioni. Nel 1996 Roma è sede dell’ultimo atto di Champions League, che vede prevalere la Juventus di Marcello Lippi ai rigori, dopo che i 90 minuti e i tempi supplementari non hanno spezzato l’equilibrio determinato dai gol di Ravanelli e Litmanen.

Ad Amsterdam la Vecchia Signora è andata cinque volte in tour, collezionando due successi, altrettanti pareggi e una sconfitta. La prima volta è datata 11 dicembre 1974 e riguarda la Coppa Uefa, progenitrice dell’attuale Europa League. Gli olandesi prevalgono 2-1 con le reti di Blankenburg e Muhren, intervallate da un rigore di Damiani che consente il passaggio del turno in virtù dell’1-0 maturato a Torino: la Juve di Parola accede così ai quarti di finale. Il successivo incontro si ha nel 1978, in Coppa dei Campioni. E’ Causio, negli attimi conclusivi del match, a pareggiare il vantaggio di Van Dord, siglato solo quattro minuti prima.

Nel 1997 Ajax-Juventus è la semifinale d’andata della Champions League. Lippi dà fiducia a due attaccanti giovani e Amoruso e Vieri la ripagano con una rete a testa. Non serve a molto il punto della bandiera del solito Litmanen. Infine, il 15 settembre 2004: la Juve espugna l’Amsterdam Arena nel primo incontro della Champions League che poi vedrà il Liverpool trionfare ad Istanbul. A decidere la sfida è Pavel Nedved, con un velenoso tiro dal limite dell’area. Fabio Capello schierò il seguente undici: Buffon, Birindelli, Thuram, Cannavaro, Zambrotta, Camoranesi, Emerson, Blasi, Nedved, Ibrahimovic, Del Piero. L’Ajax , all’epoca allenato da Koeman, giocò con Stekelenburg, De Jong, Heitinga, Grygera, Maxwell, Obodai, Snejider, Van der Vaart, Pienaar, Sonck, Mitea: una formazione ricca di giocatori che ancora oggi militano con pieno successo in club importanti.

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La rosa dell’Ajax con la stella Suarez


La stella dell’Ajax è Luis Alberto Suarez, giocatore più rappresentativo della rosa, di cui si parla bene da molto tempo anche per eventuali operazioni di mercato. Uruguayano, classe 1987 (ha compiuto 23 anni lo scorso 24 gennaio), è cresciuto nel Nacional Montevideo per approdare poi prima al Groningen e poi ad Amsterdam nel 2007. Da allora con la maglia biancorossa ha disputato 87 partite e siglato 62 reti, una media di 0,71 gol a gara. Suarez gioca sulla fascia destra nel tridente dell'Ajax. Il sudamericano ha avanzato il suo raggio d’azione proprio in Olanda, passando di fatto da trequartista a seconda punta. Parte largo sulla fascia e si accentra, disorientando i suoi avversari con le finte che fanno parte del suo Dna di calciatore. Ha conservato il doppio passo e il dribbling stretto dei fantasisti. La possibilità di partire defilato gli consente di non dare punti di riferimento ai suoi marcatori e di sfruttare la grande velocità. Tanti gol, certo, ma anche tanti assist: ne sanno qualcosa i compagni di reparto Pantelic e Rommedahl, che di solito gli fanno compagnia in avanti.

L’allenatore Martin Jol di solito si affida a un dinamico 4-3-3 imperniato su altre due colonne oltre al già citato Suarez: il 28enne portiere Maarten Stekelenburg (estremo difensore anche della nazionale), e il difensore spagnolo Oleguer, catalano doc ed ex Barcellona.

L’ultima scommessa del club olandese più famoso del mondo è Demy De Zeeuw, uno degli artefici del miracolo Az Alkmaar dell’anno scorso, quando, esploso sotto la guida di Louis Van Gaal, ha conquistato anche la maglia della nazionale Orange. Un giocatore che garantisce tanta sostanza in mezzo al campo, senza troppi fronzoli.

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Il percorso dell’Ajax in Europa League


L’Ajax si è qualificato ai sedicesimi dell’Europa League come secondo classificato del suo girone. Il percorso degli olandesi ha preso avvio con il Bratislava, agevolmente superato con il 5-0 all’andata in casa, un successo rotondo confermato in trasferta con un 2-1 a proprio favore. La fase a gironi ha avuto come primo impegno l’incontro con il Timisoara, terminato a reti bianche. Nel test successivo ha impattato 1-1 in Belgio, contro l’Anderlecht. Il primo successo è arrivato alla chiusura del girone di andata, sconfiggendo tra le mura amiche la Dinamo Zagabria col punteggio di 2-1, exploit ripetuto nel match di ritorno con un netto 2-0. Forte dei 6 punti guadagnati in 180 minuti, l’Ajax ha ulteriormente migliorato la propria classifica sconfiggendo 2-1 il Timisoara, per poi chiudere con una sconfitta in casa con l’Anderlecht per 1-3, uno stop avvenuto a qualificazione già ottenuta ma che ha privato i biancorossi del primato in classifica.

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Legrottaglie: «Trovare continuità»


Giornata di viaggio per i bianconeri che questa mattina si trasferiscono ad Amsterdam dove domani sera alle 19 è in programma la partita contro l’Ajax valida per i sedicesimi di finale di Europa League.

Nicola Legrottaglie fa un passo indietro e torna a parlare dell’importanza della vittoria conquistata domenica contro il Genoa: «Ci voleva proprio. E’ stata importante per ritrovare fiducia nei nostri mezzi, ora sotto con l’Ajax per ritrovare la continuità che ci è mancata finora».

Il difensore bianconero prosegue: «Con Zaccheroni stiamo lavorando bene e in modo sistematico con l’obiettivo di risollevare la stagione».

Infine un commento sull’importanza dell’Europa League e sui prossimi avversari: «Basta vedere i nomi delle squadre che vi partecipano per capire che è una competizione prestigiosa. L’attacco dell’Ajax è forte? Lo è anche il nostro»

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