Posts written by *Reny

view post Posted: 18/1/2013, 00:28     +2Calcioscommesse : -2 punti per il Napoli; 6 mesi a Cannavaro e Grava, 3 anni a Gianello - L'ANGOLO DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA
Napoli, giustizia è fatta. Ma chi risarcisce Atalanta, Samp, Siena, Torino e le altre penalizzate da un sistema da buttare?

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L'avevamo detto ieri, commentando le motivazioni della sentenza Tnas che ha prosciolto Alberto Maria Fontana, ex portiere di Torino, Palermo e Novara, inverecondamente squalificato per 3 anni e 6 mesi in primo e secondo grado: la giustizia sportiva della Figc di Abete è un sistema che non funziona, che fa acqua da tutte le parti, che genera figli e figliastri, che è basato sul principio medievale dell'incolpato chiamato a dimostrare la propria innocenza, che premia i pentiti a orologeria. Un sistema da buttare.

Stasera ne abbiamo avuto la riprova e, stavolta, non è stato nemmeno necessario andare al Tnas. E' bastato il verdetto della Corte di Giustizia Federale che ha restituito al Napoli i 2 punti in classifica, Cannavaro e Grava. Era sufficiente leggere le carte del procedimento per rendersi conto che è stato compiuto un atto di giustizia nei confronti del club partenopeo, del suo capitano e dell'altro difensore. Sono state demolite, sconfessate, disintegrate su tutta la linea la Commissione Disciplinare e la Procura Federale. Una caporetto clamorosa e con pochi precedenti, un disastro per l'organizzazione di Abete che adesso ci verrà a dire che lui non c'entra nulla, che l'autonomia del sistema giudicante è totale, eccetera eccetera.

Certo. Senza dubbio. Ci mancherebbe.

Ma che cosa ci dice, ora, il presidente della Figc della responsabilità oggettiva che, secondo lui e secondo Petrucci quand'era presidente del Coni, è un caposaldo del sistema? Caposaldo di che?

Non siamo né giuristi né sofisti, i cavilli e i bizantinismi ci ripugnano. Ci mettiamo semplicemente nei panni dei tifosi dell'Atalanta, penalizzata di 8 punti fra questa e la passata stagione; del Siena, penalizzato di 6 punti; di Torino e Samp penalizzati di 1 punto e tutte le altre squadre che hanno fatto la stessa fine nelle categorie inferiori, castigate per la responsabilità oggettiva. Chi le risarcisce? Nessuno, ovviamente.

Si dirà: non bisogna generalizzare, occorre distinguere caso per caso, l'accusa di illecito non è equiparabile a quella di slealtà sportiva, ci sono società che hanno patteggiato. Tutto giusto. Ma c'è un ma: o la responsabilità oggettiva vale sempre o non vale mai. E, quanto ai patteggiamenti, lo sappiamo benissimo: a volte si tratta di un'extrema ratio, considerata il male minore anche da chi non ha commesso nulla, ma, sino a quando non arriva davanti al Tnas, non può difendersi e nemmeno i suoi avvocati possono controinterrogare i pentiti, per esempio. Chiedere informazioni ad Alberto Maria Fontana.

A proposito di responsabilità oggettiva. Proprio oggi, scegliendo il momento sbagliato, al convegno capitolino sulle scommesse, il capo della Figc ha affermato: "Giustamente le società trovano difficoltà ad accettare la responsabilità oggettiva a fronte di situazioni che non sono direttamente imputabili a loro, ma non si deve dimenticare che resta un caposaldo dell'ordinamento sportivo internazionale poichè che è prevista anche da Fifa e Uefa. L'Italia a bocce ferme farà una riflessione sul quadro normativo, ma non può uscire da un contesto di regole internazionali".

E meno male che Abete ha detto a bocce ferme. Sono bastate poche ore e la Corte di Giustiiza l'ha platealmente smentito, ribaltando il verdetto della Disciplinare e sconfessando un altro pentito.

Ci sono troppe cose che non funzionano in quella che una volta veniva definita la celere, puntuale, implacabile giustizia del calcio. E Abete ha pure aggiunto: "I tornei vengono falsati quando non si applicano le norme vigenti, e non quando accadono eventi che non sono condivisi. Se c'è un soggetto che a un certo punto viene imputato di una responsabilità diretta, non si può affrontare l'argomento a fine stagione. Non esiste".

Infatti il Napoli, l'Atalanta, la Samp, il Siena e il Torino sono stati penalizzati per la responsabilità oggettiva. Ma il trattamento riservato in primis all'Atalanta, che si è beccata complessivi 8 punti in meno e alle altre, è stato diverso rispetto al Napoli.

E non per colpa del Napoli, sia chiaro che ha trovato in De Laurentiis un formidabile avvocato della propria causa.

La verità è che siamo di fronte alla crisi totale di credibilità di un Sistema che, non più tardi di tre giorni fa, con una percentuale nordcoreana ha rieletto Abete che aveva già confermato Palazzi che è stato rivotato da tutti i presidenti di A, compreso Agnelli. Il quale, prima di Natale 2012 aveva sentenziato: "Abete ha fallito". Appunto.

Ma delle mene politico-federali, ai tifosi delle squadre penalizzate e rimaste tali, non può fregare di meno. Nessuno toglie loro dalla testa che, nei confronti delle loro squadre, sia stata perpetrata una clamorosa ingiustizia, a cominciare da quelli dell'Atalanta. Hanno ragione.



Xavier Jacobelli
view post Posted: 29/12/2012, 18:13     Abete candidato unico alla Figc - JUVENTUS FORUM
Abete candidato unico alla Figc: se Agnelli e gli altri lo rivotano, calcio condannato al Sistema Dinosauri

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29 dicembre alle 17:00

Il comunicato ufficiale trasuda da ogni poro la soddisfazione del presidente uscente della Federcalcio. E non potrebbe essere altrimenti: dalla santa alleanza fra Dinosauri è scaturita la conferma che, per altri 4 anni, il calcio italiano sarà condannato all'immobilismo e verrà guidato dallo stesso, immarcescibile gruppo dirigente.

Il primo pilastro si chama Carlo Tavecchio
, appena confermato alla presidenza della Lega Nazionale Dilettanti, carica che ricopre dalla fine del XX secolo (era il 1999, quando lo elessero per la prima volta).

Il secondo pilastro si chiama Mario Macalli, appena confermato alla presidenza della Lega Pro, carica che ricopre da ancor prima della fine del XX secolo (era il 1997 quando lo elessero per la prima volta).

L'uno e l'altro hanno comunicato a Giancarlo Abete che sosterranno la sua candidatura per un nuovo mandato alla presidenza della Federcalcio. Le elezioni si terranno il 14 gennaio a Roma. Ieri è arrivato anche il pronunciamento ufficiale della Lega di serie B: appoggerà Abete. Manca solo la serie A, che l'11 gennaio tenterà di eleggere il successore di Beretta e il cerchio sarà chiuso perchè, nel frattempo, sia l'Associazione Calciatori sia quella degli Allenatori voteranno per lo stesso candidato unico. Il quale si avvia a un plebiscito nordcoreano, con tutto il rispetto per il regime di Pyongyang che, in materia, è un'autorità assoluta.

Sia chiaro: nessun preconcetto e nessuna pregiudiziale verso le persone e totale rispetto per loro e per l'esito del democratico voto alla base della rielezione. I dirigenti in questione sono stati capaci e meritevoli, ma il discorso è un altro: la gerontocrazia al potere nel calcio conferma che l'Italia non è un Paese per giovani.



Per la cronaca, dal 1989 al 1990 Abete era stato capo del settore tecnico della Figc; sino al 1997 è stato presidente della Lega di serie C; poi, è stato il vice di Carraro al vertice della Figc sino al 2006 e ha preso il posto dello stesso Carraro, dimessosi dopo lo scoppio di Calciopoli venendo proclamato presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio il 2 aprile 2007.

Nei giorni scorsi, Abete aveva risposto piccato alle accuse di immobilismo, formulate da Andrea Agnelli, 37 anni, presidente della Juve. "Agnelli esprime dei giudizi e ho il dovere di rispettarli. A luglio Agnelli disse che la Lega di A avrebbe avuto una nuova governance e non parlo di un nuovo presiente, ma di regole. Non do la colpa a nessuno, ma non c'è stata e si è rinunciato ad averla. Questondimosra quanto sia difficile cambiare nela Confindustria del calcio, figurarsi a livello di istituzioni. Oltre alla critica deve esserci la capacità di cambiare".

Traduzione in italiano: siccome in Lega A i presidenti continuano a litigare, non pretendano di dire alla Figc che cosa dobbiamo fare. Quindi, state freschi se pensate che mi faccia da parte e, con me, l'attuale gruppo dirigente. E pazienza se Agnelli, che ha 25 anni meno di Abete, è in carica solo dal 19 maggio 2010.

E la riforma della giustizia sportiva che premia i pentiti ed emette sentenze pure a campionato in corso, che impedisce ai legali degli incolpati di interrogare i pentiti, che si basa sul principio medievale in base al quale è l'incolpato a dover dimostrare la propria innocenza?

E la riforma della responsabiità oggettiva? E la Figc che, nel luglio 2011, si dichiarò "incompetente" a decidere sul ricorso della Juve contro lo scudetto assegnato a tavolino all'Inter nel 2006? E gli stadi che fanno pena, tanto che il nostro calcio ha perso l'assegnazione degli Europei 2012 e 2016 e, mai e poi mai, avrebbe avuto una chance di ospitare i mondiali 2014, 2018, 2022, per non parlare di ciò che accadrà per il 2026 e il 2030? E la lotta al razzismo (non bisognava interrompere le partite al primo ululato)? E la fuga di paganti e abbonati dai tornei di A e B che continua senza sosta? E la tessera del tifoso che non serve a nulla? E il caso Is Arenas? E la crisi del sistema arbitrale che sforna errori in quantità industriale? E l'Italia di Prandelli vicecampione d'Europa nonostante, negli otto mesi precedenti il torneo in Polonia e Ucraina, avesse disputato tre sole amichevoli poichè i club se n'erano infischiati delle esigenze della Nazionale, mentre la Federcalcio non picchiava i pugni sul tavolo?

Potremmo andare avanti per ore
. Questo è lo stato del Sistema Calcio Italia alla vigilia dell'Anno Domini 2013. Il 14 gennaio vedremo chi avrà davvero la volontà di cambiare, a cominciare da Agnelli e dagli altri che reclamano il rinnovamento. Se rivotano per i Dinosauri, che se li tengano.



Xavier Jacobelli
view post Posted: 25/12/2012, 19:01     [Topic unico] Antonio Conte. BENTORNATO IN PANCHINA MISTER! - JUVENTUS FORUM
Conte esalta la sua Juve: "Non ho più paura di niente"

Il tecnico bianconero tira le somme del suo super 2012 e rende merito alla squadra: "Ho calciatori speciali che fanno cose straordinarie. Giusto coltivare i sogni ed ottenere sempre il massimo"

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Antonio Conte è sempre più leader della Juventus che continua a vincere senza fermarsi mai. Uno scudetto tira l'altro e poi c'è il grande sogno Champions League, il trofeo più importante che manca nella bacheca bianconera dal 1996. Quanti obiettivi nel futuro di chi non ha voglia di fermarsi, tutt'altro: "Ho dei calciatori speciali che fanno cose straordinarie. Ad esempio, sarei stato un osso duro ma non so se da calciatore avrei trovato posto in un centrocampo con Marchisio, Pirlo e Vidal. Avendo loro non ho paura di niente, ed è giusto coltivare il sogno e ottenere sempre il massimo. Se riusciremo ad arrivarci avremmo fatto qualcosa di veramente straordinario". Il momento magico di un 2012 da capolista perenne è, sottolinea il tecnico pugliese nell'intervista a Sky Sport, "il triplice fischio finale a Trieste che ha sancito la vittoria dello scudetto, poi l'abbraccio con i giocatori per festeggiare qualcosa di straordinario fatto quest'anno".

il perchè di un trionfo — Conte si coccola la sua Juve che chiude da regina un 2012 da record: "Siamo tornati a vincere perchè abbiamo iniziato un progetto. In questa stagione si è proseguito un lavoro iniziato, abbiamo messo enormi fondamenta. Ma abbiamo ancora voglia di stupire".

più forte di prima "Io penso di essere più forte ora, dopo la squalifica prosegue l'ex bandiera in campo della Juve che vinceva in Italia ed in Europa negli anni '90 -, ma mi ha causato molto dolore essere lontano per quattro mesi, non avere il contatto con i miei calciatori, mi è mancato molto". La squalifica per il calcioscommesse come momento "formativo". "Io mi auguro che in futuro le cose possano cambiare. Sono vicino a Cannavaro e Grava, così come al Napoli: bisogna punire chi deve essere punito non chi si rifiuta di fare determinate cose ma non le denuncia. Io ho lavorato molto su di me cercando qualcosa di costruttivo in quanto di negativo mi stava capitando".

mestiere difficile"Un allenatore deve essere allenatore in tutto - spiega Conte -, non puoi essere solo bravo da un punto di vista tecnico-tattico, solo motivazionale, solo psicologico, solo gestionale, nei rapporti con la società e con i media. Devi eccellere in tutto e, quindi, devi studiare. Da quando faccio l'allenatore è un continuo studio. L'anno scorso sono arrivato alla Juve con la voglia di fare il 4-2-4. Il problema era che non c'erano i giocatori adatti a fare quel tipo di gioco. In più avevo in rosa giocatori imprescindibili come Vidal, Pirlo e Marchisio, che poteva fare la mezzala e, quindi, il nostro reparto più forte era il centrocampo. Nel percorso mi sono accorto di avere tre giocatori come Chiellini, Bonucci e Barzagli che in certe situazioni eccellevano. Da qui la trasformazione in 3-5-2 o 3-3-4".

mercato e top player — Nell'analisi a 360° inevitabile parlare anche di mercato: "La squadra non cambierà molto a gennaio, faremo delle operazioni intelligenti, come abbiamo fatto a giugno. Cercheremo di operare per colmare delle lacune che ci sono. Se ci saranno occasioni importanti non ce le lasceremo sfuggire. I grandi calciatori arricchiscono la qualità, la rosa e rendono le cose da difficili a meno difficili. Quando saremo nelle condizioni di prendere giocatori importanti lo faremo, perchè la Juve è giusto che torni ad avere giocatori da 40-45 milioni. Balotelli ha le caratteristiche del grande giocatore ma costa quanto la Gioconda e noi non possiamo permetterci giocatori particolari. Del Piero è unico e sarà difficile trovare un altro calciatore che farà il suo percorso. Me lo auguro per il Presidente, che possa trovare un giocatore del genere. Significherebbe vincere al SuperEnalotto".

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view post Posted: 25/12/2012, 16:44     +1BUON NATALE DA JUVENTUS FANS FORUM! - JUVENTUS FANS ARCHIVIO
grazie forum: :alberodinatale: buon Natale a voi e alle votre famiglie AUGURI!!! :.:ciaobabbonatale:.:
view post Posted: 24/12/2012, 11:40     Agnelli: "Ho ricostruito la Juve Ora puntiamo alla Champions" - JUVENTUS FORUM

Agnelli: "Ho ricostruito la Juve
Ora puntiamo alla Champions"



Il presidente della Juve: "Io voglio vincere sempre. I migliori affari? Pirlo e Barzagli. Un giorno arriverà un top-player". Sulla giustizia sportiva: "Ci vuole una sezione speciale dei tribunali ordinari che si occupi di sport"

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Presidente Agnelli, lo sa che avete ucciso in culla il campionato?
"Non è così. Il campionato è deciso quando lo dice la matematica. Mancano 20 partite e non abbiamo ucciso un bel niente".

Uomini chiave?
"Non c’è singolo che possa fare la differenza da solo. Questo è un lavoro di gruppo. Fare squadra a tutti i livelli, questo è il nostro credo. Fare squadra ti consente di far sembrare normale una cosa assolutamente non normale, come quella di giocare quattro mesi senza allenatore. Certo, uno dei nomi è indubbiamente quello di Conte. Ma anche lui non sarebbe stato così importante senza la squadra".

Champions, Celtic buon sorteggio. Obiettivi?
"La Juventus ambisce a vincere sempre. La cosa più importante oggi è ripetersi in Italia. La Champions ci permette di sognare, e ci piace sognare. Ce la possiamo giocare con tutti, fino in fondo".

Drogba è il regalo di Natale?
"Preferisco parlare degli uomini che abbiamo. La Juve ha il miglior attacco e la miglior difesa. E uno staff che se ci saranno da cogliere delle opportunità, non se le farà sfuggire. Gennaio è inflazionato da opportunità solo relative. Le spese importanti si fanno d’estate. Valuteremo il da farsi".

La più grande emozione vissuta fin qui?
"La sera dello scudetto conquistato a Trieste. Io ero a casa, in collina, e ho visto e sentito Torino esplodere sotto i miei occhi. Sono rimasto mezzora in giardino ad ascoltare".

Conte il 12 dicembre: "...prendere giocatori da 35-40 milioni. Solo allora potremmo davvero iniziare a paragonarci a Psg, Barca, Real, Bayern e ai due Manchester". Quel giorno arriva e se arriva quando?
"Arriverà senz’altro. Ma non è un giorno che arriva dall’oggi al domani per magia. Ci vuole la giusta gradualità. Questa è una società il cui fatturato è oggi di 215 milioni di euro e l’anno prossimo faremo il nuovo record. Ma occorre raggiungere un fatturato stabile di almeno 300-350 milioni di euro per mettersi al passo. Barca, Real e Manchester United fatturano mediamente 450-500 milioni, il Bayern 350, il Psg è diverso, un’anomalia legata ai suoi investitori arabi. Occorre aumentare le capacità di fuoco della società, ma tutti quanti dobbiamo capire che non sempre il grande investimento è quello che fa fare il salto. I migliori affari dell’attuale Juve sono stati Barzagli, Pirlo e Pogba, che sono costati in tutto 300mila euro".

"Il bilancio del Milan è il migliore fra le grandi italiane...", lo ha detto Galliani giovedì.
"Il Milan chiude i propri bilanci al 31 dicembre mentre noi lo facciamo al 30 giugno, è chiaro che certe cessioni del Milan pesano positivamente sugli ultimi conti. Sono gestioni di tipo diverso. La Juve sta progressivamente sempre meglio. Il nostro è un piano quinquennale: vincere e raggiungere l’equilibrio finanziario. Siamo in linea e i parametri del fairplay finanziario non ci preoccupano".

Quanto pesa la crisi del Paese sulle scelte di mercato?
"Siamo perfettamente consapevoli della realtà che sta vivendo il Paese. Detto questo, la società ha i suoi azionisti e a loro risponde. E qui si continua ad assumere, 80 persone solo negli ultimi 18 mesi. Siamo a un totale di 300 dipendenti, calciatori esclusi".

"Dobbiamo cambiare il calcio italiano". Lo ha detto il 26 ottobre, citando riforma dei campionati, legge 91 sul professionismo, Melandri sui diritti televisivi, legge sugli stadi e migliore tutela dei marchi. Il menù è sempre quello?
"Sì. Quando sono arrivato alla Juve, due anni e mezzo fa, ho trovato una società sostanzialmente apatica, che accettava i risultati che arrivavano e, stadio a parte, non pensava al rinnovamento. Già si diceva che sarebbe stato necessario "cambiare il mondo", sì, ma prima dovevamo cambiare noi. E’ da lì che siamo partiti e per ritenerci "arrivati" abbiamo ancora da realizzare due cose: la cittadella Juve di Continassa, un’operazione di 340 milioni di euro tra investimenti diretti e indiretti; e l’allineamento del valore della maglia ai livelli dei competitor europei. Finito il percorso interno alla Juve, dobbiamo pensare alla crescita del calcio in Italia. E lì bisogna intervenire su tutto. Trovare in Lega una guida strategica e un piano, sapendo che ci vorranno tra i 5 e gli 8 anni per riportare il calcio italiano ai vertici di quello europeo. Il nostro stadio mi rende felice e orgoglioso, ma da solo non serve, ne occorrono almeno altri dieci. La sicurezza: a Londra, freddo cane, esco da Stamford Bridge con la giacca della società sulle spalle, qualche giorno dopo ero a Firenze e uscire con mia moglie a braccetto dallo stadio era semplicemente impensabile. I marchi: il Censis dice che il giro d’affari dei marchi contraffatti in Italia, non solo sport, è di 8 miliardi di euro, e non succede niente. Legge Melandri: le linee guida sono corrette, sarà la Spagna prima o poi a doversi allineare. Noi nel passaggio al diritti collettivi ci abbiamo rimesso 30-35 milioni di euro. Tutto o.k. ma i paletti sono troppi e troppo penalizzanti, e con le delibere della Lega che finiscono 15 a 5 con le grandi all’angolo ci rimettiamo sempre. Per non parlare dei diritti tv internazionali, dove il gap con gli inglesi è di uno a dieci. E la legge 91, che ancora tiene insieme l’iperprofessionismo e quello di base. I campionati: scenderemo tra due stagioni a 102 squadre professionistiche, beh, sono ancora troppe".

In conclusione?
"Va ipotizzato un documento comune: una sorta di testo unico dello sport, in cui Coni, Federazioni e Leghe continuino ad avere le loro funzioni, ma all’interno del quale va riscritto praticamente tutto".

Nel frattempo la Lega di serie A non è riuscita a darsi un nuovo presidente. Lei sponsorizzava Abodi, e ora?
"Va riconosciuta la validità della candidatura di Abodi. Trasversale, perché è stato appoggiato da club grandi e piccoli insieme. Un patrimonio di consensi che non deve essere disperso. La Lega oggi fattura un miliardo, deve arrivare a due in cinque anni. Credo che la candidatura di Abodi resti valida, va portata avanti continuando il dialogo con i club che non lo hanno votato".

Beretta?
"Arrivati a questo punto io mi aspetterei da Beretta che fosse lui a fare un passo indietro. Restare lì, approfittando dello sfinimento delle parti, non rappresenta il bene della Lega".

In Lega la storica alleanza Juventus-Milan sul nome di Abodi è venuta meno e in compenso ne è nata un’altra, imprevedibile. Con l’Inter...
"Non ragionerei sul fatto che nasce un’alleanza e ne muore un’altra. Juventus, Inter e Milan rappresentano il 70% del fatturato del calcio italiano e non devono dimenticarlo".

Calciopoli. Sei anni e sette sentenze dopo...
"Mi sembra che di sentenza in sentenza paradossalmente Giraudo e Moggi siano rimasti i soli colpevoli. I mille che c’erano prima non ci sono più".

Il presidente del Coni Petrucci ha più volte definito "un successo" il tavolo della pace dell’autunno 2011, la Gazzetta lo considerò un fallimento. E lei?
"Valutazione neutra. Un momento di confronto comunque utile, anche se le persone intorno a quel tavolo si parlavano prima e hanno continuato a farlo dopo. Il documento che allora mi fu proposto era assai strano: voltare pagina con la consapevolezza che fu giustizia sommaria, questo c’era scritto. Una bizzarria".

E’ sempre in piedi presso il Tar del Lazio il ricorso in cui chiedete danni alla Federcalcio per 443 milioni. E’ intenzionato a insistere?
"Sì, il ricorso va avanti".

E insistendo, non crede che questo ricorso possa rappresentare una sorta di "sudditanza psicologica", di "condizionamento" nel succedersi delle stagioni e dei campionati?
"Io credo che la Federazione abbia avuto tutti gli strumenti per decidere sulla questione Inter. Decidendo di non decidere è andata incontro a questa situazione".

Arriverà mai il giorno in cui dirà a tutti, da Moratti ai tifosi della Juventus, "voltiamo pagina e non pensiamoci più"?
"Dipenderà dall’evolversi di molte situazioni. Oggi le condizioni non ci sono. Se si creeranno, chissà. Ma la rivalità storica con l’Inter, sia chiaro, non verrà mai meno".

Scommessopoli. Lei ha sempre creduto a Conte, alla sua innocenza. Ma in privato gli ha almeno detto che la prossima volta deve cercare di essere più "attento" di quanto non si sia mostrato a Bari e a Siena?
"Sì, l’ho fatto. E la risposta me l’ha data lui: "Devo evitare di vincere con tre o quattro giornate d’anticipo!".

Riforma della giustizia sportiva.
"Tema delicato, accentuato dal fenomeno criminale di Scommessopoli. Molte cose non funzionano: il principio dell’omessa denuncia, strumento come minimo discutibile, che per giunta rappresenta un limite alle indagini dei p.m. per le ricadute che ci sono sulla giustizia sportiva. Un tesserato non parla perché sa che questo gli costerà la squalifica, è ovvio. E poi la responsabilità oggettiva: paghiamo per il comportamento di certi tifosi e questo è già sbagliato. Ma soprattutto paghiamo o rischiamo di farlo per il comportamento dei tesserati, addirittura per quelli che il presunto reato sportivo lo hanno commesso in un’altra società. E dai giocatori "infedeli" come ci difendiamo? Pedinandoli? Non mi pare il caso".

Il dirigente che si macchia di illecito secondo lei deve costare alla società un coinvolgimento per responsabilità oggettiva?
"Certo che la società deve pagare. Lì c’è la responsabilità diretta".

"Non si possono trattare investimenti da milioni di euro come le dispute di un piccolo circolo sportivo e non ci si può affidare solo a dopolavoristi". Sono sue parole. Che fare?
"Ora abbiamo persone che passano in pochi minuti dal giudizio su un giocatore patrimonialmente importante come Bonucci a quello sull’ultimo dei dilettanti. Perché non dobbiamo avere dei professionisti che si occupano di queste cose? Oggi la giustizia sportiva è interamente controllata dal presidente federale, dove sono la terzietà e l’indipendenza? E non posso sentirmi dire, come fa Abete, che ci sono i principi Fifa e Uefa da rispettare. Abbiamo un problema, come lo risolviamo? Possibile che le istituzioni dicano sempre "dovremmo fare, dovremmo fare" e non succede mai nulla? Occorrono figure che accedano a certi ruoli per concorso. Butto lì un’ipotesi: una sezione speciale dei tribunali che si occupa di vicende e di giustizia sportiva, finanziata se è necessario dallo stesso sistema sportivo. Così si arriverebbe al giusto processo, che in questo Paese manca in assoluto".

Abete sì o no?
"La Nazionale che va in finale all’Europeo non vuol dire che il calcio sta bene e la federazione funziona. Se gareggiamo per ottenere gli Europei e veniamo bocciati, quello è un fallimento. Se gli stadi continuano a non esserci, quello è un fallimento. E chi è deputato a questo cose? Moratti, Galliani, Agnelli, o chi governa il calcio? Chi non ha operato, le società o le istituzioni?"

Una solenne bocciatura. Tavecchio è il nuovo che avanza?
"No. E’ tutto il sistema che purtroppo in questo momento non riesce a rinnovarsi".

E’ vero che vuole una poltrona nel prossimo Consiglio federale?
"No. Oggi la cosa importante, fondamentale, è la guida della Lega. Il resto non mi interessa, con l’eccezione del posto che occupo nell’Eca, l’organismo europeo dei club. I soldi veri escono da lì, da una Champions che vale 1,2 miliardi l’anno. Campionato d’Europa per club? Commercialmente sarebbe la conclusione più logica ma le tradizioni non lo consentiranno mai".

Della Valle non perde mai occasione per picchiare duro, sia che si tratti di Fiat che di Juventus. Perché?
"Ha tanto tempo libero".


Del Piero, una storia bellissima che forse meritava di finire meglio.
"Meglio era impossibile. Ha alzato la coppa dello scudetto nel suo stadio, il miglior sceneggiatore non poteva studiare un’ultima volta più bella di questa".

Visto che ci troviamo, Pagnozzi o Malagò?
"E’ indifferente, sono validi sia l’uno che l’altro. Conta quale sarà la capacità di affrontare i temi sistemici dello sport. Che non può più permettersi una classe dirigente che occupa poltrone e rilascia interviste alle Olimpiadi. No al volontariato. E sì ai manager, ben pagati ma che poi rispondano del loro operato".

E tra Monti, Bersani e Berlusconi?
"Un mondo ancora più distante. Se ognuno si occupasse del proprio mestiere senza preoccuparsi di quello degli altri tutto in questo Paese funzionerebbe molto meglio"

Visto che oltre al prossimo scudetto Juve se ne prevedono in arrivo molti altri, cosa dobbiamo aspettarci? Di andare avanti con "31 sul campo, 32 sul campo, 33 sul campo..."?!
"Mi basta continuare a vincere. Sempre

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:.allah : :.quoto: :.:bravo:.: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
view post Posted: 22/12/2012, 11:27     [Topic unico] Cagliari-Juventus 1-3. - 2012/2013
DA ZERO A DIECI: DALLA PAGLIACCIATA MEDIATICA AL DIECI DI BABBO NAT-ALE

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Che fatica, che partita. L'ultima sfida dell'anno regala un'altalena di emozioni intrigante e la Juventus passa in quarantacinque minuti da "bloccata" a "entusiasmante" dopo una sfida fortemente condizionata dall'ambiente e dalle indecisioni arbitrali.

Voto Zero: a chi ha dato l'agibilita a Is Arenas. O uno stadio e' agibile e da quel momento lo è per sempre o non lo è. A che gioco giochiamo, perché le regole non sono chiare....? Mistero...di una pagliacciata mediatica e organizzativa.

Voto Uno: al presidente Massimo Cellino. Vado al Massimo cantava Vasco Rossi, qui il Massimo di nome e' il Minimo nei commenti a fine gara. Parlare di campionato falsato e' fuori da ogni logica. Se da due anni non si gioca in Sardegna Cagliari-Juventus la colpa di chi è?

Voto Due: al quarto uomo Orsato. Gli addizionali dovrebbero essere utIli, non causa di confusione, Orsato ieri ne ha fatta troppa.

Voto Tre: tre come i gialli che meritava il Cagliaritano Murru, giovane, determinato ma falloso come una ruspa sulla neve, orsù.... Non era uno scandalo la mancata espulsione di Lichtsteiner in Juve-Inter?

Voto Quattro: ad Astori. Prende il secondo ingenuo giallo e macchia una prestazione buona, anche lui ringhia troppo. Rivedibile.

Voto Cinque: a Caceres. Non azzecca un passaggio. Soffre forse la responsabilità di Chiellini e rimane più bloccato di un prigioniero con la palla al piede. Forse convalescente, sicuramente da rivedere. Veniamo a sapere che aveva avuto un problema al dente (giustificazione che vale, il cinque diventa cinque e mezzo...). Cinque anche a Sau: si prende il rigore ma quello visto con l'Inter era meglio.

Voto Sei: a Quagliarella: abile ma non arruolato, ancora da polveri bagnate.Sei a Lichtsteiner abile nel compitìno ma nervosetto, sei anche ad Asamoah,bravo a tratti e in crescita. Sei al centrocampo, meno concreto e veloce a inserirsi nel primo tempo, meglio nella ripresa.

Voto Sette: alla difesa. Ermetica che si perde solo per una scivolata di Vidal, ma non concede nulla. Sette a Vucinic: sbaglia tutto nelle conclusioni, ma apre il Cagliari come una scatoletta... Sette a Nainggolan: lottatore vero, ha il dente avvelenato con la Juventus e si vede, e' un leone con la zebra.

Voto Otto: a Giovinco. Fa ammonire in successione: Ariaudo, Astori, Dossena e ancora Astori, si procura il rigore e fa l'assist per il terzo gol. Tra i migliori e lotta con Nainggolan, dimostrandosi sempre più pronto al duello fisico.

Voto Nove: nuovamente alla grinta di Conte dopo il gol di Matri, impazzisce con la telecamera. Amarcord: come e quanto ci era mancato in questi mesi....

Voto Dieci: ad Alessandro Matri in versione Babbo Nat-ALE. Ci regala e si regala la doppietta della risalita, contro il Cagliari, proprio come aveva iniziato la sua avventura in bianconero. Rinasce e si porta a soli tre gol dal miglior cannoniere del campionato (bianconero) La speranza di tutti e' che sia una nuova rinascita.

@pavanmassimo
FONTE:tuttomercatoweb
view post Posted: 22/12/2012, 02:43     [Topic unico] Cagliari-Juventus 1-3. - 2012/2013
Cellinoooooooooooooooooo...fanculoooooooooo drogatooooooooooooooo sniffatoreeeeeeee.....mi fai penaaaaaaaa ricoveratiiiiiiiiiiiii !!!!!!!!!!! :bad: : :bad: : :bad: : :bad: :



e non ti dico quei DUE PAGLIACCI di telecronisti!!!!!!!!!!!!! Caressa e Bergomi....uno schifo sentirli !!!!! se mi girano disdetto SKI...ho gia telefonato ...cazzooooooooo!!!! non si può continuare cosi!!!! intervenga Agnelli in persona!!! sono stufo di sti due cretini!!!!!specialmente il prescritto !!!!!!! :.azz: :.azz: :.azz: :.azz:

e dopo questo mio sfogo scusate...
:.:ciaobabbonatale:.: :1229773541.gif: :1229773541.gif: :1229773541.gif: :1229773541.gif: BUONE FESTE E BUON NATALE A TUTTI... :.:buonanno:.:
view post Posted: 13/12/2012, 23:28     [Topic unico] Juventus-Cagliari 1-0. - 2012/2013
CITAZIONE (Barone48 @ 13/12/2012, 12:05) 
CITAZIONE (Andy84 @ 13/12/2012, 00:54) 
Buffon 6
Barzagli 6
Marrone 6
Bonucci 6
Isla 5,5
Vidal s,v
Pogba 6
Padoin 6.5
De Ceglie 6.5
Giovinco 6.5
Bendtner 5.5

Asamoah 6
Matri 6

All. Conte 6

Scusa, ma quel 6,5 a De Ceglie, da dove esce fuori?! Non so cosa abbia sto ragazzo, ma da un pò di tempo è veramente inguardabile, ieri sera, massimo un 5-- d'incoraggiamento

appunto si vede che Andy84..è parente di De Ceglie (ha due zoccoli al posto dei piedi )...e non può vedere Bendtner!!!!

leggi che dice Del Fabro :.ok.:
view post Posted: 13/12/2012, 00:24     [Topic unico] Juventus-Cagliari 1-0. - 2012/2013
spero vivamente di ricredermi, ma Isla :uhhh: e veramente un ciofeca un scandalo(non sa fare un cross decente azzz !!!) uno cosi nella Juve assime all'altro scarpone De Ceglie !!!! :uhhh:
Matri è un caso pietoso ...non sa fare uno stop.!!!!!!!!!!! :uhhh:
Giovinco ,Padoin, Bendtner i migliori secondo me!!!

comunque nel complesso una buona Juve :1229773541.gif:

view post Posted: 12/12/2012, 00:44     [Topic unico] FARSOPOLI: il complotto Moratti, Facchetti, Telecom e Gazzetta dello Sport. - JUVENTUS FORUM
La migliore gag del 2012: "Ho messo d'accordo Inter e Juve. Conte? Aveva ragione Palazzi" (Gianni Petrucci)

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il verme...MAFIOSO :bad: : :bad: : :bad: :


Tutto si tiene nel meraviglioso mondo del calcio italiano, retto da una gerontocrazia che, al confronto, Matusalemme era uno da X Factor.

Lo conferma il chilometrico forum ospitato nella redazione del Corriere dello Sport-Stadio con l'inossidabile Gianni Petrucci, 67 anni, per 4 mandati consecutivi presidente del Coni, incarico che ricopre dal gennaio 1999; sindaco di San Felice al Circeo (Latina); candidato unico alla presidenza della Federbasket dopo essere stato segreterario della stessa Federbasket dal '77 all'85; presidente della stessa Federbasket dal '92 al '99, segretario generale e commissario straordinario della Federcalcio nel 2000-2001, vicepresidente della Roma nel '91.

L'incipit del resoconto sulla prima pagina del Corsport sembrava essere beneaugurante: "Tutte le belle storie hanno una fine. E quella di Gianni Petrucci, 67 anni, alla presidenza del Coni è stata una bella storia. Trentanove medaglie d'oro in 4 Olimpiadi, il titolo mondiale nel calcio (2006), un ruolo di prestigio per lo sport italiano nel mondo proprio mentre il nostro Paese decadeva in tanti settori".

Tutto vero, perchè i meriti di Petrucci sono acclarati. Così, uno salta speranzoso alle pagine 16-17 e scopre, invece, che, purtroppo non è finita. Nel Paese del vecchio che avanza o delle Mummie che ritornano (citazione testuale dell'impietoso quotidiano francese Libération, a proposito del rientro in campo del settantaseienne Silvio Berlusconi, di nuovo candidato premier), il Grande Capo dello Sport, anzichè annunciare l'uscita di scena, favorendo il rinnovamento, il ricambio, insomma alimentando la speranza che ci sia qualcosa dopo i dinosauri, avverte: "Grazie al basket sarò vicino agli atleti. Mi manca il campo". Salute.

Ma non è solo questo il punto. Il punto è che, fra le innumerevoli doti di Petrucci, un signore dall'eloquio brillante e dalla sincera passione sportiva, non sospettavamo ci fosse anche quella del narratore di amene storielle. Al punto che, con la perentoria affermazione: "Ho messo d'accordo Inter e Juve, scudetto Juve-Inter, caso chiuso, il mio tavolo della pace ha funzionato", l'uscente presidente stravince l'oscar per la migliore gag dell'anno.

Perchè, va bene tutto. Va bene che Nicchi e Braschi sono convinti che gli arbitri italiani siano i migliori del mondo. Va bene che Petrucci ci ricordi quanto occorra "rilanciare lo sport a scuola e dare nuova vita ai Giochi della Gioventù" (maddai? E in questi 14 anni il Coni cos'ha fatto al riguardo?)

Va bene che Petrucci definisca "fondamentale la nuova legge sugli stadi". Siccome sono passati quattro anni e mezzo da quando il disegno di legge è stato presentato e ora muore con la legislatura, di grazia, in questi quattro anni e mezzo il Coni, la Federcalcio e la Lega quale pressione, quali interventi hanno esercitato sulla Casta perchè il provvedimento "fondamentale" venisse approvato?

Ma dove la gag provoca il massimo dell'ilarità, anche se c'è poco da ridere, è quando Petrucci parla di Calciopoli, di giustizia sportiva, del caso Conte, di Scommessopoli.

Sentite un po'. "Avete visto com'è finita Calciopoli? Per la giustizia ordinaria tutti assolti in appello, tranne Giraudo (si parla dei processi con rito abbreviato, ndr). Al momento. Mentre lo sport li ha puniti. All'epoca tutti a dire: la giustizia sportiva è in ritardo, non fa niente, fa sconti a tutti. Invece è quella che è stata più chiara".

Eh? Ma Petrucci dove vive? Non gli viene il dubbio che, se la giustizia ordinaria continua ad emettere assoluzioni a raffica, la giustizia sportiva abbia toppato? E' stata la più chiara? Ma quando? E cosa ci dice della sopravvenuta prescrizione che ha impedito di fare chiarezza completa sul più grave scandalo di tutti i tempi? Perchè è scattata la prescrizione? Perchè i tempi si sono allungati oltremisura. E di chi è la colpa? Di un sistema che funziona o non funziona?

Giustamente, di fronte a cotanto sprezzo del pudore, il Corriere dello Sport-Stadio chiede a Petrucci: "Dal caso Conte non si direbbe (che la giustizia sportiva sia stata così chiara, ndr). Palazzi propone tre mesi, viene sconfessato e ala fine il tecnico della Juve paga con quattro mesi. Risposta lapidaria: "A conferma che aveva ragione Palazzi. Un mese in più o in meno non può modificare il giudizio".

Aveva ragione Palazzi? Palazzi che è stato sconfessato dalla Disciplinare, immediatamente lesta a respingere i patteggiamento avallato dalla procura Federale? Palazzi che, prima si accontentava di tre mesi, salvo chiedere poi 15 mesi per Conte, 3 anni e 6 mesi per Bonucci, 1 anno per Pepe? Palazzi che ha visto il suo impianto accusatorio demolito subito per Bonucci e Pepe, assolti e la squalifica di Conte passare dai 15 mesi richiesti ai 10 mesi appioppati e ai 4 mesi stabiliti dal Tnas?

Ma Petrucci se le ricorda queste cose o no? Ma Petrucci ha letto le motivazioni del "suo" Tnas, cioè del Coni, dove non c'è uno straccio di prova che dimostri la colpevolezza di Conte, tant'è vero che, per comminargli la sanzione ridotta, si sono dovuti arrampicare sulla normativa antidoping? E questa è giustizia?

E' finita? Macchè. A domanda ("Lei fu promotore del tavolo della pace fra Juve e Inter: riaffiorerà quello scontro ora che il campionato sta riproponendo il duello tra le due società?"), Petrucci risponde: "Quell'esperienza è ancora attuale (che cosa, il tavolo della pace o il duello? Ndr). Ma non si arriverà mai più a quel livello. Era troppo basso. Due grandi imprenditori come Agnelli e Moratti non potevano non parlarsi".

Bravo. Bravi E la causa intentata dalla Juve alla Figc, cui chiede 443.725.200 (443 milioni 725 mila 200 euro) di risarcimento danni per Calciopoli che cos'è? Un ammennicolo? Uno scherzo di Elkann & Agnelli? Che cosa ne pensa il presidente del Coni? Se, puta caso, i giudici daranno ragione ai bianconeri, pensa Petrucci che la Figc potrà pagare?

L'ultimo acuto. Domanda: "Ma, secondo lei, come si può chiudere questa vicenda? Con la restituzione dello scudetto dell'Inter?". Risposta: "Per me quella è una vicenda già chiusa. Il vangelo dice: "Non si può dare la mano alla ladra e guardare indietro".

Citazione a doppio taglio. Chi è la ladra?

:.:bravo:.: Xavier Jacobelli :clap: :clap: :clap:
view post Posted: 10/12/2012, 01:55     [Topic unico] Palermo-Juventus 0-1. - 2012/2013

mamma mia quanti gufiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii azzzzzzzzzz :bad: : :bad: : :.inter merda.: :.morat: rosicamentooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!


grande Chiricoooooooooooooooooo :1229773541.gif: :1229773541.gif:
Ravezzani fan culoooooooooooo !!!!! coglione... :bad: : :bad: : :bad: :
abbiamo tutti contro.... :.smoke : :.azz:
view post Posted: 6/12/2012, 02:26     [Topic unico] Shakhtar Donetsk-Juventus 0-1. - 2012/2013

alla faccia dei quattro GUFACCI...quel faccia da culo di Becca...ossi....va ciapallllllllllllllll ....rosicone che non sei altro.. :.morat:
255 replies since 7/3/2011