Mandzukic, addio al Bayern. La Juve studia il colpo
Si semina adesso per raccogliere a giugno. E non solo per i parametri zero: i prossimi mesi saranno decisivi per il futuro di Mario Mandzukic, in fase di divorzio dal Bayern Monaco. Il gigantesco croato non è fra i preferiti di Pepe Guardiola, ma soprattutto vede non esattamente con gioia l'arrivo di Lewandowski all'Allianz Arena. Insomma, non è una novità, né un segreto che il centravanti si stia guardando in giro. E i suoi agenti sono stati anche avvistati allo Juventus Stadium di recente. Il giro di orizzonti ha infatti interessato anche i bianconeri, che hanno aperto il dialogo.
Ora il piano potrebbe passare a una fase operativa. E tutto dipende dalle cessioni della Juventus. Come sarà il prossimo reparto d'attacco? Sicuri di una conferma sono Carlitos Tevez e Fernando Llorente, mentre Mirko Vucinic è quasi certo del contrario (al punto da poter lasciare la Juventus ance a gennaio). Quagliarella e Giovinco sono a metà strada, anche se entrambi potrebbero cercare più spazio altrove. Questo crea uno scenario di mezza rivoluzione in cui i 3,5 milioni di ingaggio che attualmente percepisce Mandzukic rendono l'operazione con il croato appettitosa per Marotta.
Mandzukic ha 27 anni, oltre ad essersi messo in luce in Bundesliga, il nazionale croato ( è il principale artefice della qualificazione ai Mondiali della sua selezione). Acquistato dal Wolfsburg nel 2010 per 7 milioni, è stato poi prelevato dal Bayern Monaco nel 2012, per 13 milioni di euro. Ora la sua valutazione è arrivata a 23 milioni, una cifra che potrebbe non essere proibitiva per la Juventus.
Le prossime mosse partiranno da Torino. Fabio Paratici ha fatto spiare a lungo il croato che sicuramente potrebbe sposarsi al tipo di gioco praticato da Conte. E' possibile che già a gennaio si provi un primo sondaggio con il Bayern Monaco, club che visti i rapporti Rummenigge-Agnelli è fra gli "amici" della Juventus. Uno dei grandi colpi del 2014 potrebbe, quindi, essere Mandzukic, soprattutto se i bianconeri iniziassero a lavorrci da subito. La concorrenza non manca, soprattutto in Premier League, ma Marotta può giocare d'anticipo.
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