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| Poi,però Molto semplicemente, e senza addentrarmi in fumosi discorsi comunicativi, di marketing, di gestione mediatica, di tempistica, di opportunità e quant’altro: non ci trovo nulla di sbagliato – a prescindere da tutto – nel non rinnovare un calciatore di 37 anni e mezzo (a giugno) che ha finora giocato per scelta tecnica la metà delle gare disputate, strappando a fatica 24 minuti scarsi a partita con 0 gol. E che, con Quagliarella in forma (e col nuovo 433), rischia di vedere il suo utilizzo diminuire ulteriormente. In altre parole, da un punto di vista esclusivamente sportivo (apporto come calciatore alla squadra da costruire l’anno prossimo), non avrò rimpianti, a giugno. Qualunque cosa succeda. Poi si può discutere di cosa abbia rappresentato Alex per la Juve, di quanto sia forte, di quanto sia bello, di quanto sarà brutta la vita senza di lui, del fatto che non avremo mai più un altro Del Piero, del nuovo Del Piero, di Marotta, di Agnelli e di quello che vogliamo. Poi, appunto. Fonte: UccellinodiDelPiero.com
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