[Topic unico] Juventus-Atalanta 1-0., CAMPIONATO: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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view post Posted on 4/5/2014, 10:38     +1   -1
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Conte: «Inseguiamo la storia»


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Vincere senza giocare. E' quanto potrebbe accadere alla Juventus se oggi la Roma non vincesse contro il Catania. A quel punto la distanza in classifica per i giallorossi diventerebbe incolmabile e i bianconeri sarebbero matematicamente campioni d'Italia. Si potrebbe pensare che, per un uomo di campo come Conte, un successo “in poltrona” sarebbe meno dolce, ma in realtà, proprio perché sul campo la Juve ha conquistato il suo vantaggio, per il tecnico non farebbe differenza: «L'importante è che lo scudetto arrivi. Quando allenavo il Bari centrammo la promozione con quattro giornate di anticipo vedendo la partita del Livorno e fu comunque una bella cosa. Non ci si abitua mai a vincere e questo scudetto sarebbe storico. E' dal quinquennio, con Carcano in panchina che la Juve non ne vince tre di fila e in precedenza grandi squadre e grandi allenatori non ci sono riusciti. Non è ancora arrivato però e ora c'è la partita contro l'Atalanta da giocare».

Garcia si è pubblicamente complimentato con la Juventus per lo straordinario campionato condotto e Conte fa altrettanto con la Roma: «Ci ha spinto a tirare fuori il meglio. Abbiamo avuto, e abbiamo ancora, un'antagonista di altissimo livello che ci sta spingendo a tenere il piede schiacciato sull'acceleratore. Ecco perché abbiamo ottenuto 93 punti, superando grandi Juventus del passato, ma non abbiamo ancora vinto lo scudetto. Mi sento in dovere di fare i complimenti alla Roma, ma anche al Napoli per la vittoria in Coppa Italia e alla Fiorentina, perché ho visto una bellissima partita, al di là di quanto accaduto fuori dal campo».

Quanto è successo all'Olimpico ieri sera, con scontri fuori dallo stadio e squadre ostaggio dei tifosi
è invece un'ennesima, tristissima pagina del calcio italiano: «Periodicamente accade qualcosa, ci indigniamo tutti e poi nessuno fa niente. Sarà così anche questa volta – commenta Conte - Stiamo peggiorando sempre di più e il rischio e andare incontro ad atti delinquenziali a cui non si potrà porre rimedio. Stiamo esasperando il tutto e chi fa parte del sistema calcio non manda segnali positivi. Si deve smetterla di ergersi a moralizzatori quando si verificano fatti simili, ma fare qualcosa di concreto».

In chiusura di conferenza si torna a parlare della sfida contro il Benfica: «Ho rivisto la partita e le sensazioni che ho avuto dal campo erano esatte. Sono soddisfatto del nostro percorso di crescita e consolidamento in campo europeo. Scivolare in Europa League ci ha permesso di fare più esperienza, arrivando a giocare una semifinale. Per molti era la prima volta e hanno potuto respirarne l'aria, vivendo una vigilia così importante.Meglio crescere piano piano piuttosto che vincere con un exploit. Perché sarebbe un successo inatteso, ma poi inattesa sarebbe anche la caduta. L'anno scorso siamo usciti senza rimpianti perché abbiamo affrontato una squadra più forte. Quest'anno c'è la soddisfazione di aver lottato alla pari, e meritare forse qualcosa di più, con una squadra che è 6° nel ranking Uefa. Noi siamo 17°. Mi auguro che il prossimo anno si possa crescere ancora e che squadre come Roma, Napoli, Fiorentina, aiutino la Juventus a far riacquistare all'Italia un coefficiente Uefa più importante».

Un obiettivo che dev'essere comune a tutto il movimento, perché il calcio nostrano merita di più a livello europeo: «Io credo che nessuno sia mai contento di affrontare squadre italiane, perché sono tignose e preparate tatticamente, nonostante, per motivi economici, non possano permettersi di acquistare certi giocatori. Questo è un merito dei tecnici italiani che, non a caso sono molto apprezzati all'estero, basti guardare a quanto sono riusciti a fare allenatori come Ancelotti, Lippi, Capello, Mancini o Spalletti...».

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view post Posted on 4/5/2014, 10:59     +1   -1
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Conte: «E ora festeggiamo. Questa Juve se l'è meritato»


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L’eliminazione in Europa League per mano del Benfica fa parte del passato, anche se merita un ulteriore approfondimento. Ma è il 32° scudetto ormai in mano a occupare i pensieri di Antonio Conte e della sua Juventus.
L’ATTESA - "L’importante è che lo scudetto arrivi. Che sia dalla televisione o lo si conquisti in in campo, cambia poco. Ai tempi del Bari conquistammo la promozione un giorno prima con 4 turni di anticipo, contro il Livorno. Ma lo scudetto non è ancora arrivato e l’Atalanta è avversaria di tutto rispetto. Io, comunque, non ci faccio mai l’abitudine, perché questo sarebbe uno scudetto storico, il terzo tricolore di fila. Qualcosa di fantastico per noi tutti. Perché dopo il Quinquennio d’Oro con Carcano, la Juve non ha mai vinto tre scudetti di fila, anzi quelli ne vinsero cinque. E prima di me neanche grandissimi allenatori ci sono riusciti. Io non esulto, non festeggio finché non ho qualcosa in mano, se non c’è la certezza aritmetica. Non fa parte di me".

LE PAROLE DI GARCIA - "Io ho sempre fatto grandissimi complimenti alla Roma per uno straordinario campionato, che ci ha spinto sicuramente a tirare fuori il meglio da parte di tutti noi. Abbiamo ancora di fronte un’antagonista di alto livello che ci spinge a fare cose straordinarie e a tenere il piede sull’acceleratore. Ecco perché la Juve ora ha 93 punti: abbiamo superato le Juve storiche del passato, ma ancora lo scudetto non è vinto. E alla Roma i complimenti continuo a farli per quanto ha dimostrato negli ultimi anni. Io non ho mai criticato le squadre avversarie o parlato di aiuti particolari ad altre squadre".

QUESTIONE RANKING - "Oggi mi sento in dovere di fare i complimenti anche al Napoli per la Coppa Italia, e pure alla Fiorentina per la bellissima partita, a parte - evidentemente- gli episodi fuori dal campo. Io parlo della parte bellissima della serata di ieri. La Juve è rimasta sola a difendere per due anni i colori dell’Italia. Mi auguro che anche la Roma, il Napoli, la Fiorentina, l’Inter possano aiutare la Juve a far riacquistare all’Italia un coefficiente Uefa più importante nel ranking. Perché negli ultimi due anni l’ha fatto solo la Juve".

IL DOPO BENFICA - "La partita di giovedì l’ho rivista e devo dire che le sensazioni avute dal campo erano esatte. Io sono molto soddifatto del percorso di crescita che la Juve sta compiendo in campo europeo. Stiamo consolidando il nostro cammino, e lo abbiamo dimostrato anche quest’anno, perché scivolare in Europa League è stata una cosa positiva per certi versi. Abbimoa fatto più esperienza, ci siamo giocati la semifinale di una competizione europea: per tanti era la prima volta, tanti hanno respirato l’atmosfera della vigilia. Sono molto felice della nostra crescita in campo europeo: l’anno scorso siamo usciti senza rimpianti contro una squadra nettamente più forte sul campo, poi il Bayern vinse la Champions e tutto il resto, quest’anno abbiamo dato la dimostrazione di poter lottare alla pari, anzi di meritare qualcosa di più rispetto a una squadra che viene dopo poche altre, come il Real Madrid, il Barcellona, il Chelsea. Il Benfica non è l’ultima della classe, noi siamo diciassettesimi nel ranking Uefa mentre loro sono sesti: il confronto era impari per noi. E questo deve farci capire quanto la Juve debba crescere ancora, anche se ci stiamo consolidando. Per me è meglio consolildarsi, crescere pian piano piuttosto che avere un exploit: perché sarebbe qualcosa di inattesa, e dopo un exploit di solito si rischia un’inattesa caduta. Ma io ho parlato dopo la partita col Benfica, dopo aver visto i fatti, mentre altri hanno parlato prima, si sono lamentati prima, dicendo che l’Uefa voleva la Juve in finale. Diciamo che una squadra esperta ha meritato di passare per la sua esperienza, ma ai punti avremmo meritato noi la qualificazione".

ITALIANI, IL MEGLIO - "Il calcio italiano è ancora il più difficile in circolazione? Io dico che in Europa chi affronta le italiane non è mai contento. Certo, sul piano economico c’è difficoltà ad acquistare giocatori da 20-25 milioni, anzi per quel che ci riguarda anche da 15 milioni. Ma è la dimostrazione che i tecnici italiani sono molto ricercati all’estero: da Capello a Lippi, da Ancelotti a Mancini e Spalletti, c’è una ricerca continua dei nostri allenatori da parte di squadre estere. E ci sarà un motivo...".

COPPA ITALIA CHOC - "Cosa si può fare per cambiare? Sistematicamente succede sempre qualcosa che poi diventa cronaca. Ma in fin dei conti nessuno farà niente neanche stavolta. E pian piano si va peggiorando, col rischio di trovarci di fronte ad atti delinquenziali cui non si potrà trovare rimedio. Occorre fare grandissima attenzione, drizzare le antenne, non semplicemente fare i moralisti e indignarsi quando accade un fatto, ma costruire qualcosa tutti insieme. Certo, se ne parla ma si esaspera il tutto all’ennesima potenza, e i segnali che mandiamo non sono positivi, da parte di tutti. Periodicamente ci indignamo, i soliti moralizzatori prendono la parola e parlano, ma alla fine nessuno fa niente per far sì che questi fatti non accadano più".

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Juve e il 5 maggio. È qui la festa


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Vabbè, se c’è qualcuno che preferisce darsi agli scongiuri del caso, faccia pure. Anche se, visto l’andazzo del campionato, l’istinto del tifoso juventino medio ha perso i freni inibitori e non vede l’ora di esplodere in tutta la sua gioia irrefrenabile. Lo scudetto numero 32 ormai in pugno, al netto della fresca delusione europea, merita di essere festeggiato a dovere. E si dà il caso che già oggi pomeriggio, all’ora del tè, se le congiunzioni astrali prenderanno per mano il Catania conducendolo verso una memorabile impresa contro la Roma al Massimino, le piazze di Torino si riempiranno di tifosi bianconeri. Ma Piazza San Carlo, Piazza Castello e Piazza Vittorio (su tutte) simboleggeranno quella gran fetta di mondo che ha la Juve tatuata sul petto e scenderà in strada in ogni angolo del globo per salutare l’ennesimo trionfo della squadra più titolata d’Italia.

GIORNO STORICO - Uno scenario destinato a ripetersi in tutto il suo fragore, che si tratti di far festa oggi o domani. Tra il 4 e il 5 maggio - si dirà - l’importante è chiudere aritmeticamente i conti. Eppure non è così, soprattutto per chi nel 2002 si sobbarcò migliaia di chilometri per non perdersi l’acuto dei bianconeri dal vivo, o anche solo per chi davanti alla tv mise a rischio le coronarie nel “balletto” del piccolo schermo che saltellava dal Friuli di Udine all’Olimpico romano senza soluzione di continuità. Lo scudetto più incredibile della storia juventina fu acciuffato in una giornata a rischio di tintarella, anche se chi preferì il mare ebbe torto marcio. Mentre Karel Poborsky e compagnia laziale freddavano l’Inter, David Trezeguet e Alessandro Del Piero chiudevano la pratica in un amen, e poi tutti “attaccati” a radio e tv per sapere cosa stessero combinando i nerazzurri. Un anno fa non fu sorpasso in extremis, ma il tripudio regnò sovrano. Grazie a un rigore di Arturo Vidal, segnato in uno Stadium gremito, la Juve mandò il Palermo in B (e giusto ieri il ciclo della vita calcistica ha riportato i siciliani dove meritano) per un 31° scudetto strameritato ai danni del Napoli. La goduria, il 5 maggio 2013, si palesò nella marea di gente pronta a seguire passo passo il bus scoperto della squadra.

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Colantuono sicuro: «Baselli, regia da Juve»


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La Juve vuole chiudere il campionato con l’unico risultato che sa ottenere allo Stadium: il successo (che porterebbe in dote il titolo al di là dell’esito di Catania-Roma). Non c’è rischio di sbagliarsi: dalla Lazio in avanti i bianconeri hanno centrato i tre punti contro ogni squadra che si è presentata a Torino. Dall’altra parte del campo ci sarà l’Atalanta di Colantuono. «Sono il Conte della zona salvezza...», spiega. Effettivamente ha una squadra allestita con l’unico obiettivo di tenere la categoria e, da tre stagioni, la mantiene con largo anticipo la Serie A. Domani sera, a scanso di equivoci, metterà in campo la formazione migliore. Con Baselli al posto di Cigarini, Lucchini eventualmente pronto a prendere il posto di Stendardo e Raimondi sulla destra, se come pare Estigarribia darà forfait. In avanti Moralez è favorito su De Luca per far coppia con Denis.

Stefano Colantuono, pronto a fare uno sgambetto alla Juve? Considerata pure la sua simpatia per la Roma...
«Voglio mettere in difficoltà i bianconeri, questo è sicuro, ma solo nelle vesti di allenatore di un’Atalanta che vuole chiudere al meglio una stagione fantastica».

Juve più arrabbiata o più delusa? Che squadra si prepara ad affrontare?
«Una squadra ferita dall’eliminazione in Europa e vogliosa di riscatto. Per noi sarebbe stato più facile incrociare i bianconeri dopo un loro successo sul Benfica. Detto che li avrei voluti in finale anche per il bene del calcio italiano».

Il motivo dell’eliminazione?
«Una buona dose di sfortuna. Ragazzi, se guardiamo alle due partite la Juve ha subìto poco. In casa non ha costruito mille occasioni, ma senza rischiare nulla ha avuto due tre palle-gol importanti. Doveva finire 1-0: risultato che avrebbe qualificato i bianconeri. Bravo tuttavia il Benfica a giocare la sua gara. Capisco Conte a fine partita, ma comprendo anche il punto di vista di Jorge Jesus, il tentativo costante di perdere tempo. Nella circostanza ha sbagliato l’arbitro Clattenburg, spettava a lui far riprendere il gioco con più velocità».

La Juve è l’ultima squadra ad aver fallito l’esame di maturità europea.
«Nel complesso potevamo fare di più, però il percorso della formazione di Conte è stato positivo. La stagione è servita alla società per capire cosa serve, dove intervenire per migliorare la rosa».

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view post Posted on 4/5/2014, 12:31     +1   -1
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Colantuono convoca 24 uomini


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Sono 24 i calciatori convocati dal mister degli orobici, Stefano Colantuono per Juventus-Atalanta, come riporta il sito dell’Atalanta. La gara è in programma domani 5 maggio allo Juventus Stadium, alle ore 21.

Ecco l’elenco completo in ordine alfabetico:

Baselli, Bellini, Benalouane, Bentancourt, Bonaventura, Brienza, Brivio, Carmona, Consigli, De Luca, Del Grosso, Denis, Estigarribia, Frezzolini, Giorgi, Kone, Lucchini, Migliaccio, Moralez, Nica, Raimondi, Scaloni, Sportiello, Yepes.

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view post Posted on 4/5/2014, 12:55     +1   -1
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Serie A, Juventus-Atalanta: vittoria scudetto a 1,15


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Basta una vittoria e lo scudetto è matematico, anche se la Roma vince a Catania: Juventus superfavorita nel match interno contro l'Atalanta. Il successo dei bianconeri si gioca a 1,15, quota più bassa del tabellone Snai di questo week end. La «X» fa salire l’offerta a 7,50 mentre per il blitz bergamasco si vola a 17,00. Anche le statistiche vanno dalla parte di Antonio Conte: nelle ultime dieci tra Juventus e Atalanta per nove volte hanno vinto i bianconeri con una nettissima prevalenza di segni Over. L'esito alto è arrivato otto volte e una gara con almeno tre reti allo Juventus Stadium si gioca a 1,53. Anche il Goal si è fatto vedere spesso, in sei occasioni, ma la scommessa su entrambe le squadre a segno fa salire la quota a 2,30. Vista la tendenza della Juve e quella sull'Over si possono abbinare i due trend: l'«1+Over» (vittoria bianconera e almeno tre reti complessive) si gioca a 1,65.

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view post Posted on 5/5/2014, 11:35     +1   -1
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Juve, contro l'Atalanta spazio alle riserve. Una passerella allo Stadium


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Ci sarebbe un posticipo di campionato da onorare, questa sera allo Stadium, contro l’Atalanta. E nel mezzo della festa risuonano profetiche le parole di Antonio Conte nella soleggiata mattinata di Vinovo: «Dalla tv o in campo fa poca differenza, l’importante è che lo scudetto arrivi. A me è capitato ai tempi del Bari: festeggiai la promozione un giorno prima, ai danni del Livorno». E basterebbe cambiare il condizionale con l’indicativo presente per attualizzare le dichiarazioni dell’artefice dei tre tricolori consecutivi: «Sarebbe uno scudetto storico, qualcosa di fantastico per tutti noi. E prima di me neanche grandissimi allenatori sono riusciti a infilare una serie di tre titoli di fila. Io, comunque, non ci faccio mai l’abitudine». Ecco perché l’inseguimento ai 100 punti prosegue, seppure contro i bergamaschi sia lecito aspettarsi un maxiturnover, anche per dare spazio a tutti i protagonisti del dominio juventino,Padoin e Peluso compresi. In attacco Tevez dovrebbe essere affiancato da Giovinco. Quanto a Vidal, domani il cileno effettuerà l’ultimo controllo, decisivo per capire se sarà necessario operarsi o meno al ginocchio destro.Poi per Conte sarà il tempo di lanciarsi sulla prossima Champions. «Complimenti a Roma, Napoli e Fiorentina - ha detto il tecnico - però mi auguro che d’ora in poi possano aiutare la Juve a far riacquistare all’Italia un coefficiente Uefa più importante nel ranking. Perché negli ultimi due anni l’abbiamo fatto solo noi». Ne va dell’appeal del nostro calcio, appena superato dai portoghesi.

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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 5/5/2014, 19:23     +1   -1




Mai visto un pre partita cosi infuocato qui dentro!! :ghgh:
 
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King Arturo
view post Posted on 5/5/2014, 19:35     +1   -1




Ok turnover, però bisogna vincere, di fare un figura di inter come quella della Roma ieri non ho proprio voglia :sisi:
 
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Rafa l'incompreso
view post Posted on 5/5/2014, 19:56     +1   -1




Il vostro profeta se ne strafotte pure che Tevez vinca la classifica cannonieri. Continuate a incensarlo bravi...
 
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Comelui Celletti
view post Posted on 5/5/2014, 20:03     +1   -1




^Te l'hanno detto tutti, hai rotto e non sei gradito. Cosa bisogna fare di più?
Anyway...secondo me stasera perdiamo, così come a Roma e l'ultima.
1-Perché giustamente il mister darà spazio alle riserve, che sono inadatte.
2+Perché una squadra che fa degli stimoli il surplus per vincere, appena raggiunto il traguardo dello scudetto, molla. Son 3 anni che vinciamo prima del tempo, e son 3 anni che molliamo.
 
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Rafa l'incompreso
view post Posted on 5/5/2014, 20:09     +1   -1




CITAZIONE (Comelui Celletti @ 5/5/2014, 21:03) 
^Te l'hanno detto tutti, hai rotto e non sei gradito. Cosa bisogna fare di più?
Anyway...secondo me stasera perdiamo, così come a Roma e l'ultima.
1-Perché giustamente il mister darà spazio alle riserve, che sono inadatte.
2+Perché una squadra che fa degli stimoli il surplus per vincere, appena raggiunto il traguardo dello scudetto, molla. Son 3 anni che vinciamo prima del tempo, e son 3 anni che molliamo.

Ci dovevate pensare prima voi a non rompere a me... E voi lo sapete che ve la siete creata voi questa situazione, solo che proprio come con Conte non fate che negare...

Cosa bisogna fare? Ne riparliamo quando con un altro allenatore faremo punteggi tennistici.
 
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Comelui Celletti
view post Posted on 5/5/2014, 20:10     +1   -1




^ehhhh.....
Giovinco nuovo Pallone d'Oro... :ghgh:
 
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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 5/5/2014, 20:10     +1   -1




Giovinco..... :ghgh: la poteva pure stoppà e tirare subito
 
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Mats Viktor
view post Posted on 5/5/2014, 20:11     +1   -1




CITAZIONE (MattyRibasDaCunha @ 5/5/2014, 20:23) 
Mai visto un pre partita cosi infuocato qui dentro!! :ghgh:

Ansia................ :ghgh:
 
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113 replies since 2/5/2014, 00:40   892 views
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