Sassuolo-Juventus si gioca lunedì 28 aprile alle ore 20.45 allo stadio "Mapei Stadium" di Reggio Nell'Emilia.

Per la Juventus indisponibili: nessuno; squalificati: nessuno; diffidato: Llorente.

Per il Sassuolo indisponibili: Alexe, Acerbi, Brighi, Bianco, Manfredini e Marrone; squalificati: Berardi, Biondini e Missiroli; diffidati: Pegolo, Manfredini, Longhi, Magnanelli, Marrone e Gazzola.

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Edited by zebrone84 - 29/4/2014, 00:50

Sarà Antonio Damato della sezione di Barletta a fischiare il calcio d’inizio di Sassuolo-Juventus, gara di lunedì 28 aprile valida per il 35esimo turno del campionato di Serie A. Al suo fianco gli assistenti Posado e Vuoto, il quarto uomo Padovan e gli arbitri d’area Calvarese e Ciampi.

Damato ha diretto 126 gare nella massima serie, di cui 14 dei bianconeri (numero che sale a 16, se si contano anche i primi due precedenti in Serie B, nella stagione 2006/7). Il suo primo arbitraggio della Vecchia Signora in A risale ad uno Juventus-Siena 2-0 (stagione 2007/8), mentre la sua ultima direzione degli uomini di Conte è la partita di Catania, vinta 0-1 nel marzo scorso con gol di Tevez.

Trattandosi del secondo incontro in assoluto tra Juventus e Sassuolo, questa è per Damato una sfida del tutto inedita (all’andata, aveva diretto Bergonzi). Ha già diretto gli emiliani in Serie A in occasione della vittoria di quest’ultimi nel derby regionale contro il Bologna, nell’ottobre 2013.

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L'aggiornamento sulla Juventus lo dà Claudio Marchisio attorno alle 14: «Atterrati a Torino». La Juventus è tornata da Lisbona con la sconfitta per 2-1 sulle spalle e la testa rivolta alla missisone scudetto, lunedì a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Nel pomeriggio lavoro a Vinovo, con seduta leggera per chi ha giocato la semifinale di Europa League in Portogallo e più intensa per gli altri. Da verificare anche le condizioni di Andrea Barzagli e di Arturo Vidal che è rimasto in tribuna per il solito dolore l ginocchio. Antonio Conte si è limitato a dire «vedremo se basterà il riposo». Insomma, si naviga a vista. Intanto, dal Cile confermano l'invio di uno medico dello staff della Nazionale a Torino per parlare con il centrocampista pilastro della Roja.

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Un volo di circa due ore e subito in campo, a lavorare. La Juventus certo non perde tempo, né può permettersi di farlo: lunedì sera è già ora di affrontare il Sassuolo nella quartultima giornata di campionato e così, dopo la sfida di ieri sera contro il Benfica, questa mattina la squadra è partita da Lisbona alle 10.30 locali, atterrando alle 13.30 italiane all'aeroporto di Caselle. Da lì, subito il trasferimento in pullman allo Juventus Center, dove i giocatori impegnati al Da Luz hanno sostenuto una seduta di scarico, mentre il resto del gruppo ha lavorato su atletica e tecnica.

Domani il gruppo sarà nuovamente a Vinovo per proseguire nella preparazione della prossima gara. Per sabato è in programma un allenamento mattutino.

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Il Sassuolo ha segnato il 55% delle sue reti nei secondi tempi ed è grazie a questa capacità manifestata dopo l’intervallo che oggi ha ancora più che concrete possibilità di salvezza. Se le partite durassero infatti solo 45 minuti, la formazione di Di Francesco sarebbe ultima in classifica insieme al Livorno, a ben 4 punti dalla zona che garantisce la permanenza in serie A.

Al giro di boa, alla chiusura del girone d’andata, il Sassuolo era salvo, attestato a quota 17, un punto in più rispetto al Bologna e 4 su Livorno e Catania. Due giornate dopo, altrettante sconfitte e il complicarsi della situazione di classifica ha indotto la società a sostituire il mister della promozione con Alberto Malesani. Di Francesco è stato richiamato alla guida dopo 5 partite senza raccogliere punti e con la squadra ultima: con lo 0-0 conquistato a Bologna – punto utilissimo contro una concorrente – il cammino è ripreso e la situazione è progressivamente migliorata fino ai decisivi 3 punti guadagnati domenica con il successo a Verona sul Chievo.

Dopo la partita con la Juventus – prima assoluta in serie A -, il Sassuolo avrà il seguente calendario: Fiorentina in trasferta, Genoa in casa e chiusura a San Siro con il Milan.

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Non ci sono differenze nel rendimento tra casa e trasferta del Sassuolo, con 28 punti guadagnati complessivamente ed equamente spartiti nei due ambiti. A cambiare è la modalità di acquisizione: al Mapei Stadium il Sassuolo ha ottenuto una vittoria e due sconfitte in più e ha pareggiato molto di meno. Positivo il saldo delle reti segnate (18 -15) e negativo quello dei gol incassati (34-28).

I primi incontri a Reggio Emilia, dove gioca in casa la formazione neroverde, sono stati davvero problematici: 1-4 con il Livorno (unica consolazione il primo gol in serie A della storia del club, firmato da Zaza); 0-7 con l’Inter, una vera e propria disfatta. Il primo punto è arrivato con la Lazio, un 2-2 che ha rappresentato un’impresa per essere riusciti a rimontare un passivo di 2 gol.

Il primo successo è avvenuto nel derby regionale con il Bologna: un 2-1 maturato nel primo tempo, con una ripresa che ha visto l’assalto degli ospiti e la resistenza dei padroni di casa, che hanno concesso ben 13 occasioni da rete ma sono riusciti a conquistare tre preziosissimi punti.

Dopo la sconfitta con l’Udinese (1-2), il Sassuolo torna alla vittoria contro l’Atalanta: protagonista è la coppia d’attacco formata da Zaza e Berardi, che a metà ripresa risolve l’incontro nel giro di 4 minuti.

Il girone d’andata si chiude con due sconfitte di misura con Chievo e Fiorentina e il grandissimo exploit sul Milan. Non basta ai rossoneri trovarsi in vantaggio di 2 reti dopo 13 minuti per resistere al ciclone Berardi, autore di una quaterna che regala al Sassuolo una vittoria memorabile (4-3 il risultato finale).

Il girone di ritorno presenta notevoli difficoltà nella prima parte, come attestano le 4 sconfitte consecutive con il Torino (0-2), il Verona (1-2), il Napoli (0-2) e il Parma (0-1). Un segnale di riscossa arriva nello scontro diretto con il Catania, quando gli emiliani prevalgono 3-1, nonostante si vada all’intervallo in una situazione di svantaggio. Zaza, Missiroli e Sansone capovolgono il verdetto, ma non la tendenza, che rimane negativa negli ultimi risultati casalinghi. L’1-2 con la Sampdoria, lo 0-2 con la Roma e l’1-1 con il Cagliari aggiungono un solo punto a una classifica che momentaneamente vede il Sassuolo a pari merito con il Bologna al terzultimo posto e salvo in virtù dello score migliore nel doppio scontro diretto.

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Con 13 gol, 5 dei quali segnati su rigore, Domenico Berardi, 20 anni ancora da compiere, è il capocannoniere del Sassuolo. Buoni contributi in fase realizzativa li hanno forniti anche Simone Zaza con 7 centri e Antonio Floro Flores attestato a quota 5.

Negli assist è stato particolarmente attivo Kurtic fino a gennaio, quando si è trasferito al Torino. Dietro di lui ha fornito un buon contributo Luca Marrone, campione d’Italia nella Juventus nelle due stagioni precedenti.

Il Sassuolo ha buonissime capacità nella ricerca della profondità, dove Zaza e Berardi sanno sfruttare la loro velocità negli spazi. Mancando Berardi per squalifica, un occhio di riguardo va comunque tenuto anche sulle palle inattive, a partire dai corner. Su calcio d’angolo sono nati 3 gol, siglati da Schelotto con la Lazio, da Marzorati con il Cagliari e da Missiroli con il Catania (i primi due giocatori non fanno più parte del club dopo la “rivoluzione” della sessione invernale di mercato). Su punizione diretta si è dimostrato efficace Floro Flores (in rete sempre contro la Lazio, tanto al Mapei Stadium quanto all’Olimpico) e Sansone, autore di un tiro a giro nella recente vittoria di Bergamo.

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Una Roma fantastica, vittoriosa da 9 partite consecutive, sta spingendo la super Juventus al... record di punti in campionato. Una volata mai vista, ad alta quota. Così, lunedì a Reggio Emilia i bianconeri non potranno chiudere la questione scudetto, ma dovranno rinviare tutto al 5 maggio, data storica e cara ai tifosi, eh. Claudio Marchisio, però, invita tutti a concentrarsi sul match del Mapei Stadium: «Testa al Sassuolo. E' l'unica cosa che conta». Già, perché i giallorossi non mollano e anche se il vantaggio è tranquillizzante, non bisogna fare un passo falso. Ne risentirebbe il morale. Per di più, sarà necessario il turnover visto il ritorno con il Benfica giovedì. E con Vidal fuori dai giochi per il problema al ginocchio (il rischio operazione c'è, ma tutti sperano di doverla evitare): per lui a Vinovo solo terapie. All'allenamento hanno assistito anche il ds Fabio Paratici e il consigliere Pavel Nedved.

IL MONACO Antonio Conte sta per coronare un trittico storico, sì tre titoli consecutivi di campione d'Italia. Prima di aver centrato l'obiettivo, anzi gli obiettivi inserendoci anche l'Europa League, non chiarirà il suo futuro, non si siederà al tavolo con la società per decidere la strategia di mercato. Ma un suo pretendente, il Monaco russo, sembra virare verso un altro allenatore: Diego Simeone dell'Atletico Madrid. Alla Juve sono ottimisti, puntano a continuare il ciclo vincente con la guida del tecnico salentino, principale artefice della grande rinascita.

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