Tenerlo fuori per due partite è faticoso almeno quanto marcarlo. Carlitos Tevez non si fermerebbe mai, neanche quando non è al top della condizione. Stringere i denti e andare oltre il dolore fa parte del dna dell’argentino. «Quando sei cresciuto in un quartiere come Fuerte Apache non puoi conoscere paure o timori nel calcio», ripete spesso il 10 juventino. Con parole diverse l’ex attaccante del Manchester City ha fatto arrivare lo stesso concetto anche ad Antonio Conte, con il quale può vantare un gran feeling. Già, dopo due partite da spettatore (Udinese e Bologna), Tevez vuole tornare protagonista contro il Benfica nella prima delle due semifinali di Europa League. L’allenatore bianconero è il primo a sperarlo, ma a differenza del giocatore sta gestendo la questione con un filo di prudenza in più. E’ l’accortezza di chi non vuole correre rischi, consapevole che la qualificazione non finirà a Lisbona e si giocherà almeno in 180’.

OTTIMISMO - L’ultima da titolare di Tevez risale alla gara di ritorno contro il Lione (10 aprile): da allora l’argentino ha intensificato un lavoro personalizzato mirato a smaltire l’infiammazione al tendine rotuleo e l’affaticamento all’adduttore. «Lo voglio portare nella migliore condizione per averlo al 110 per cento», ha sottolineato Conte nei giorni scorsi. Il quadro dell’argentino viene monitorato di giorno in giorno, ma la sensazione è che alla fine la Juventus giovedì affronterà l’inferno rosso dell’Estadio da Luz trascinata dal suo pirata del gol. Da Vinovo filtra ottimismo: l’argentino ha trascorso la Pasquetta sui campi d’allenamento come il resto dei compagni. I primi test sono positivi. A meno di cattive sorprese dell’ultima ora, Tevez non solo verrà imbarcato per il Portogallo, ma verrà schierato dal primo minuto. Nella bolgia si esalta, sottolinea spesso lo Special One salentino. La sua presenza rappresenta una sicurezza e uno stimolo per tutta la truppa juventina.

PIANO B - Se Tevez si vede opposto dall’inizio ai lusitani, Conte in questi giorni di studio anti-Benfica ha cominciato ad immaginare tutte le possibili variabili. Il piano A vede Tevez al centro dell’attacco e quasi certamente sarà quello che verrà attuato per scardinare la difesa del Benfica. Il progetto di riserva porta alla promozione di Sebastian Giovinco, sempre positivo nelle ultime apparizioni.

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