[Topic unico] Juventus-Lione 2-1., EUROPA LEAGUE: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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view post Posted on 9/4/2014, 21:43     +1   -1
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Vidal e Tevez per la Juve da corrida anti-Lione


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Riecco il guerriero. Arturo Vidal, fermato dalle squalifiche, ha aggiunto un infortunio che ha smaltito del tutto. Punti fermi della Juventus per il ritorno dei quarti contro il Lione, nel giovedì sera che chiude la tre giorni di passione europea, in questo momento King Arturo e Marchisio in mezzo, davanti Tevez. Gli altri in ballo, da Pogba e Pirlo, da Osvaldo a Vucinic e Giovinco. In difesa si va verso la conferma dei tre, salvo svolte. Quindi gli straordinari per Caceres, Bonucci e Chiellini. Sono 21 i convocati da Conte per la gara di ritorno dei quarti. All'andata in Francia, gol proprio di Leonardo.
 A casa Barzagli, Pepe e Quagliarella che non è in lista. Conte scioglierà i dubbi solo a poche ore dal match, dopo una nottata di pensieri. La squadra si aspetta uno Stadium versione “bolgia".

21 I CONVOCATI DAL TECNICO
1 Buffon 
3 Chiellini 
4 Caceres
 5 Ogbonna
 6 Pogba
 8 Marchisio
 9 Vucinic
 10 Tevez
 12 Giovinco
 13 Peluso
 14 Llorente
 18 Osvaldo
 19 Bonucci
 20 Padoin 
21 Pirlo 
22 Asamoah
 23 Vidal
2 6 Lichtsteiner 
30 Storari
 33 Isla
 34 Rubinho

PROBABILE FORMAZIONE - JUVENTUS (3-5-2): 1 BUFFON; 4 CACERES, 19 BONUCCI, 3 CHIELLINI; 33 ISLA, 23 VIDAL, 21 PIRLO, 8 MARCHISIO, 22 ASAMOAH; 10 TEVEZ, 9 VUCINIC. All. CONTE

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barman_73
view post Posted on 9/4/2014, 21:46     +1   -1




Noi Vogliamo Questa Vittoria!!! Fino Alla Fine Forza Juventus. :juventus: :juventus: :juventus:
 
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view post Posted on 9/4/2014, 21:47     +1   -1

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Ormai Asa se le gioca tutte fino a fine maggio :sefz:
 
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Juventus Fans Official
view post Posted on 9/4/2014, 21:55     +1   -1




Lione, Garde e Lacazette: «Juve, possiamo eliminarti»


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«La Juve è squadra concreta, conosciamo la sua forza ma nei 90' di una partita può succedere qualsiasi cosa. Passare il turno sarebbe un'impresa, ma siamo qui per capovolgere la situazione, con lo stesso spirito dell'andata. Ci vuole grande concentrazione, determinazione e solidarietà, compensando con la forza di squadra e un pizzico di fortuna: chiederò ai ragazzi di dare tutto e non avere nessun rammarico alla fine della partita». Così Remi Garde, tecnico del Lione, presenta la sfida ai bianconeri per il ritorno dei quarti di finale di Europa League.

Dello stesso avviso Lacazette: «La Juve ha tante qualità in difesa. Vedremo domani cosa riusciremo a sfruttare. Possiamo farcela, il risultato dell'andata ci permette ancora di crederci, a Lione abbiamo creato loro qualche difficoltà. Il fatto che il PSG sia stato eliminato e siamo l'unica francese in Europa non è per noi motivo di stimolo ulteriore. Sappiamo che ce la possiamo fare, e questo sport è fatto anche di imprese. Fa piacere giocare in uno stadio così bello. L'andata è ormai alle spalle, mi concentro sulla gara di domani. So che il mio compito è quello di segnare, ma anche se fosse un mio compagno a farlo sarei felice. Campionato e Europa League sono differenti. L'ultima vittoria contro il Valenciennes ci permette di crederci di più».

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view post Posted on 9/4/2014, 21:58     +1   -1
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Juve, Caceres: «Affrontiamo una partita alla volta»


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Martin Caceres è reduce da otto partite di fila giocate tra campionato ed Europa League. Domani andrà in scena la sua nona... sinfonia, ma l’uruguaiano è bello carico: la fatica, per uno tosto come lui, non esiste, La Juve ha disputato 7 partite negli ultimi 23 giorni: è più stanco o contento?
“Ora sono sicuramente felice a livello personale. In questo momento la squadra e il mister hanno bisogno di me. Io sono in ottima condizione e sono pure ben contento di giocare tante partite”.

Ci sono dei compagni che hanno dato la priorità al campionato rispetto all’Europa League. Ma non è importante anche conquistare la Coppa? “L’obiettivo principale per noi resta il campionato italiano. Da due anni lo vinciamo e vogliamo continuare a vincere, anche se sappiamo che, ora come ora, giocare l’Europa League fa soltanto piacere. Di fronte avremo una buona squadra come il Lione, speriamo di fare un’ottima partita e passare il turno”.

Avete maggiori possibilità di vincere lo scudetto o passare il turno col Lione?
“Noi guardiamo partita dopo partita, non pensiamo se possiamo vincere il campionato e l’Europa League. In questo periodo si gioca ogni tre giorni e ora la gara più importante è quella contro il Lione domani. Poi il campionato tornerà ad essere importante”.

Verso il Mondiale: come giudica il gruppo del suo Uruguay con l’Italia?
“E’ ancora presto per parlarne. Sicuramente sarà un turno difficile con grandi squadre. Io fisicamente sto benissimo, ho voglia di arrivare al Mondiale al top. Siamo sereni. vediamo che succede”.

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view post Posted on 9/4/2014, 22:18     +1   -1
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Conte: «Juve, ora c'è solo l'Europa League»


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La Champions è il futuro, ma è l’Europa League il vero obiettivo della Juventus, già lanciata verso l’ennesimo trionfo in Italia. Antonio Conte è molto concentrato e avrà trasmesso la sua voglia di eliminare il Lione anche ai suoi ragazzi.
“Il campionato per me oggi non esiste, siamo molto concentrati solo sul ritorno dei quarti di Europa League. Sarebbe prestigioso passare il turno per la Juve, anche perché da 7 anni una squadra italiana non arriva in semifinale. E’ un dato che fa pensare”.

Come sta Vucinic?
“Mirko è in crescita costante, si sta allenando. Ha avuto un’annata tribolata per via di infortuni, e poi ultimamente è stato fuori per quasi due mesi. Ora ha recuperato la condizione, si tratta eventualmente di fare delle scelte tecniche”.

Pogba è sempre più importante alla Juve, ma anche nella nazionale francese: lei è sorpreso della crescita esponenziale del giocatore? “Sicuramente ha fatto passi da gigante, da quando è arrivato da noi, considerato che arrivava dalla Primavera del Manchester United. E’ migliorato fisicamente e tecncamente, però sono ultraconvinto che possa e debba ancora migliorare tantissimo. Ha margini di miglioramento importanti, ma non deve accontentarsi mai“.

Ha recuperato altri elementi, oltre a Vucinic? Farà turnover per domani sera?
“Arrivati a questo punto, non si tratta più di pensare alle rotazioni, ma di cercare di schierare la squadra migliore per passare il turno. Quindi vediamo che risposte avrò dai calciatori e poi farò tutte le mie valutazioni. Ma a questo punto non è più questione di turnover, si cerca solo di trovare la migliore chiave di lettura per schierare giocatori che magari possono dare più garanzia a livello fisico e psicologico. Può anche essere che un presunto titolare in questo momento, per una scelta tecnica possa finire in panchina. Non è rotazione, ma solo scelta tecnica”.

Ogbonna è recuperato?
“E’ disponibile, si allena con noi da venerdì, vediamo. Vorrei avere più certezze”.

Ha visto il Chelsea ieri sera? I cambi di Mourinho si sono rivelati decisivi: allora la la mano del tecnico conta ancora.
“Oggi conta solo vincere: se lo fai hai ragione, altrimenti nel nostro lavoro hai sempre torto. La Juve ha attraversato un turno, quello contro la Fiorentina, in cui dopo l’andata si erano fatto processi sommari alla formazione. Poi abbiamo passato il turno e l’allenatore d’un tratto è diventato un mago. Siamo pagati per prendere decisioni, conosciamo meglio di chiunque altro la condizione psicofisica dei calciatori. E facciamo del nostro meglio sperando che il risultato ci dia ragione. E’ solo il risultato che ti porta elogi, a volte neanche quelli...“

Rispetto all’andata, c’è qualcosa di specifico da correggere in vista di domani?
“Avere a disposizione una gara di riferimento è un buonissimo vantaggio, forse più per noi che per loro. L’ho rivista la partita di Lione: cercheremo di continuare a fare le cose che sono andate bene ed evitare quanto è andato meno bene”.

Quanto è difficile ora comportarti con Tevez? Tenerlo fermo, lui che scalpita sempre per giocare. Ma visto che ha un problema fisico, è il caso di misurarne l’impiego per il finale di campionato o domani l’Apache spinge a tal punto per giocare, anche per sfatare il tabù del mancato gol in Europa?
“Carlos è stato abbastanza preservato in quest’ultimo periodo a livello di impiego. Dopo la squalifica di Napoli ha giocato due partite per 55-60 minuti, quindi cerchiamo di preservarlo a livello di condizione fisica, considerato che ha a che fare con un problema al tendine e con un affaticamento all’adduttore. E’ un giocatore importante, ha un proprio peso nella squadra. Tutte le decisioni le prendo da solo, anche se spesso e volentieri mi confronto con i calciatori, ascoltando cosa dicono: poi, però, decido io. Vedremo dopo l’allenamento di oggi e anche di domani mattina cosa mi dirà la vocina...“.

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view post Posted on 10/4/2014, 08:40     +1   -1

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Europa League: Juve, prova di finale



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Dallo Stadium allo Stadium in poco più di un mese. L'appuntamento per la Juve è fissato per il 14 maggio quando a Torino si giocherà la finale di Europa League. Questa sera, contro il Lione nel ritorno dei quarti di finale, gli uomini di Conte non possono sbagliare e vogliono fare un altro passo importante verso l'ultimo atto della coppa. I bianconeri partono dal grande vantaggio dell'andata firmato Bonucci (0-1), ma Conte non vuole fare turnover: in campo tutti i migliori.

Molto ruoterà intorno a Carlitos Tevez: l'infaticabile Apache non sarà risparmiato e andrà a caccia del gol europeo che gli manca da troppo tempo, 5 anni. L'argentino vuole sfatare quella che sembra proprio una maledizione: questa sembra essere la serata giusta per sbloccarsi, non ce ne voglia il Lione. Con Tevez bel rebus in attacco: per un posto sono in corsa Vucinic e Osvaldo, ma anche Llorente e infine Giovinco. Grande bagarre con Conte che deciderà solo all'ultimo.

LE PROBABILI FORMAZIONI
Juve (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Vucinic. A disp.: Storari, Ogbonna, Lichtsteiner, Pogba, Llorente, Giovinco, Osvaldo. All.: Conte
Lione (4-3-1-2): A. Lopes; Tolisso, Jonè, Umtiti, Bedimo; Ferri, Gonalons, Mvuemba; Malbranque; Gomis, Lacazette. A disp.: Vercoutre, Zeffane, Bisevac, Danic, Fekir; Njiè, Briand. All.: Garde

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Loro danno Mirko titolare
 
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muni79
view post Posted on 10/4/2014, 09:19     +1   -1




CITAZIONE (SwifferJF @ 9/4/2014, 11:22) 

: emozione : Felicissimo che i biglietti sono rimasti "in famiglia" : :occhiolino: :
Divertiti e GODITELA Swiffer !!!!!!!!! :juventus:
 
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Furiadicheb
view post Posted on 10/4/2014, 10:19     +1   -1




CITAZIONE (MattyRibasDaCunha @ 10/4/2014, 09:40) 

Europa League: Juve, prova di finale



(IMG:http://img.sportmediaset.mediaset.it/binar...ncipaleOriz.jpg)

Dallo Stadium allo Stadium in poco più di un mese. L'appuntamento per la Juve è fissato per il 14 maggio quando a Torino si giocherà la finale di Europa League. Questa sera, contro il Lione nel ritorno dei quarti di finale, gli uomini di Conte non possono sbagliare e vogliono fare un altro passo importante verso l'ultimo atto della coppa. I bianconeri partono dal grande vantaggio dell'andata firmato Bonucci (0-1), ma Conte non vuole fare turnover: in campo tutti i migliori.

Molto ruoterà intorno a Carlitos Tevez: l'infaticabile Apache non sarà risparmiato e andrà a caccia del gol europeo che gli manca da troppo tempo, 5 anni. L'argentino vuole sfatare quella che sembra proprio una maledizione: questa sembra essere la serata giusta per sbloccarsi, non ce ne voglia il Lione. Con Tevez bel rebus in attacco: per un posto sono in corsa Vucinic e Osvaldo, ma anche Llorente e infine Giovinco. Grande bagarre con Conte che deciderà solo all'ultimo.

LE PROBABILI FORMAZIONI
Juve (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Vucinic. A disp.: Storari, Ogbonna, Lichtsteiner, Pogba, Llorente, Giovinco, Osvaldo. All.: Conte
Lione (4-3-1-2): A. Lopes; Tolisso, Jonè, Umtiti, Bedimo; Ferri, Gonalons, Mvuemba; Malbranque; Gomis, Lacazette. A disp.: Vercoutre, Zeffane, Bisevac, Danic, Fekir; Njiè, Briand. All.: Garde

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Loro danno Mirko titolare

Mi piace, se Mirko è in palla sono cazzi per tutti quanti... :sisi:

Il problema è quel SE :ghgh:
 
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view post Posted on 10/4/2014, 11:54     +1   -1
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Prandelli: «C'è la Juve Italia fai il tifo»


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Cinquecento anni fa lo diceva già Jacques de La Palice: «Si può anche non essere d’accordo». Si tratta, in effetti, di corde (ma del cuore o della ragione?) e di sintonie: è lapalissiano. Si può anche non essere d’accordo con Cesare Prandelli, ma fino a prova contraria la toccata senza fuga del ct ha il suo peso mica da ridere. Poi, per carità, ognuno la pensi come vuole. E tuttavia Prandelli mette il dito in una piaga, dal suo punto di vista: «Nel modo di intendere il tifo dobbiamo migliorare, dobbiamo tutti crescere».

LA COERENZA Gli antijuventini d’Italia potranno anche alzare il braccio, dire no grazie e farsi da parte, per motivi di principio. No grazie anche stasera, anche se la Juve è rimasta l’unica squadra italiana in una manifestazione internazionale, anche se l’eventuale vittoria dell’Europa League aiuterebbe l’intero movimento calcistico nazionale già solo quanto al ranking Uefa: con le sue classifiche di rendimento preziose per tutti, tra posti liberi per giocare le Coppe e sorteggi allegati. Poi ci sono possono essere anche degli juventini poco toccati dalle parole del ct, perché preferiscono continuare il viaggio da soli. Non siamo al molti nemici, molto onore di triste e lontana memoria, ma lo spirito ci andrebbe vicino. Per la serie: non vogliamo aiuti da chi normalmente ci odia. La terza categoria mette tutti assieme: la patria sportiva prima di tutto; l’onore, l’immagine e gli interessi dell’Italia in cima a ogni valutazione; con, come conseguenza, il bando dei campanilismi quando si va oltreconfine, salvo ritrovarli tutti sani e salvi una volta consumato l’appuntamento europeo. Siccome stiamo disquisendo di opinioni, evviva la libertà di scelta e avanti così, con buon senso e cuore sincero: ognuno voti per il proprio partito. Ma resta il fatto che Prandelli dice qualcosa in più. Ed è qui che il dibattito può affinarsi, lasciando per un attimo parlare più il cervello che la pancia.

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Juve-Lione: Tevez e Vucinic scattano in pole


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Rinunciare a Carlitos Tevez è sempre dura, a maggior ragione quando si è di fronte a una partita da dentro o fuori. Antonio Conte il concetto non solo lo ha chiaro, ma lo ha compreso in tempi non sospetti. Ecco perché stasera, contro il Lione (andata: 1-0 per i bianconeri), pare deciso a insistere sull’Apache per staccare il biglietto delle semifinali di Europa League. «Carlos è stato abbastanza preservato nell’ultimo periodo a livello di impiego e minutaggio. Per noi - ha spiegato il tecnico - è un giocatore importante, che ha un proprio peso sulla squadra». Questione di carisma, non semplicemente di reti.

TABÙ EUROPEO Tra i due il feeling è totale. Si sono confrontati prima del Livorno e anche nelle ultime ore. L’argentino vuole trascinare la Juventus al turno successivo di Coppa e l’allenatore sembra pronto ad accontentarlo. Il fatto che Carlitos in Europa non segni dall’aprile 2009 (dai tempi del Manchester United) sembra l’ultimo dei problemi: «Non ci preoccupa che lui debba sfatare il tabù in Coppa, l’importante è che la squadra approdi in semifinale, al di là di chi segni. Anche perché il noi viene sempre prima dell’io, nella Juventus», ha puntualizzato Conte. Un pensiero sottoscritto dall’ex Boca Juniors: le statistiche non lo ossessionano, ma un tunnel così lungo è troppo per un pirata del gol come lui. Uno che ha vinto e segnato ovunque e al primo anno di serie A si è issato in vetta alla classifica marcatori con 18 gol (come il granata Ciro Immobile).

VUCINIC IN POLE Tevez, alla Gerland, non ha graffiato come in altre occasioni, ma stasera sarà tutta un’altra storia. Per superare il muro francese, che difficilmente si butterà allo sbaraglio sin dai primi minuti, l’idea della Juve è quella di sfruttare il maggior tasso tecnico, un po’ come nel finale di Lione. Una strategia che dovrebbe rilanciare Mirko Vucinic titolare. «È in crescita costante», ha sottolineato ieri Conte. Dopo alcuni buoni spezzoni (Napoli, Lione, Livorno), sembra arrivata l’ora della promozione. Il montenegrino ha vissuto una stagione tribolata (per gli infortuni, ma anche per la trattativa di mercato saltata con l’Inter), però a livello di classe resta una delle eccellenze della rosa. A Vucinic può bastare una giocata per spaccare una partita o mandare in tilt una difesa avversaria. Qualità che, sulla carta, ben si adattano al big match dello Stadium. L’ex romanista non gioca una partita dal primo minuto dal 6 dicembre (Bologna-Juve 0-2) e per trovarlo titolare con Tevez bisogna andare indietro fino al 2-2 del 2 ottobre contro il Galatasaray. La coppia tecnica ha condotto la Juventus al trionfo estivo in Supercoppa italiana contro la Lazio e ora è chiamata a traghettare i bianconeri nelle semifinali dell’ex Coppa Uefa. Stando alle ultime indiscrezioni, i due attaccanti partono in pole: gli ultimi dubbi (come è successo in passato) Conte li risolverà nella rifinitura odierna. Sebastian Giovinco, Pablo Daniel Osvaldo e Fernando Llorente (non Fabio Quagliarella, escluso dalla lista Uefa) sono pronti a scalare le gerarchie o ritagliarsi spazio a partita in corso.

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view post Posted on 10/4/2014, 12:26     +1   -1
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Rifinitura allo Stadium, Conte prova la Juve anti Lione


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Questa mattina Antonio Conte ha diretto l'allenamento di rifinitura della sua Juve allo Stadium. Obiettivo, presentarsi preparati e concentrati per la gara di ritorno dei quarti di Europa League contro il Lione. Il tecnico bianconero ha provato quindi la formazione titolare, confermati Caceres in difesa e la coppia Tevez-Vucinic in attacco, a centrocampo, invece, dovrebbe riposare Pogba. Tutto pronto, non sono ammessi cali di tensione.

FORMAZIONE JUVE - Buffon, Caceres, Bonucci, Chiellini, Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah, Vucinic, Tevez.

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view post Posted on 10/4/2014, 14:14     +1   -1
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Llorente: «L'Europa League, che grande opportunità»


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La doppietta al Livorno l'ha rilanciato alla grande, dopo un periodo di appannamento. Ora l'obiettivo è concentrarsi su Lione e Udinese. Ma all'orizzonte ci sono anche i Mondiali e allora Fernando Llorente ammette le difficoltà per lui, in una Spagna dove c'è super concorrenza. «Per me è realmente complicato - dice in un'intervista di As ripresa dalla rivista Minuto 116 -. Diego Costa è un giocatore che sta facendo cose incredibili con l'Atletico sempre più in alto. Tutti pensavano che l'Atletico non avrebbe retto la competizione, però è lì in lotta per il finale (oltreché nelle 4 della Champions, ndr). Va a suo merito quello che sta facendo». Quindi? «Per me non sarà facile andare al Mondiale, appunto. Giocare con la selezione è realmente complicato, però nessuno di noi perde la speranza di porterci riuscire. Questa è la parte più importante della stagione e dipende da come giocheremo da qui al termine. Sono sicuro che Vicente Del Bosque (il ct iberico, ndr) deciderà per il meglio». La Roja, d'altronde, è stata la svolta per l'attaccante riodano. «Per me è stato un cambio enorme nella carriera. Mi ha dato molta fiducia, un grande salto professionalmente. Ho migliorato il mio rendimento e mi ha aiutato a vivere momenti indimenticabili». Con la Spagna campione d'Europa e del Mondo.

CHE SQUADRA Ok, c'è anche la Juve come svolta epocale. «L'Europa League con la finale nel nostro stadio ci dà una grandissima motivazione. Ci spinge a cercare di vincere un titolo europeo. E' un'opportunità molto buona. Chiaro, pensavamo alla Champions, però ora siamo qui al clou dell'Europa League e manca poco per raggiungere la finale. Ripeto, è un'opportunità incredibile per aggiudicarsi un titolo continentale, che qui manca da molti anni. Sarebbe una cosa grandissima aggiudicarsi l'Europa League». Non tralascia, poi, un plauso a Torino. «La città è bella, però è sicuro che tornerò a vivere in Spagna. Ma non chiudo le porte a nulla. Questa esperienza è molto positiva per me, sia professionalmente sia umanamente».

CHE COMPAGNI La squadra lo ha abbracciato: è uno di loro. «Ho avuto la fortuna di poter venire alla Juve, che per me era un sogno. Le cose vanno bene e devo solo continuare a lavorare duro in questo finale di stagione, vista la possibilità di vincere due titoli. E' il nostro obiettivo. La fiducia è stata la chiave. E poi la Juve è la Juve, una squadra molto grande, storica. All'inizio mi ha impressionato stare nello spogliatoio con Pirlo e Buffon, che hanno vinto tutto. Ma è stato facile inserirsi, più di quanto si possa immaginare. E con un po' di pazienza… Vincendo con la Juve posso crescere ancora come giocatore. Conte come Bielsa? Nel senso del lavoro, ma giorno dopo giorno è differente». E ancora: «Mi piace rendere felice la gente, ma questa vita è anche sacrifici. Ho lasciato il mio paese, Rincon de Soto, e la mia famiglia a 11 anni. E' stato duro, anche per loro, uno sforzo enorme. Mio papà ha sempre lavorato nel mondo dei tori e quando ero piccolo lo accompagnavo: mi immaginavo nell'arena.. Suonavo anche il clarinetto e il piano…». Ora, l'unica melodia è in bianconero.

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Agnelli pranza con Aulas, Grosso va dal Lione


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Juventus-Lione, ritorno dei quarti di Europa League comincia con il pranzo ufficiale, secondo i dettami dell'Uefa. Andrea Agnelli e Jean-Michel Aulas sono immortalati dalla foto di rito. I bianconeri, stasera alo Stadium, partiranno dal vantaggio di 1-0 griffato Bonucci, in Francia, una settimana fa. La squadra di Conte è nettamente favorita, ma i ragazzi di Garde non regaleranno nulla. Per loro, in ritiro nel centralissimo Hotele Principi di Piemonte, è arrivato anche Fabio Grosso, attuale tecnico della Primavera juventina ed ex del Lione. Saluti, pacche sulle spalle, strette di mano, tanti sorrisi e un in bocca al lupo di prassi.

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Furiadicheb
view post Posted on 10/4/2014, 15:55     +1   -1




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