Riceviamo e pubblichiamo dalla Questura di Napoli:

DOMENICA 30 MARZO: INCONTRO DI CALCIO NAPOLI - JUVENTUS

In occasione dell’incontro di calcio Napoli – Juventus, in programma domenica 30 marzo p.v., alle 20,45 allo stadio San Paolo di Fuorigrotta, dove è previsto un massiccio afflusso di spettatori, la Questura di Napoli invita i tifosi delle due compagini ad anticipare l’arrivo allo stadio, rispetto agli orari canonici, al fine di consentire alle forze dell’ordine di effettuare i controlli di sicurezza necessari al tranquillo e ordinato svolgimento dell’importante incontro di cartello.

In particolare, la Questura di Napoli invita i tifosi juventini a giungere alla barriera autostradale di Napoli Nord entro e non oltre le ore 16,30 di domenica 30 marzo, allo scopo di garantire l’ordinato afflusso allo stadio dopo i controlli di sicurezza.

L’arrivo oltre l’orario indicato potrebbe anche determinare l’ingresso allo stadio a partita già iniziata ovvero l’impossibilità di assistere all’incontro.

Si ricorda, inoltre, che per la circostanza il Prefetto di Napoli ha disposto il divieto di vendita, nonché quello di consumo di bevande in contenitori di vetro, plastica e lattina.

Tali divieti sono operativi dalle ore 18,00 alle ore 23,00 di domenica 30 marzo, oltre che all’interno dello stadio San Paolo, anche nelle aree di seguito indicate:

Viale Augusto fino a Piazza San Vitale;

Piazzale Tecchio,;

Largo Matteucci e Barsanti;

Viale Marconi;

Via Terracina, dall’incrocio con via Cinthia al’incrocio con via N. Agnano;

Piazzale D’Annunzio;

Via Jacopo De Gennaro;

Via Tansillo;

Piazzale Azzurri D’Italia.

Sarà consentito il consumo e la commercializzazione delle bevande solo in bicchieri di plastica leggera o carta.

Napoli, 28 marzo 2014

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Una sfida affascinante e importantissima per lanciarsi nel rush finale del campionato: Napoli-Juventus è alle porte e i bianconeri sono pronti ad affrontare il big match del San Paolo.

Dopo aver goduto di un giorno di meritato riposo, la squadra si è ritrovata questa mattina a Vinovo per preparare il prossimo impegno, lavorando su atletica, tecnica e tattica. E domani sarà già tempo di curare gli ultimi dettagli nell'allenamento di vigilia.

Una seduta che la squadra affronterà nel primo pomeriggio, prima della partenza per Napoli.

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«Mascherano? Speriamo di averlo con noi l'anno prossimo». Callejon chiama il centrocampista del Barcellona al Napoli. L'attaccante del club partenopeo ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli e ha commentato il possibile arrivo del forte calciatore argentino alla corte di Benitez. «E' un grande campione ed è per questo che gioca nel Barcellona, chi non lo vorrebbe?», ha detto Callejon. «Gli obiettivi che il mister ci ha prefissato prima di venire a Napoli sono stati importanti nella scelta di noi, ex giocatori del Real Madrid». Callejon ha parlato anche dell'importanza dei tifosi: «Sono al nostro fianco e il nostro lavoro è renderli felici. La finale di coppa Italia? Sarà importante vincere un trofeo, ci proveremo. Ai viola ho realizzato il mio gol più bello in serie A. Contro la Juve sarà una grande sfida anche che se loro sono davvero molto forti. Il prossimo anno proveremo a competere con i bianconeri per lo scudetto. I Mondiali? Se arriva bene ma io penso al Napoli. Il ct del Bosque farà le sue scelte. La Champions? E' importante per tutti e noi lavoriamo per conquistarla. Intanto pensiamo al secondo posto, noi continueremo a lottare e ci proveremo fino alla fine. Contro la Juve pensiamo a vincere, anche per i nostri tifosi. Daremo tutto per riuscire a prendere i tre punti», ha concluso Callejon.

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SCONTRI DIRETTI
Sono 135 i precedenti in Serie A tra Napoli e Juventus: i bianconeri si sono imposti 61 volte contro i 28 successi partenopei, 46 le sfide terminate in parità.

La Juventus di Conte non ha mai perso contro il Napoli in campionato: tre vittorie in casa e due pareggi fuori.

Un solo gol per i partenopei negli ultimi quattro confronti di Serie A con la Vecchia Signora.

È l’1-1 il punteggio che si è ripetuto il maggior numero di volte nelle sfide tra queste due squadre in Serie A, 20 – l’ultima in occasione della gara giocata al San Paolo nella scorsa stagione.

PRECEDENTI A NAPOLI
Napoli imbattuto con la Juventus nelle ultime sei gare interne di campionato – quattro vittorie di fila a cui sono seguiti due pareggi.

In generale, i bianconeri non hanno mai vinto al San Paolo contro il Napoli di De Laurentiis: alle sei gare di Serie A si aggiungono un pareggio in Serie B e uno in Coppa Italia.

La Juventus ha subito gol in tutte le ultime otto partite di Serie A giocate a Napoli (una media di 2.1 a gara).

STATO DI FORMA
Il Napoli ha vinto tre delle ultime quattro partite di Serie A, ma solo due delle ultime cinque in casa.

Gli azzurri hanno due punti in più rispetto alla passata stagione – considerando sempre i tre punti a vittoria, quello di quest’anno (61) è il miglior score di sempre per il Napoli dopo le prime 30 giornate di campionato.

La Juventus viene da sette successi di fila in campionato ed ha subito solo due gol in questo parziale.

Col successo sul Parma, la squadra di Conte è arrivata a quota 81 punti: record di sempre in Serie A dopo le prime 30 giornate.

La Juventus va a segno da 43 gare di fila: altro primato nel massimo campionato italiano.

Juventus e Napoli sono le squadre che da più tempo non pareggiano per 0-0 in campionato: 55 turni i bianconeri, 42 i partenopei.

STATISTICHE GENERALI
Al San Paolo si affrontano i due migliori attacchi del campionato: Juventus 67 gol e Napoli 57. Juventus e Napoli sono inoltre le squadre che segnano più nei primi tempi: 32 gol ciascuna.

Dieci i gol di testa della Juventus finora (record condiviso con il Parma), appena tre quelli del Napoli (solo Livorno e Udinese ne hanno fatti meno).

In percentuale, il Napoli è la squadra che segna meno da situazione di palla inattiva in questo campionato, 21.1%.

I bianconeri hanno recuperato 14 punti da situazione di svantaggio finora: più di ogni altra squadra in questo campionato. Il Napoli, invece, è riuscito a vincere una sola partita dopo essersi trovato sotto nel punteggio: cinque sconfitte e tre pareggi nelle altre gare.

Juventus e Napoli sono le squadre con la miglior precisione al tiro di questo campionato: il 50% delle conclusioni bianconere e il 48.3% di quelle degli azzurri hanno centrato lo specchio della porta.

ALLENATORI
La sfida dell’andata, vinta dalla Juventus 3-0, è l’unico precedente tra i due allenatori.

Rafa Benitez ha affrontato altre tre volte la Juventus: allo 0-0 con l’Inter in Serie A nel’ottobre 2010, si aggiunge il doppio confronto con il Liverpool ai quarti della Champions 2004/05, con vittoria per 2-1 degli inglesi all’andata e pareggio a reti inviolate a Torino. I Reds vinsero poi il trofeo in finale contro il Milan.

Antonio Conte ha perso solo uno dei sei confronti di Serie A con il Napoli: quella sconfitta, rimediata nel gennaio 2010, coincide con la sua ultima gara sulla panchina dell’Atalanta.

SQUALIFICATI
Napoli: -

Juventus: Tévez (1)

DIFFIDATI
Napoli: Dzemaili, Maggio, Mertens, Pandev

Juventus: Llorente, Vidal

LE QUOTE bwin
Una costante dei recenti confronti a Fuorigrotta è stata la prolificità offensiva delle due protagoniste in campo e, ad eccezione del match della scorsa annata, si sono registrati 7 esiti “Over 2,5 gol” in 8 match complessivi e altrettanti “Gol”. Le quote di bwin.it su queste tipologie di giocata sono: 1.85 per l’ “Over”, 1.85 per l’ “Under”, 1.70 il “Gol”, 2.05 il “No Gol”. Sostanziale equilibrio anche nella scommessa “Segna 1° Gol”, con i campani a 2.05 e i piemontesi a 1.95. Nel classico 1X2 infine, Napoli a 2.75, X a 3.40, Juventus a 2.45. Per tutte le scommesse sulla Serie A visita il sito di bwin.it

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Dal palo di Verona alla panchina dell’altra sera allo Stadium contro il Parma sono trascorsi 45 giorni buoni. Un mese e mezzo utile a prendere confidenza con l’aria che tira in casa dei campioni d’Italia, iniziando a sudare come probabilmente mai fatto prima in stagione e tornando a dare del tu al pallone. Ma in questo lasso di tempo, al netto degli apprezzamenti per l’indubitabile impegno dell’attaccante italo-argentino, un dubbio ha cominciato a correre lungo la schiena del popolo bianconero: ma Pablo Daniel Osvaldo è da Juve o no? Perché non bastano, non possono bastare i due gol equamente distribuiti fra Torino e Trebisonda al tramonto del mese di febbraio per seminare ottimismo tra le pieghe di un ambiente sì accogliente, ma pure esigente. E forse, magari, c’è bisogno di sparpagliare altre gemme lungo il percorso zebrato, tali da azzerare le velleità altrui. Probabilmente basterebbe qualche porta gonfiata in più, a patto di non esagerare in tacchi e tacchettini, roba che Antonio Conte non tollererebbe neppure sotto tortura.

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La sfida tra Napoli e Juventus non è come le altre. Racchiude storia, passione, campioni. Ne parla anche Alessandro Del Piero, intervistato da Il Mattino. L'ex capitano bianconero, ora in Australia, parla dei ricordi, dei duelli, del batticuore, di Diego Armando fenomeno. «Io con Maradona ci ho giocato! Nel salotto di casa mia, quando sognavo di diventare un calciatore. Basta dire questo per spiegare cosa penso di Diego. Di un altro pianeta. E poi il San Paolo: uno stadio speciale per me. È un destino, forse, per chi porta il numero 10. Ho tanti ricordi bellissimi, compresa l’ultima amara gara con il Napoli. Amara per la sconfitta nella finale di Coppa Italia, ma non per il significato di quella partita, l’ultima con la maglia della Juventus, con gli applausi preziosi da parte del pubblico napoletano. Se, però, devo citare un episodio specifico, dico il gol su punizione nella sfida giocata nel 2006 in serie B. Devo dire che da allora Juventus e Napoli ne hanno fatta di strada. Essere rimasto anche in B, prima ancora di sapere dove avremmo giocato e con quanti punti di penalità, è stata la migliore scelta della mia carriera. Ho vissuto una stagione straordinaria, che ha dato il senso a tutto quello che è venuto dopo, compresa l’ultima coppa alzata nel giorno della mia ultima partita allo Juventus Stadium».

IL TITOLO Las quadra di Antonio Conte va verso il terzo scudetto consecutivo, quella di Rafa Benitez proverà fino in fondo a contendere il secondo posto alla Roma. «Per Benitez parlano i risultati ottenuti in carriera che dimostrano il suo valore. A proposito di mentalità, in Europa è uno che può insegnare: quello che è accaduto al Napoli nel girone di Champions è qualcosa di incredibile, uscire con 12 punti è una beffa. In futuro in Napoli popperà contendere lo scudetto alla Juve. È un grande lavoro di programmazione, dalla serie C De Laurentiis ha portato la squadra ad essere stabilmente tra le protagoniste in Europa. C’è bisogno di tempo per costruire una grande squadra e credo che la strada intrapresa dal Napoli sia quella giusta, anche nell’ottica di coniugare i risultati con il bilancio: il calcio di oggi, in Italia e non solo, non può prescindere da questo aspetto. La Juve è dentro la sua storia, che è fatta di vittorie e di mentalità vincente: questa è la sua forza. È una squadra che vince perché ha imparato a soffrire, quando non vinceva. Ammiro molto i miei compagni, stanno facendo qualcosa di straordinario».

VAI LORENZO Alessandro non manca di incoraggiare Insigne, uno di classe e imprevedibile. «Mi piace. Sono sicuro che abbia il talento per arrivare lontano. Non mi piace dare consigli, perché lui sa quel che deve fare, in primo luogo non smettere mai di coltivarlo e di allenarlo, quel talento. Mi hanno fatto molto piacere le sue parole su di me, soprattutto perché so che sono sincere. Sapere di essere un punto di riferimento per un giovane calciatore è certamente motivo di soddisfazione per me. Gli auguro davvero il meglio. E poi, per un napoletano, vestire la maglia azzurra da protagonista è speciale». Ecco Napoli-Juve per Del Piero, che ora punta ai playoff con il suo Sydney. Altro mondo, altro calcio rispetto al match del San Paolo.

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Dopo l'allenamento di rifinitura del mattino, sul sito del Napoli sono apparsi i convocati per la partita casalinga contro la Juventus. IN seguito, Rafael Benitez si è presentato in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti.

Ecco la lista dei 23 azzurri che prenderanno parte al posticipo del San Paolo. Torna a disposizione Mertens:

Reina, Doblas, Colombo, Reveillere, Ghoulam, Mesto, Henrique, Albiol, Britos, Fernandez, Inler, Jorginho, Berhami, Dzemaili, Radosevic, Callejon, Mertens, Insigne, Bariti, Hamsik, Pandev, Higuain, Duvan.

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"La distanza tra noi e la Juve è data dalla rosa e dal fatturato. È facile avere la mentalità vincente con trecento milioni di fatturato che ti permettono di comprare ogni anno i giocatori più forti. Con tre-quattro innesti di livello possiamo crescere e lottare per il vertice". Lo ha detto il tecnico del Napoli Rafa Benitez alla vigilia della sfida con la Juventus. "Si sente la carica della città - ha aggiunto - noi vogliamo vincere per dimostrare il nostro livello contro una squadra molto forte".

LA RISPOSTA - "Mourinho? Noi col Liverpool che aveva metà dei soldi del Chelsea lo eliminammo dalla Champions. Magari se vende Oscar e Hazard per 360 milioni potrà fare una squadra per vincere qualcosa". Questa la risposta a chi gli chiedeva delle parole di Mourinho sul valore dell'Europa League vinta lo scorso anno dal tecnico spagnolo col Chelsea. "Mourinho - ha detto Benitez - parla molto a me invece piace parlare con i fatti. Ricordo che lui non ha fatto niente in Champions quando era alla guida del Chelsea e poi dopo quando per tre anni ha guidato il Real Madrid".

FUTURO - Pensando al futuro Benitez dice: "Dobbiamo cercare i giocatori giusti per migliorare la rosa, non so se il prossimo anno questa con la Juve sarà una sfida scudetto. Ogni anno è diverso, con un episodio possono cambiare tante cose. Ripeto, la Juve ha una rosa fortissima noi siamo arrivati poco concentrati per le partite che abbiamo avuto in Champions League". Chi verrà a parlare prima in sala stampa domani: Benitez o Conte? "A lui piace parlare dopo, strano perché sembra più importante la conferenza stampa che la partita".

QUALITA' - Si parla molto dei punti di differenza tra Juve e Napoli: "In una partita secca si può vincere con qualunque squadra, lo abbiamo dimostrato con il Borussia Dortmund e con la Roma: possiamo farlo anche contro i bianconeri. La nostra partita la faremo convinti di vincerla".

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Edited by zebrone84 - 29/3/2014, 13:41

Alla vigilia della partita forse più importante e più sentita della stagione - quella che, come ricordano i cronisti in sala, i tifosi partenopei hanno definito la ‘madre di tutte le partite’ in campionato – Rafael Benitez ostenta sicurezza nei propri mezzi e voglia di ben figurare al San Paolo contro “una squadra che sta facendo un campionato spettacolare”. La Juventus, appunto.

«Sappiamo che è una società forte, ma qui tutti vogliono vincere e conquistare i tre punti. Tutti sappiamo cosa significa questa partita per il Napoli», ha detto l’ex tecnico di Liverpool e Inter.

«Non mi aspettavo di arrivare con questa divario a questo punto del campionato», ha quindi spiegato Benitez, aggiungendo che, tuttavia, «In una stagione tutto dipende dalla rosa: quella della Juve è la più forte, e fa la differenza».

Più che rappresentare una reale distanza qualitativa, i venti punti che separano le due formazioni sono per il tecnico spagnolo sintomo di un diverso atteggiamento mentale nell’affrontare le tante difficoltà che si intramezzano nel percorso stagionale di ogni squadra. «Quando succedono alcune cose, come infortuni e problemi, alla lunga conta la testa. Arrivano tante partite ed è più facile per te fare un errore che un’altra squadra con un obiettivo ben chiaro magari non fa».

Come vincere quindi contro una squadra che in campionato ha lasciato indietro solo sette punti finora? «La chiave da parte nostra deve essere l’atteggiamento. Dobbiamo fare un gioco preciso e di qualità, e i tifosi affianco aiuteranno. L’ambiente conta, sarà difficilissimo, ma abbiamo fiducia che si può fare».

Buone notizie nel frattempo dall’infermeria, dove Mertens è tornato disponibile e il suo nome è riapparso nella lista dei convocati.

«Devo dire che mi piace sentire il calore di questa sfida, è una carica per tutti, il che è sempre positivo. L’obiettivo per il futuro è arrivare ad un punto in cui la squadra possa fare sempre risultato in sfide come queste», ha concluso lo spagnolo. «Una partita non ha nulla a che fare con la stagione, si può vincere contro qualsiasi squadra. Giocando al massimo livello, abbiamo vinto contro la Roma e il Dortmund. In una partita si può fare, giochiamo con la convinzione che si può vincere».

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