Paletta per costruire il grattacielo di Conte.

«Non si costruiscono i grattacieli con... paletta e secchiello». La frase, pronunciata da Antonio Contedopo il ko contro il Bayern Monaco nella passata edizione della Champions League, pare destinata a essere smentita dai fatti. Quanto meno, in estate, potrebbe almeno essere aggiornata: i grattacieli si costruiscono anche con... Paletta. Che di nome fa Gabriel, è nato a Buenos Aires, ma in virtù di origini italiane (un bisnonno era salpato alla volta dell’Argentina da Crotone) è un oriundo ed è molto probabile entri nei 23 azzurri che si giocheranno il mondiale in Brasile.

L’APERTURA - Ma,soprattutto, Paletta è un difensore entrato prepotentemente nel mirino dei dirigenti bianconeri. Con il pur eccellente Andrea Barzagli che sarà da monitorare costantemente dal punto di vista fisico, un Angelo Ogbonnache va ancora pesato a questi livelli e Martin Caceres che è lusingato da più parti, si capisce bene come il lavoro di Marotta e Paratici sia indirizzato anche alla ricerca di un centrale. In tal senso c’è un discorso già avviato con il Parma, club che è amico di lungo corso di quello torinese. E a leggere tra le righe di quanto dichiarato dal giocatore dopo il pareggio tra i gialloblù e il Genoa,si intuisce come anche l’italo-argentino sia consapevole di essere prossimo a spiccare il volo verso altri lidi:«Voglio chiudere al meglio la stagione con il Parma, poi al termine del campionato vedremo cosa accadrà». Parole in verità piuttosto chiare, per un giocatore che sta affrontando la quarta stagione consecutiva con il club di Tommaso Ghirardi.

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