[Topic unico] Juventus-Fiorentina 1-1., EUROPA LEAGUE: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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Juventus Fans Official
view post Posted on 14/3/2014, 12:42 by: Juventus Fans Official     +1   -1




La Juve domina, rallenta e soffre. Gomez la gela


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Siccome il pareggio con gol (1-1) lascia tutto apertissimo, anzi avvantaggia la Fiorentina che può concedersi il lusso anche di uno sciatto 0-0 per passare il turno di Europa League, tra una settimana immaginiamo che la sfida del Franchi sarà bollente. Evasa questa premessa, nemmeno troppo accattivante, è chiaro che il contesto internazionale, ancorché anomalo nell’occasione, risulta essere indigesto alla Juventus la raramente sa esprimersi con il tremendismo del campionato ma che continua a calare nel secondo tempo: l’autonomia è di un’oretta e poi tutti remano. Era successo nel derby, è accaduto sempre contro la Fiorentina domenica scorsa, la situazione si è riproposta anche ieri sera. Non proprio uno schianto ma uno sgonfiamento progressivo e inesorabile. Quasi che l’aggressività iniziale sia figlia legittima della consapevolezza di non averne più: insomma, facciamo in fretta che poi bisogna procedere di conserva. Il gol di Gomez si spiega così, come si spiegano altre opportunità costruite dai viola con il trascorrere dei minuti e il prosciugarsi delle energie bianconere. E’ vero che la Juventus ha avuto almeno quattro occasioni nitide per raddoppiare, ma è altrettanto innegabile che stavolta la Fiorentina abbia ribattuto colpo su colpo e si sia presentata con un abito meno dimesso.

LEGGEREZZA - C’è anche un’altra considerazione da sviluppare, che ormai è trita e ritrita: i campioni d’Italia non possono concedersi il lusso di abusare con il turnover perché continua a essere troppa e troppo grassa la differenza tra titolari e le riserve. Questo, ad ogni modo, è il “plus” di avere un organico ristretto a venti giocatori. La Fiorentina non si è domiciliata in pianta stabile con undici uomini dietro la palla ma ha provato a porre un argine diverso e più consistente alla superiorità dell’avversario che, manco a dirlo, dopo 3 minuti era già in vantaggio, con Vidal, lesto a sfruttare una leggerezza collettiva della difesa (Rogriguez + Savic) e a sbilanciare fin da subito la contesa. Montella non ha osato il tridente ma si è affidato a una sola punta, Matri, con il supporto di Ilicic e il rombo a centrocampo, là dove Pizarro è stato il vertice basso e Borja Valero quello alto. Un modo diverso per affrontare i campioni d’Italia che, comunque, sono stati padroni assoluti della partita per mezz’ora abbondante e poi, una volta calata la centrifuga del ritmo, hanno provato a gestire le energie. Pirlo in regia è tanta roba nello smistamento del gioco, come Asamoah a sinistra e il redivivo Isla a destra, distributori di traversoni quasi sempre pericolosi. Per un bel pezzo, però, la differenza l’ha fatta il centrocampo bianconero, più concreto e più dinamico rispetto al foltissimo pacchetto di mischia viola, che ci ha messo troppo per capire come funzionasse la faccenda. Una nota a margine merita lo “scazzo” cileno tra Vidal e Pizarro, che sono compagni in nazionale: osservata dalla tribuna è sembrata tanto una resa dei conti. Affari loro, ad ogni modo.

FISICITÀ - Nel primo tempo, Giovinco (due volte) e Osvaldo hanno avuto sul piede il pallone del gol numero due, anche se a ben considerare è stato ancora Vidal l’uomo più pericoloso della Juventus, con una capocciata parata da Neto e un’altra zuccata che è andata a sbattere contro la traversa. Senza Llorente e Tevez la squadra di Conte paga in fisicità e, probabilmente, anche in classe, però la coppia di Coppa ha avuto il merito di impegnare la retroguardia viola, imbambolata e protagonista di alcuni interventi (leggi Roncaglia) durissimi. Sono stati Fernandez e soprattutto Borja Valero, con le loro conclusioni dalla distanza, a generare dell’apprensione tra i bianconeri, schierati con una linea inedita (Caceres-Ogbonna-Chiellini) ma non per questo scarsamente affiatata. Matri e Ilicic poco hanno combinato, a naso Gomez e Cuadrado sarebbero stati meno teneri da masticare. Non a caso il gol del pareggio lo ha realizzato il tedesco, accendendo le speranze viola.

RIPARTENZE - Non ha cambiato atteggiamento la Fiorentina nemmeno dopo che Fernandez si è infortunato e ha lasciato il posto ad Ambrosini all’inizio della ripresa. Col trascorrere dei minuti la formazione di Montella ha preso coraggio ed è uscita dal guscio. La sostituzione di Giovinco con Llorente deve essere letta con la necessità da parte di Conte di garantire più centimetri e più chili al suo attacco nell’ultima mezz’ora di battaglia. Anche una maggiore incisività sulle traiettorie alte, vietatissime per ovvi motivi con Giovinco. Proprio su una ripartenza, la Juventus ha sfiorato il raddoppio, ma Llorente ha peccato di egoismo, preferendo tirare piuttosto che servire Isla, piazzato meglio di lui. Quando Pogba ha rilevato Osvaldo, è toccato a Marchisio (che ha chiuso con problemi muscolari) fare da spalla allo spagnolo. Ma Gomez, entrato per avvicendare lo spento Matri, ha castigato Buffon, con la complicità di un disattento Ogbonna. Ci hanno poi provato ancora Llorente e Pogba e Vargas però senza successo.

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