Ci sono delle persone che ti deludono talmente tanto da non crederci. E' il caso dell'allenatore della Roma, questo francese che sembrava veramente un signore, una persona di classe, intelligente, colto. Poi, quest'anno, la metamorfosi che lo ha investito, purtroppo, ne ha stravolto la personalità. Dopo Juve-Roma, il violinista provetto è una furia nonostante, da più parti, gli si spieghi che il rigore su Pogba, per un occhio umano e dal vivo (e forse anche alla moviola), sia sacrosanto e che il goal di Bonucci, per la nuova interpretazione del fuorigioco suggerita dalla Fifa, sia assolutamente regolare. E che il rigore su Totti sia viziato da un precedente fallo dello stesso capitano giallorosso su Chiellini. L'aspetto che sconvolge è che questo signore, a distanza di mesi, ritorna sempre su quella partita invocando un'ingiustizia divina. Ora, una persona che, nonostante le spiegazioni fornite da arbitri, moviolisti, Istituzioni quali la Fifa, ecc., torna sistematicamente a definire "rubata" quella partita, come la definireste voi? E che dire del fatto che in questo lasso di tempo la Roma abbia goduto di innumerevoli vantaggi arbitrali? In effetti, lo sconcerto deriva proprio da questo. Monsieur Garcìa straparla, insinua, sospetta, quando la Juve è favorita da errori arbitrali, mentre quando la Roma viene aiutata contro il Sassuolo o l'Udinese (scandaloso il rigore negato ai friulani che avrebbe sottratto due punti ai giallorossi), assolve l'arbitro o, addirittura, plaude alla decisione maturata sostenendone la bontà. Sul goal-non goal di Astori, al di là del fatto che il pallone fosse entrato o meno (ancora non è chiaro), il fatto che per la prima volta l'arbitro abbia sconfessato il giudice di porta, convalidando la rete (e, peraltro, lo stesso giudice di porta, scottato da quella bocciatura, non ha poi avuto il coraggio di segnalare il rigore per i friulani), ha tranquilizzato non poco Garcìa. Immaginiamo se fosse successo alla Juve...Ieri, la ciliegina sulla torta: rigore inesistente a favore dei giallorossi a pochi minuti dalla fine dei supplementari e qualificazione "scippata" all'Empoli! Garcìa dice che l'arbitro era vicino e che bisogna avere fiducia nel suo operato; per lui il rigore c'era! E no. Adesso basta. Questo signore la deve smettere. In Italia non avevamo certo bisogno di uno straniero "più italiano degli italiani", incapace di accettare le sconfitte, fazioso, disonesto intellettualmente, degno di accomodarsi in curva come capo ultrà e non in panchina. Naturalmente, viene sostenuto da qualche direttore di giornale che, pur di assecondare la propria faziosità ed il desiderio di compiacere i propri lettori, svende dignità e professionalità scrivendo "Campionato falsato" dopo Juve-Roma, ma omettendo di titolare "Coppa Italia falsata" dopo Roma-Empoli. Professionisti, pseudo-intellettuali, che arrivano ad invocare un altro errore pro Juve nel goal annullato al Napoli per carica su Buffon sostenendo che è stato Super Gigi ad andare su Koulibaly. Siamo veramente al teatro dell'assurdo. Non conoscono nemmeno l'abc del regolamento e disquisiscono di calcio, spacciandosi per intellettuali super partes ed equilibrati. Nell'area piccola il portiere non può essere contrastato in alcun modo, punto. E Buffon aveva già fatto suo il pallone. E' questa la malafede, non quella degli arbitri. Credo che qualcuno debba intervenire facendo capire a Monsieur Garcìa che ha superato il limite e che, compiacere l'ambiente romano, sottostando alle sue regole di faziosità smisurata, potrebbe minare molto la sua credibilità già ridimensionata oltremodo. E la carriera potrebbe risentirne...

fonte: Tuttojuve.com