TORINO - «Ancora Garcia...». Così, in casa Juventus, vengono accolte le nuove esternazioni polemiche da parte del tecnico giallorosso. Con iniziale incredulità (per la costanza e perseveranza), con successiva indifferenza (ormai ci hanno fatto l’abitudine), fors’anche con un pizzico di tenerezza: nel prendere atto del fatto che ormai quel famoso 3-2 dell’andata sia diventato un autentico incubo per la controparte.

FILOSOFIA
Ma a questo punto, basta. Non c’è alcun desiderio di dare ulteriore peso a certe esternazioni. E si preferisce seguire la filosofia - insita nel Dna e nel modo di ragionare della piazza bianconera - per cui «la Juventus preferisce parlare con i fatti, predilige le vittorie più che le chiacchiere».

CARICA
Del resto Beppe Marotta lo ha spiegato chiaramente proprio durante il recente forum a Tuttosport: «Capisco che tanti tifosi vorrebbero che noi ci “andassimo giù pesante” ogni volta che subiamo un’accusa. Ma in realtà ci sono due modi per difendersi: a livello mediatico, di ampio impatto però non di sostanza, e a livello di confronto diretto con il Palazzo. Quando abbiamo dei motivi per confrontarci lo facciamo sempre, ma nei limiti del regolamento. Se ce n’è bisogno, ci facciamo sentire in un confronto democratico e schietto. I tifosi sono ampiamente tutelati, devono stare tranquilli». Chiosando poi: «Peraltro, vadano pure avanti a fare accuse e illazioni visto che ormai siamo abituati a vivere sotto assedio, siamo temprati: più ci attaccano, più ci caricano e danno stimoli». Un concetto, peraltro, ampiamente condiviso dagli altri dirigenti, dallo staff tecnico e dai giocatori. E ovviamente dal presidente Andrea Agnelli. In casa Juve, ora più che mai visti i recenti pareggi (con Fiorentina e Sampdoria), c’è una voglia matta di rimettere le cose a posto e di ristabilire le distanze. Amplificata ulteriormente, oltretutto, da quella voglia di vendetta che suscitano avversari come il Cagliari (di un certo Zeman), il Napoli in Supercoppa (unica squadra che in tempi recenti ha battuto la Juve in una finale: di Coppa Italia) e il Borussia Dortmund (letale nella finale di Champions del ‘97).

fontE: Tuttosport