Strana, è strana. E quanto sia una coppia di fatto, ancora non si sa. Osvaldo + Giovinco è una somma in attesa di risultato. In Turchia verrà a galla il primo tentativo di risposta. A Verona contro i mandorliniani l’italoargentino aveva esordito nella ripresa, ma Giovinco non l’aveva vista neanche di striscio. Con il Chievo la Formica era finita sommersa e salvata, prima dai fischi e poi da Conte, allorché il tecnico decise di sostituirla con Tevez. Ed entrò anche Osvaldo, per Llorente. All’andata con il Trabzonspor Osvaldo fu titolare, ma uscì prima dell’ingresso del piccolo attaccante bianconero. E col Toro è tornato a sporcare le scarpe, ma per pochi minuti, solo l’ex attaccante del Southampton. Morale: candidati ad affiancarsi in quel di Trebisonda, giovedì, Osvaldo e Giovinco formano già qualcosa di strano, che può diventare anche una coppia di fatto: tatticamente irrequieta sulla trequarti, tra caratteristiche fisiche e tecniche anche molto differenti, partendo dai dribbling della Formica per arrivare all’irruenza dell’ultimo arrivato. La coppia di fatto: è esattamente quanto si augura Conte. Il quale sta lavorando per favorire non solo il decollo di Osvaldo, fondamentale pure per il campionato, ma anche una qualche rinascita di Giovinco. Per arrivare al fondo della stagione comunque con un’arma in più, piaccia o non piaccia. E per salvaguardare il patrimonio stesso della società. Conte ci sta mettendo molto del suo, per proteggere Giovinco e aiutarlo a rilanciarsi. Poi, in estate, quel che sarà sarà. E chissà che giovedì, in Turchia, non sia proprio la coppia più strana, dopo un inedito giro in giostra, a fare le uova a strisce.

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