[Topic unico] Juventus-Torino 1-0., CAMPIONATO: news, commenti live e post partita e le pagelle degli utenti.

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zebrone84
view post Posted on 23/2/2014, 11:50 by: zebrone84     +1   -1
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Campagna: «La Juve di Conte ha il cuore Toro»


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Dieci giorni fa, quando ha fatto innamorare della pallanuoto Torino, ci ha confidato che lascerebbe il suo Settebello solo per la Juve e che sogna un ruolo al fianco dell’amico Antonio Conte. Lui che è cresciuto sulla spiaggia di Mondello tirando calci a un pallone con Zeman mentre il padre giocava a carte Vycpalek. Inevitabile chiedergli del derby. Da tifoso, da ex campione, da grande allenatore.

Sandro Campagna, stasera sarà allo stadio?
«Purtroppo no. Domani devo partire per il Messico. Vado a Cancun, dove farò un intervento alla conferenza mondiale sullo sviluppo della pallanuoto. Ma il derby non me lo perdo. Sarò attaccato alla tv, poi farò le valigie».

I suoi ricordi dei derby?
«Tanti, intensi. Potrei dire le grandi vittorie di Lippi, specie il 5-0 con tripletta di Vialli, ma a me vengono in mente anche i derby più tristi per noi. Penso a quello dell’anno dello scudetto di Radici: un 2-0 secco con gol di Pulici e Graziani nel finale. O il 3-2 con quei quattro minuti e il gol di Torrisi. Lui giocava a Siracusa, ero un mio idolo. E faceva un gol alla mia Juve... Un dolore. In quel periodo i derby erano sempre in bilico, ci procuravano spesso e volentieri ansia e preoccupazione».

Negli ultimi anni non è andata così...
«Già. Il divario di natura tecnica tra le due squadre è stato netto. E i ricordi sono stati più piacevoli... Ma attenzione».

A cosa?
«In una partita come il derby, nella quale contano di più motivazioni extra classifica, è la Juve la squadra ad avere di più da perdere, non certo il Toro, che per altro sta vivendo un gran bel momento».

Già, sembra una partita da non sbagliare, forse chiave per lo scudetto bianconero.
«Diamo la Roma a sei punti. Sono pochi. Specie perché ci sono trasferte importanti da affrontare, soprattutto perché alla penultima giornata bisognerà andare a Roma. Quindi non bisogna mollare. Tutte le partire sono importanti, non solo questo derby. Anche perché c’è la coppa. La Juve mentalmente deve essere forte per riuscire a ricaricarsi ogni due o tre giorni. Insomma, ora si vedrà se il gruppo ha la forza e la padronanza della situazione».

E’
un avvertimento?

«No, una considerazione. Serve una squadra consapevole dei propri mezzi. E che, se arriveranno delle difficoltà, dimostri di avere i cosiddetti attributi. Un gruppo che non si abbatta mai. Ma credo proprio che la Juve di Antonio sia così».

Vi siete sentiti e confrontati dopo i sette minuti di nuovo calo col Chievo?
«Dopo no, prima sì. Ma con il Chievo non c’è stato un calo di concentrazione come contro l’Inter o peggio con il Verona. Si è trattata di una situazione fortuita, che ha generato l’autogol che poteva riaprire la partita. Ma nello sport l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Per questo bisogna essere forti mentalmente prima ancora che tecnicamente. Bisogna sempre essere attaccare, andare in pressione. Giocare, insomma. E’ una cosa che dico sempre ai miei giocatori. E so che Antonio la pensa così. E su questo punto insiste molto. Si può controllare la partita mantenendo i ritmi molto alti. Freddi e calmi sì, ma veloci».

Conte contro Ventura: sembrano molto diversi.
«Invece partono da un presupposto di gioco molto simile: il 4-2-4. Non a caso a suo tempo Ventura è stato preso a Bari per sostituire Conte. E’ più esperto e ha perfezionato il suo gioco. E’ un ottimo allenatore e le sue squadre giocano bene. Specie questo Toro, che mi sembra abbia la classica spavalderia data dalla buona classifica. Un fatto che permette alla squadra di giocare come se non avesse nulla da perdere».

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