Carolina Kostner incanta. È terza nel corto
La meraviglia della maturità conquistata. Carolina Kostner esegue con grazia assoluta e magica perfezione il corto appena riveduto per toccare il cielo, sulle note dell’Ave Maria di Schubert. Incata sul ghiaccio, infilando tripli e trottole, mostrando una sorriso di radiosa femminilità. Polverizza il suo personale sul corto (stabilito nel giorno del suo 27° compleanno, l’8 febbraio scorso nella gaa a squadra). E soprattutto si presenterà domani al libero in piena corsa per una medaglia, magari anche d’oro. Intanto, ha già cancellato le incertezze di Torino 2006, quand’era uno scricciolo cui era pesata troppo la bandiera da portare, e il disastro di Vancouver. Carolina pattina sicura ed è terza dietro l’olimpionica, magnifica, Yuna Kim (74,92) e l’atletica, energica, Adelina Sotnikova (74,64), diciassettenne di casa che certo non ha ancora la maturità artistica e di donna che può mettere la Kostner.
Ma la campionessa europea-bambina, Yulia Lipnitskaia, è distante a 65,23, caduta sul triplo, quinta tra le americane Gold (68,63) e Ashley Wagner (65,21). E Mao Asada frana sul primo salto e non si riprende più. Carolina è emozionata di felicità ai microfoni di Sky: «Non so cosa dire - sorride - sono contenta, ma non voglio sbilanciarmi perché domani è un altro giorno. Mi godo ancora un po’ questo corto e poi mi concentro subito sul libero. Spero di dormire, stanotte. Prima non sapevo cosa aspettarmi, pattinavo dopo Yulia e non sapevo come avrei reagito. Ho cercato di prenderla alla leggera, di esprimermi. Continuavo a dirmi di avere coraggio». E così l'ha mostrato, con tutto quello che aveva dentro, che aveva vissuto in questi anni, inseguendo l’unico podio mancato, ma pure il più prestigioso e prezioso. Anche per questo emozionando tutti noi. Forza Caro!
Tuttosport