E’ in arrivo la Roma e se tutto andrà per il meglio Mirko Vucinic la seguirà dalla panchina: il montenegrino, sino ad un anno fa elemento intoccabile per i bianconeri, sperava in qualcosa di meglio. Anche perché, da ex giallorosso, avrebbe pagato di tasca sua pur di scendere in campo nella partita per lui particolare, ricca di fascino, piena di significati. E invece niente di tutto questo. Per due motivi: il primo, e più importante, è che nelle gerarchie di Conte è diventato una riserva. Prima di lui ci sono Tevez e Llorente . E, poi, forse pure Quagliarella . Di sicuro Vucinic deve pedalare per riconquistarsi un po’ di spazio. Il secondo motivo è che in questo momento non è al massimo. Ha un problema fisico che si aggiunge ai guai avuti dall’inizio della stagione. Adesso è alle prese con un ginocchio che fa le bizze. Sta meglio, è in fase di guarigione e da ieri, assieme a Pirlo e a Pepe si è allenato a Vinovo per recuperare il terreno perduto. Ma lui sa bene che se anche fosse stato al top difficilmente sarebbe sceso in campo contro la Roma nella partita della vita o, più semplicemente, dello scudetto: perchè se i bianconeri dovessero vincere, con otto punti di vantaggio diventerebbero praticamente irraggiungibili.

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