La rincorsa di Andrea Pirlo al big match contro la Roma è cominciata il 2 dicembre e prosegue a tappe forzate. Dopo l’infortunio contro l’Udinese (lesione di 2° grado al legamento collaterale mediale) il regista della Juventus non ha perso un minuto e si è subito messo al lavoro con lo staff medico bianconero. E adesso, pur di provare ad essere in campo il 5 gennaio contro Francesco Totti &C., ha trascorso vacanze più brevi. Oggi sarà già a Vinovo. In anticipo di 48 ore rispetto alla data fissata per la ripartenza di tutta la squadra (tra quelli che anticipano anche Pepe e Vucinic ). Pausa mordi e fuggi. Vigilia, Natale, Santo Stefano e pochi spiccioli prima di riprendere l’operazione Roma.

DETERMINATO - Il programma ovviamente è stato stabilito di comune accordo con Antonio Conte e il suo staff. Un piccolo sacrificio che conferma una volta di più lo spessore di Pirlo. Come i grandi fuoriclasse, se si mette in testa una cosa la insegue con determinazione feroce. Un lato del carattere dell’ex milanista spesso oscurato dalle sue immense doti tecniche. Pirlo sa cambiare una squadra e una partita come pochi altri giocatori, ma è molto più che un semplice regista raffinato. Dello spogliatoio juventino è un esempio vivente e questa volta lo ha dimostrato nuovamente.

AL LAVORO - La ripresa anticipata servirà a Pirlo per proseguire il programma post infortunio. Due giorni di full immersion personalizzata che, in caso di risposte positive, gli permetterà di riunirsi al gruppo. A quel punto le possibilità di vederlo al centro del palcoscenico nella sfida scudetto del 5 gennaio sarebbero sempre più alte. A Conte serviranno un paio di allenamenti per capire se il semaforo sarà verde o solamente giallo. Dovesse verificarsi la seconda ipotesi (semaforo giallo), lo Special One bianconero si affiderà all’assetto che ha mantenuto la Juventus in vetta alla classifica nell’ultimo mese. Già, con Arturo Vidal , Claudio Marchisio e Paul Pogba pronti ad alternarsi in regia. Piano B possibile grazie all’attenzione di Vidal, che a Bergamo è riuscito a non farsi ammonire e di conseguenza a sventare il rischio squalifica per il primo incontro del 2014.

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