«E pensare che...». E pensare che, potenzialmente, un gol decisivo contro il Real Madrid, Alexis Sanchez avrebbe potuto segnarlo con la maglia della Juventus addosso. Un gol spettacolare, si intende, alla stregua del capolavoro realizzato sabato sera al Camp Nou (successo del Barcellona per 2-1). Un gol magari seguito a e da tanti altri, a tinte bianconere, in una collezione avviata ad inizio stagione. Già perché al posto di Carlos Tevez, ma non è affatto da escludere accanto a Carlos Tevez (vuoi mettere che tridente con Fernando Llorente...) avrebbe potuto esserci proprio il cosiddetto “Niño Maravilla”, che in Spagna è indubbiamente il personaggio del momento. Lo sarebbe stato anche in Italia, sospira il popolo bianconero vedendo e rivedendo le immagini del gol di Sanchez, imbattendosi nel commenti della stampa iberica che arriva addirittura a parlare di “jugadorasoooo”.

CORTEGGIAMENTO - La Juventus si era spinta ben al di là della fase dei semplici sondaggi, dei “timidi” contatti esplorativi. No, anzi: il cileno figurava in bella mostra nella lista degli acquisti stilata da Beppe Marotta e Antonio Conte (Sanchez, appunto, in buona compagnia di Tevez e di Stevan Jovetic). E l’amministratore delegato bianconero aveva già esaminato tutti i pro e i contro dell’operazione, scandagliando risvolti economici, richieste, modalità d’azione e livello di fattibilità dell’affare. Aprile, in questo senso, si era rivelato un mese caldissimo. L’attaccante appariva sempre più snervato e insoddisfatto dai pochi spazi che gli erano riservati al Barcellona e dalla freddezza di uno spogliatoio con cui aveva legato soltanto fino a un certo punto. Cominciava a pensare seriamente all’eventualità di lasciare Barcellona e rimettersi in gioco altrove. Magari proprio alla Juventus, che aveva già provato a prendere il cileno nel 2011. Ebbene, Marotta aveva avanzato una proposta che oscillava intorno ai 5 milioni (quanto al prestito), con l’eventuale aggiunta di altri 20 milioni (pagamento biennale per venire meglio incontro al Barcellona), relativamente alla possibilità di assicurarsi il cartellino per le altre annate.

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Un incontro c'è stato. Poi bisogna vedere per chi. Fernado Felicevich si è visto con Beppe Marotta e Fabio Paratici, ma nessuno conferma quali siano stati gli argomenti. E in particolare non trova riscontri l'ipotesi di una chiacchierata per Alexis Sanchez, il fuoriclasse cileno del Barcellona, a lungo seguito (e trattato) dalla Juventus esattamente dodici mesi fa. Eppure la notizia circola con insistenza sia in ambienti italiani che spagnoli del mercato, seppure con qualche distinguo: se il Barcellona, infatti, dovesse avere lo stop al mercato in entrata imposto dalla Fifa (per le violazioni ai regolamenti sul tesseramento dei giovani), pare difficile che si privi di uno dei suoi giocatori più forti senza avere la possibilità di sostituirlo. D'altra parte c'è chi dice che il Barça sta progettando una radicale ristrutturazione dopo aver fallito i due principali obiettivi di quest'anno (Liga e Champions) e, al di là dei ribaltoni tecnici, esiste anche la necessità di mettere a posto i conti. Da qui un piano di cessioni, che includerebbe Sanchez, e il richiamo alla base di tutti i giovani più promettenti dati in prestito negli ultimi anni.

L'INCONTRO - Dando credito a questo secondo scenario, l'appuntamento di Felicevich con la Juventus potrebbe essere alla base di una nuova trattativa per l'attaccante che piace molto a Conte e Marotta. Altrimenti, diventa più probabile l'ipotesi che Felicevich abbia parlato con i vertici bianconeri di Arturo Vidal, di cui cura gli interessi e per il quale ha recentemente condotto la trattativa per il rinnovo del contratto. Affare già definito che richiedeva ancora qualche dettaglio tecnico da sistemare.

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