"Mario Mandzukic è sotto contratto con il nostro club e non si muoverà. Sono consapevole del fatto che molti club abbiano cominciato a manifestare un interesse nei confronti del nostro calciatore, ma io credo che resterà anche oltre il termine di questa stagione", così ha spiegato Karl Heinze Rummenigge, il direttore amministrativo del Bayern Monaco a proposito del centravanti che, dopo l'arrivo di Lewandowski ha visto diminuire il suo spazio e ha iniziato a guardarsi in giro.

TATTICA - E infatti le parole di Rummenigge sembrano tanto frasi di prammatica, perché a Monaco di Baviera non è un segreto che il potente centravanti croato non aspetti che la fine della stagione per chiedere di essere ceduto. Esiste, infatti, un patto fra la dirigenza e il giocatore per non turbare la squadra che si sta avviando a stravincere la Bundesliga e resta una delle candidate più forti alla vittoria in Champions League.

I SONDAGGI - Nel frattempo, però, l'entourage di Mandzukic ha sondato il terreno in più direzioni, trovando riscontri favorevoli con la Juventus. Esisterebbe infatti una sorta di intesa che ancora non impegnerebbe le parti a un accordo, ma ne potrebbe essere una solida base. Il tutto ancora soggetto a improvvisi rovesciamenti: perché su Mandzukic sembra che si siano mossi anche il Real Madrid e l'Arsenal con "potenze di fuoco" maggiori dal punto vista finanziario. La Juventus, come in passato è successo con Van Persie, non potrebbe partecipare a un'asta superiore ai 25/30 milioni di euro. Per il momento i movimenti spagnoli e inglesi sono stati smentiti, ma il mercato - che inizia ora a registrare i primi movimenti concreti - è ancora molto lungo.

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SuperMario ha vinto il piatto dei maestri e ora può scegliere la tavola che meglio preferisce. Sì, Mario Mandzukic è campione di Germania con il Bayern Monaco, con un certo anticipo (7 giornate, eh), e sfoglia la margherita, sceglierà la prossima destinazione. Infatti, non gli sono andate giù alcune situazioni create all'allenatore Pep Guardiola: a giugno sarà uomo mercato. Su di lui Juventus, Real Madrid e le inglesi. Il plenipotenziario Kalle Rummenigge dice: «Ha un contratto con noi e rimane». Ma non è così, semplicemente i bavaresi se lo faranno pagare, come hanno fatto la scorsa estate con l'altro Mario, Gomez, finito alla Fiorentina per 20 milioni. Il suo consulente Ivan Cvjetkovic a Londra ha incontrato i rappresentanti di Arsenal e Chelsea. Colloqui esplorativi, ma è chiaro che l'asta è scattata. D'altronde, al Bayer approderà il polacco Robert Lewandowski e siccome nel modulo di Pep c'è posto per un solo attaccante…

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Mario Mandzukic è da oltre un anno nel mirino della Juventus. Ma il centravanti croato, che pure non era così ben visto dal tecnico Pep Guardiola, pare adesso addirittura sulla strada del rinnovo. A volte, anche i grandi cambiano parere, magari dopo un titolo vinto. E Matthias Sammer, ds del Bayern Monaco, blinda l’attaccante, con forza, con vigore, senza laciare spazio a interpretazioni diverse. «E’ un giocatore importantissimo per noi, è impensabile che una squadra come il Bayern Monaco possa rinunciare a un attaccante del genere. Nessun club può pensare a lui per quanto riguarda la campagna rafforzamenti. Gli dico sempre che è un animale per come gioca, per come corre e per quanto riesce a dare in campo alla squadra. Con il suo ritmo fa molto male alle squadre avversarie». Manca solo la parola di SuperMario, che qualche tempo fa aveva dichiarato di voler cambiare aria. Salvo ritrovarsi con il rinnovo sul tavolo...

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Il piano di ribaltamento della Juventus versione 2014-15, congegnato da Antonio Conte, prevede una serie di uscite, alle quali “rispondere” con entrate di un certo spessore. Perché la corsa alla Champions che manca in bacheca dal ’96 non può non contemplare, per il tecnico bianconero, alcuni innesti di un certo rilievo, non soltanto sul piano qualitativo. C’è bisogno di esperienza, di classe, di capacità di stupire il mondo dorato della Coppa più prestigiosa: qualità che solo in parte la rosa dei campioni d’Italia possiede. E nel progetto di rafforzamento vanno inseriti anche duelli all’ultimo rilancio fra la società di corso Galileo Ferraris e i top club continentali.

IN POLE - Sarà pur vero che, considerati i minori introiti dovuti alla prematura uscita dalla Champions e al fatto che l’Europa League garantisce guadagni minori (una decina di milioni in caso di vittoria), per il mercato Beppe Marotta e Fabio Paratici non potranno utilizzare chissà quante risorse. Però il piano che prevede un restyling della rosa procede spedito, con investimenti già pianificati, evidentemente resi possibili da cessioni più o meno eccellenti. Così prosegue la corsa della Juventus al nazionale croato Mario Mandzukic, 27 anni, bomber da 25 gol stagionali nel Bayern Monaco, con i bianconeri chiamati a fronteggiare la feroce concorrenza del Real. I merengues sono pronti a soddisfare la richiesta dei bavaresi: 30 milioni sull’unghia e giocatore già al check-in per Barajas. L’entourage del cannoniere si trova a Madrid, per la semifinale di Champions col Bayern in programma domani sera: occasione più unica che rara per riunire le parti. In corso Galileo Ferraris hanno in mente di spendere un po’ meno per il cartellino, convinti che sui 20 milioni l’affare si possa condurre in porto, assicurando al giocatore un ingaggio pari a quasi il doppio di quello attuale (due milioni o giù di lì). Conte, peraltro, non smette di “invitare” la dirigenza bianconera ad accelerare per Mandzukic, considerato uno degli attaccanti più completi in circolazione.

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Juve campione d'Italia per la terza volta e pronta alla grande festa tricolore. In attesa di sciogliere anche gli ultimi dubbi sulla permanenza di Antonio Conte in panchina, ecco che il mercato continua a imperversare. Uno degli obiettivi, il preferito per l'attacco, Mario Mandzukic, è ufficialmente in vendita. Il suo allenatore Pep Guardiola, infatti, in attesa di abbracciare Robert Lewandowski, non solo non l'ha convocato per la finale di Coppa tra Bayern e Borussia che si gioca a Berlino, ma si è anche congedato così: «Avrebbe potuto giocare, ma io ho scelto diversamente». Secondo la Bild, avrebbe anche aggiunto: «Buona fortuna a Mandzukic nel suo prossimo club». La Juve? Beh, SuperMario è sicuramente nella lista di Conte - che dovrebbe restare - ma la concorrenza è tanta. Ovvio. Al real si è aggiunto il Barcellona, con il quale l'entourage sta parlando. E poi le inglesi, Chelsea in primis. Il Bayern chiederà circa venti milioni. I dirigenti bianconeri si spingeranno così avanti?

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Un anno fa, di questi tempi, in corso Galileo Ferraris ci si riuniva a tavolino, ognuno pronto a recitare la sua parte. Antonio Conte da un lato, attorno a lui il presidente Andrea Agnelli, l’amministratore delegato Beppe Marotta, il direttore sportivo Fabio Paratici, il consigliere di amministrazione Pavel Nedved. Un anno dopo, le cose sono cambiate, non certo il rapporto fra tecnico, dirigenza e società, improntato ad amicizia e rispetto dei ruoli reciproci. Però, non appena il nodo relativo alla guida tecnica della Juventus sarà sciolto, si tornerà a discutere di nomi e ruoli, di come rafforzare la rosa dei campioni d’Italia, del modo in cui rinnovarla, anche per sgravarla dal peso di un’età anagrafica che avanza. E allora, aspettando ciò che non si può assolutamente escludere - la conferma di Conte senza se e senza ma - eccolo qui: un altro elenco di calciatori apprezzati dal salentino, secondo una scala di gradimento che può variare anche sensibilmente e con la possibilità che altre new entry facciano il loro ingresso a stretto giro di posta. il tecnico ha diversi nomi in mente in entrata (con diversi componenti della rosa in uscita), la Juve lo ascolterà con attenzione e farà le necessarie valutazioni.

CACCIA AL BOMBER Conte, a parte gli esterni per il passaggio al 4-3-3, chiede un colpo illustre in attacco. Fra gli obiettivi primari c’è l’innesto di una punta vera, pronta ad accompagnare Llorente nel suo percorso di crescita (a meno che il navarro non entri in giri di mercato, tipo l’interesse del Barcellona). Due i nomi per i quali l’allenatore farebbe carte false, visto che per Suarez del Liverpool ci vorrebbe un patrimonio: Cavani del Paris Saint-Germain e Manduzkic del Bayern Monaco. Il primo, legato ai parigini fino al 2018, può arrivare solo in caso di scambio con Pogba o un altro big, senza contare i 10 milioni netti del suo ingaggio; il secondo, sotto contratto per due stagioni, è più alla portata (però fra la Juve e i bavaresi non c’è intesa sul cartellino, e il Real è alla finestra): guadagna “solo” 2,1 milioni puliti. Senza contare che i rapporti col tecnico Pep Guardiola sono davvero ai minimi termini («Buona fortuna a Mandzukic nel suo prossimo club», il benservito del tecnico al centravanti). A Conte piace pure lo spagnolo Morata, 21 anni, possibile oggetto di trattative in un vertice col Real di qui ai primi di giugno.

FRA BARÇA E REAL Per gli attaccanti esterni, merita molta attenzione l’asse Juve-Barcellona, visto che da ieri è praticamente partita l’era Luis Enrique in blaugrana. Dopo l’incontro del 5 maggio col ds Zubizarreta, l’ex allenatore della Roma ha salutato l’attuale datore di lavoro: «Lascio Vigo con molto affetto. Se andrò al Barça? Non posso confermare, vedremo in futuro se ci sarà un annuncio da fare». Però poi chiarisce: «Mi pesa il fatto di aver lasciato la mia famiglia a Barcellona. Allenare un anno a Vigo può bastare». Luis Enrique ha già stilato una lista di calciatori preferiti e in essa non rientra il nome del cileno Sanchez, 25 anni, per il quale Marotta ha già definito l’intesa economica, in attesa di siglare l’accordo col Barcellona, malgrado le avance della Premier. In tema di esterni, detto che il colombiano Cuadrado è molto gradito allo stesso Luis Enrique, Conte ha dato da tempo il suo benestare per l’argentino Di Maria, 26 anni, il cui cartellino però costa tantissimo a fronte di un ingaggio di 4 milioni netti. Il connazionale Pereyra sarebbe un colpo più fattibile: con l’Udinese già la prossima settimana ci sarà un incontro per risolvere anche la comproprietà di Isla e provare a inserirsi nell’affare Cuadrado (resta favorita la Fiorentina in fase di riscatto). Quanto al portoghese Nani, beh, la Juve l’ha già in mano, sebbene Conte nutra più di un dubbio sulla sua tenuta fisica dopo una stagione un po’ così.

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È finita la stagione e il Bayern si prepara a un addio eccellente: secondo la Bild infatti Pep Guardiola avrebbe dato il benservito a Mario Mandzukic, augurandogli le migliori fortune nel suo nuovo club: «Mario, buona fortuna nella tua nuova squadra», le parole che avrebbe rivolto il tecnico al centravanti, mai a suo agio nel sistema di gioco dell'ex allenatore del Barcellona. Una frase che non si presta a interpretazioni e che infiamma il calciomercato, che vede la Juventus in prima fila per arrivare all'attaccante croato. Non solo i bianconeri, anche il Chelsea di Mourinho cerca palesemente una prima punta di altissimo livello per rigenerare il reparto offensivo.

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