La carenza di esterni non è un problema di impossibile risoluzione, soprattutto per chi - da più di tre anni - lavora per raggiungere l’equilibrio perfetto tra costi, ricavi e risultati sportivi. E Beppe Marotta , nella veste di amministratore delegato della Juventus tornata a rispettare la tradizione di vittorie a raffica, pur nella quiete apparente non molla alcune piste già battute a lungo nel corso della recente sessione estiva e che, d’un tratto, possono ravvivarsi nell’attesa che a gennaio si rispalanchino i battenti del mercato. Perché Antonio Conte non si sbagliava quando faceva notare che lì, in fascia, si rischiava di boccheggiare piuttosto che di arare l’avversario.

IL FRANCESE/1 - Così, con il colombiano Juan Camilo Zuniga praticamente sfumato per via di un rinnovo di contratto col Napoli ormai ai dettagli, nel club bianconero scorrono ragionamenti legati da un denominatore comune: la caccia a un esterno non implica semplicemente l’assalto a un’ala, perché in assenza di certezze sul recupero di Simone Pepe non è poi così scontato che Conte non decida comunque di virare sul 4-3-3 in caso di bisogno. Ecco perché uno dei nomi più gettonati in quota bianconera è quello del francese Jonathan Biabiany , 25 anni, legato al Parma e alla Sampdoria che si sono spartiti il cartellino a metà dopo che gli emiliani, archiviato il prestito, versarono 3,5 milioni per il 50% ai blucerchiati. Il giocatore intriga per la spiccata duttilità, caratteristica che in casa bianconera risulta apprezzatissima: è ala destra, ma gioca pure sull’esterno dell’attacco e anche - nel caso - da seconda punta. Il problema, semmai, risiede nel fatto che mentre i liguri non direbbero no alla cessione di Biabiany alla Juve, il Parma non ha mai davvero aperto a una prospettiva di questo tipo. Di sicuro il giocatore intriga di brutto per l’imprevedibilità con la quale condisce le sue giocate: sa saltare l’uomo, già questa una caratteristica che manca oggettivamente agli attuali esterni a disposizione di Conte.

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