Poi parlate male di Marotta, i pacchi li sa dare anche lui

Questo è quello che intendo per effetto-Conte, cioè far sembrare giocatori di livello anche dei mediocri. Matri ha cambiato contesto e si è rivelato per quel che è, un giocatore da media-bassa Serie A. Conte, da fenomeno qual è, l'ha valorizzato (non riesce a farlo con tutti, sia chiaro, ma con la stragrande maggioranza sì), e Marotta è stato bravo a fare il pacco nel miglior momento possibile (29 anni, apice della carriera). Senza dubbio il miglior colpo dell'estate, perché poi sono i soldi che ci hanno permesso di prendere Tevez

Cosi giusto per info, potrebbe finire alla Fiorentina proprio in questa sessione

^E se lo ripudia pure il suo più grande estimatore, fa capire che razza di ciofeca immonda sia...18 milioni...Madonna...


E se aspettiamo ce la faccia vincere lui...

Beh insomma si sapeva comunque che era un giocatore che rende bene in una squadra che gioca bene ma che non è in grado di cambiare una squadra, di inventarsi la giocata dal nulla o di vincere una partita da solo... stavolta direi più che sono stati fessi quelli del Milan perchè era una cosa anche abbastanza palese

Da noi, la miglior media realizzativa la ebbe nei 6 mesi di Delneri, non proprio l'anno in cui si è visto calcio-champagne da noi. È semplicemente l'ennesimo giocatore di media Serie A che Conte fa sembrare di una dimensione più elevata

Aahah guarda che è stato Maortta a portare Matri a Torino.

^E lui stesso ha chiuso il cerchio nei migliori dei modi

Sono d'accordo. Ma non facciamolo passare per un fenomeno, perché ce l'ha portato lui tutto qui

Io lo faccio passare per fenomeno per tutte le operazioni concluse e per la rosa che abbiamo oggi, ma non lo faccio passare nemmeno per colpevole di aver preso Matri che nei suoi anni nella Juve si è reso comunque protagonista, nei suoi limiti ovviamente.

povero alessandro non si merita un pacco di squadra cosi ...il suo valore in ogni altra squadra sarebbe messo in risalto fuorche' in quella dove sta oggi

Alessandro Matri è un giocatore della Fiorentina, ed oggi sono anche arrivare le sue prime parole da "viola" nella conferenza stampa di presentazione. Ecco le sue dichiarazioni. “Ringrazio il Milan che mi ha dato la possibilità di venire qua ma anche la famiglia Della Valle perché ha fatto uno sforzo per venire incontro alle mie esigenze dei prossimi sei mesi. Ho preso una decisione importante - ha affermato - perché non è facile lasciare una squadra come il Milan dopo soli 6 mesi. Da parte mia c’è molta motivazione e molta voglia di riaccendere il motore per tornare ai livelli dell’anno scorso. Ho bisogno di staccare e ripartire, al Milan non era partita bene, non mi sentivo tranquillo. La colpa per questa prima parte di stagione è soprattutto mia, sono stati 6 mesi particolari. Ho avuto dei problemi di ambientamento in campo ma solo da parte mia. Qua - ha dichiarato - cercherò di avere più continuità. Di quello che mi succede intorno nella fasi di mercato non so niente di preciso finché la cosa non diventa concreta. Dai tempi di Cagliari c’era l’interessamento della Fiorentina. Il presidente mi disse ‘prima o poi ce la faremo’. Ho voglia di ripartire, dare continuità alle mie prestazioni e di inserirmi in questo gruppo. Ho due amici particolari che hanno giocato qui: uno di questi è Brocchi che mi ha consigliato per andare per l’entusiasmo della piazza e della società. Ho giocato la maggior parte della mia carriera calcistica con una seconda punta. Gomez? Non è un attaccante statico, siamo due giocatori compatibili. Il mister ha un’idea di gioco molto offensiva e ci sarà la possibilità di vederci insieme ma anche di alternarci. La Nazionale? Il mio primo obiettivo è far bene qua, per me è fondamentale. Se farò bene qua - ha chiosato - ci sarà la possibilità di essere convocato. Rincorrere la Nazionale è l’obiettivo di qualsiasi giocatore, ma quello principale è un altro. Gli assist-man della Fiorentina? Nelle mie valutazioni c’è stato anche questo. Bisogna sempre valutare dove ci si può inserire meglio. Qua ci sono giocatori che possono favorire il mio gioco e una squadra organizzata. Avevo bisogno di questo adesso. Il futuro? Le due società dovranno prendere una decisione, da parte mia dipenderà da come andrà in mezzo al campo. Ci tengo a pensare al presente e alla partita di domenica. Per me - ha ammesso - sono le uniche cose fondamentali. Con i tifosi del Milan il feeling non è mai partito, la tifoseria si attendeva rinforzi in altre zone del campo. I tifosi hanno fatto sentire comunque la loro stima e la loro fiducia, poi le prestazioni sul campo parlano. Ad un giocatore dispiace sentirsi contestato ma ci può stare. L’Europa League è una competizione di grande valore, soprattutto dopo la discesa delle squadre dalla Champions. Vogliamo partecipare e tentare di fare qualcosa di buono in Europa. Per Catania sono pronto perché mi sono sempre allenato e quindi dal punto di vista fisico sono ok. Sono a disposizione del mister. Montella - ha sostenuto - mi ha detto di stare tranquillo e che sono una scelta che ha messo d’accordo tutti. C’è grande fiducia sia da parte sua che da parte della società. L’esonero di Allegri? Quando le cose vanno male chi paga è sempre l’allenatore ma e colpe sono da dividere tra tutti. Qualcosa non è andato. Seedorf? Non so come lavora, c’è curiosità da parte di tutti. Obiettivi numerici - ha detto - non me li metto perché ho delle scaramanzie. Spero di ambientarmi il più presto possibile, ci sono tutte le possibilità per farlo. La Fiorentina mi ha stupito tanto in questi due anni per come è ripartita tornando velocemente a grandi livelli. Sono molto soddisfatto anche dai metodi di lavoro. Allegri mi ha detto di fare quello che ritenevo più giusto in questo mercato. Il terzo posto? Me lo auguro, al momento siamo vicini. Abbiamo - ha affermato - le motivazioni per provare a raggiungere questo obiettivo. Bisogna lavorare con serenità, aiuta tutti a raggiungere obiettivi insperati. Sul mio trascorso juventino chiedo pazienza ai tifosi, mi ritengo un professionista. Cerco di dare il massimo per la squadra che crede in me e per la quale gioco. Non potevo non dare il massimo nella Juventus, con la Fiorentina il mio impegno sarà ancora più alto perché ha puntato su di me in un momento di difficoltà. Rossi? E’ un ragazzo splendido, eccezionale. Il pensiero è di dispiacere, gli mando un grande in bocca al lupo. Spero che recuperi con serenità. La squadra gli è vicina e spera di vederlo recuperare il prima possibile. Giocare contro il Milan? Sono pronto, non penso - ha concluso Matri - di soffrire di questo tipo di emozioni. Montella mi può insegnare quali erano le sue armi migliori per dare fastidio alle difese. Per noi attaccanti è un aiuto in più. I metodi di lavoro che utilizza per noi attaccanti sono molto vantaggiosi perché ci si allena tanto con la palla e nelle conclusioni in porta”. Il bomber ha scelto la maglia numero 32.

fontE: Tuttojuve.com