Alessio e Carrera: «Vinciamole tutte»
Messo in bacheca il 31° scudetto, alla vigilia della sfida contro l’Atalanta Antonio Conte concede una meritata passerella ad Angelo Alessio e Massimo Carrera, i suoi due collaboratori che hanno guidato la squadra, durante il periodo in cui era squalificato: «Dalla panchina - precisa Carrera - perché in settimana gli allenamenti erano guidati da Antonio e anche in partita tutto era preparato meticolosamente, anche le eventuali sostituzioni, studiate in base agli accorgimenti tattici degli avversari. Gran parte del merito delle vittorie di quel periodo va ai ragazzi, che si sono dimostrati uomini, responsabilizzandosi e giocando che se a bordo campo ci fosse Antonio. Noi dovevamo solo guidare il gruppo ed è stato molto bello».
«Il momento più elettrizzante è stata la partita contro il Napoli - ricorda Alessio - era la mia prima in panchina, visto che i primi due mesi ero squalificato anch’io, ed era una gara difficilissima e molto sentita. Vincerla è stato importante. Certo, la preparazione era stata seguita da Antonio con la consueta meticolosità. Anzi, durante la squalifica era come un leone in gabbia, soffriva molto e preparava le gare curando anche i minimi dettagli».
Aver guidato la squadra dalla panchina per la prima parte della stagione è stato emozionante per entrambi, ma non ha scatenato “strane voglie”: «Questo è il terzo anno che lavoro con Antonio - spiega Alessio - e in tre anni abbiamo centrato una promozione con il Siena, due scudetti e una Supercoppa. Lui è un vincente, un leader assoluto e per me poterlo seguire è un onore. Sono un suo collaboratore ed è quello che voglio continuare a fare, non mi interessano altre carriere».
«Siamo uno staff unito - gli fa eco Carrera - Antonio Angelo ed io abbiamo giocato tutti e tre nella Juve, anche insieme, e sappiamo i sacrifici che servono per vincere. Questa è una base importante su cui costruire un lavoro che possa far esprimere la squadra a certi livelli. Poi, naturalmente, tutto il merito è di Antonio, un grandissimo tecnico. Anche durante gli allenamenti, noi cerchiamo di aiutare i giocatori a migliorarsi con determinati accorgimenti, ma il concetto di fondo che dobbiamo trasmettere è sempre quello voluto dal mister».
Dopo due scudetti consecutivi, come ha detto Conte, ora l’asticella si alza: «La Juventus ha intrapreso un percorso di crescita lo scorso anno, ha vinto in Italia e quest’anno si è riconfermata - sottolinea Alessio - In Europa serve ancora compiere un “passettino”. Ci vorrà del tempo, una mentalità diversa e qualche altra soluzione. Squadra logora? Io segni in questo senso non ne vedo proprio».
«Non credo che se così fosse avrebbe vinto il campionato con tre giornate di anticipo», ribadisce Carrera che anzi rilancia la sfida per le ultime tre partite della stagione, che offrono la possibilità di scrivere nuovi record: «Centrarli farebbe entrare questo gruppo ancor più nella storia. Se lo meriterebbe».
«L’obiettivo è vincerle tutte - conclude Alessio - Arriviamo da otto successi consecutivi e non sarà semplice, ma ci proveremo fino alla fine per chiudere nel modo migliore una stagione trionfale».
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