Delirio e follia a Napoli
Che fine hanno fatto la proverbiale simpatia, educazione e accoglienza dei napoletani? E' la domanda che ci siamo posti un po’ tutti dopo aver visto quando accadeva in questi giorni nella città campana. Vero è che quelli che nelle ultime quarantotto e passa ore hanno dato un triste spettacolo di sé stessi e del concetto di sport e civiltà, offendendo in primis proprio la cultura e la storia della loro splendida città non erano ovviamente tutti i napoletani (intesi sia come abitanti di Napoli che come tifoseria), per fortuna, ma certo erano anche loro partenopei, e non erano nemmeno quei quattro gatti che come al solito alcune televisioni vogliono far credere, alla faccia del dovere di cronaca, quando si degnano di parlarne e non oscurano la vicenda.
Quello che è successo in particolare poi ieri sera, poco prima della partita Napoli-Juventus non è normale in un Paese civile come dovrebbe essere l'Italia. Eppure come spesso accade quando c'è di mezzo la squadra bianconera a subire ciò che ormai esula dalla pura rivalità calcistica, finisce tutto a tarallucci e vino, con una censura mediatica fastidiosa, quasi da altra epoca, e un immobilismo da parte di chi dovrebbe tutelare l’incolumità dei suoi tesserati e la regolarità del campionato, quasi complice da un certo punto di vista. No, non ci siamo. Le violenze, le intimidazioni, gli eccessi vanno sottolineati, denunciati e puniti, al pari dei momenti goliardici o di folklore sportivo, come i cori di sfottò, quelli si simpatici, che i tifosi della Juve e del Napoli si scambiavano senza però eccessi vicino all'albergo dove sostava la squadra bianconera alla vigilia, il pomeriggio, prima di lasciare spazio la notte a gruppi di fanatici e violenti.
Ma in molti spunti, come detto, si è andati decisamente oltre, e quella scritta "-39", che tra l'altro fa specie vedere in uno stadio i cui tifosi sono spesso vittima di razzismo e offese volgari in tutta Italia, è stata la ciliegina, marcia, sulla torta sfatta di un evento condito dall'assalto terroristico compiuto da alcuni ultrà del Napoli al pullman dei tifosi della Vecchia Signora e a quello della stessa Juventus, culminata con l'aggressione indiretta, perché di quello si tratta, ad Asamoah, sfiorato da un grosso sasso che ha sfondato il vetro del suo finestrino e che quindi poteva fargli davvero malissimo al volto. E’ stata la follia di 10-1000-10000? Non importa, che vadano puniti e che vengano denunciati e condannati, soprattutto da quelle autorità calcistiche e non, che in questi giorni si sono più preoccupate di fomentare gli animi con dichiarazioni folli o scelte incredibili (vedi l’arbitro scelto sulla base delle preferenze espressa da un giornale...) invece che mettere a tacere certi piagnistei, e che ci auguriamo non decidano ancora una volta di voltarsi dall’altra parte e far finta di niente. Sarebbe davvero la fine dello sport, e non solo di quello. E ciò non ci sembra giusto, né per il calcio, né per gli juventini, né per i napoletani, quelli veri e civili, vale a dire la maggioranza.
fontE: Tuttojuve
Nicola De Bonis su Napoli-Juve: "Contro tutto e tutti, Juve d'acciaio. Nonostante alcuni organi di stampa, è filato tutto (quasi) liscio"
Nicola De Bonis, storica voce bianconera e conduttore di "Stile Juventus" su Radio Manà Manà Sport, ha commentato così il pareggio della Juventus contro il Napoli: "E' stata una dimostrazione di grande personalità. In un ambiente ostile come pochi altri, siamo riusciti a mantenere alta la concentrazione e a disputare un'ottima gara dal punto di vista dell'attenzione, rendendoci più volte pericolosi e meritando di chiudere il primo tempo con il doppio vantaggio. Il direttore di gara e Vucinic ce l'hanno impedito. Mi auguro che adesso l'ambiente napoletano possa chiudere queste polemiche arbitrali con la Juventus, visto che non ci sono i fatti a supportarle. Dal rigore su Marchisio nella finale di Coppa Italia agli evidenti errori del signor Orsato nella gara di ieri, la Juve riesce ad essere più forte di tutto: di metà del Paese, tifosi, stampa, che non fanno altro che gettare fango su una società e su una squadra che meriterebbero, per quello che stanno dando al calcio italiano, una protezione più concreta. Siamo il serbatoio della Nazionale, siamo l'unica squadra italiana ad avere tre quarti della rosa di calciatori autoctoni, siamo stati i primi ad inaugurare uno stadio di proprietà aprendo, mi auguro, un orizzonte diverso anche per le altre società italiane. Quello juventino è un ambiente sempre rispettoso degli avversari e delle idee calcistiche altrui. Gli altri non hanno mai avuto questo comportamento nei nostri confronti. Mi auguro che questi 6 (+1) punti di vantaggio possano essere da qui al termine della stagione, sufficienti per la conquista del nostro secondo scudetto consecutivo. Mi vorrei soffermare sulla splendida prestazione di tutta la linea difensiva e vorrei anche fare un plauso a Giovinco, che questa settimana è stato sotto l'occhio del ciclone. Credo che abbia disputato una buonissima gara. Su Vucinic siamo tutti ormai stanchi di esprimerci: il calciatore è sempre stato questo e rimarrà sempre croce e delizia del popolo bianconero. Conte ancora una volta si è dimostrato decisivo, preparando la gara nel migliore dei modi sotto tutti gli aspetti. Una gara in cui, se non ci fossero stati gli episodi sopracitati, la Juventus avrebbe portato a casa la vittoria. Ma questo non conta, a parlare è sempre il campo e il campo ha decretato un pareggio tra due squadre che si sono date battaglia in maniera leale e credo che il tutto sia racchiuso nell'abbraccio finale tra Cavani e Chiellini. Mi sento di fare i complimenti ai tifosi bianconeri presenti al San Paolo, sono stati meravigliosi e sono davvero felice che non ci siano stati episodi gravissimi dal punto di vista dell'ordine pubblico, considerata la solita gestione di merda dei consueti organi di stampa che sono il cancro del calcio italiano e che hanno caricato questa partita nella maniera meno appropriata. Vi dovreste vergognare, tutti".
fontE: Tuttojuve
Edited by muni79 - 2/3/2013, 18:07