| CHIEVO-JUVENTUS 1-2
Buffon 6; Barzagli 6, Marrone 6, Caceres 6; Lichtsteiner 7.5 (Padoin sv), Vidal 7, Pirlo 5, Pogba 6, De Ceglie 6; Matri 6.5 (Isla sv), Giovinco 6 (Quagliarella 5.5).
Dopo un gennaio quantomeno altalenante e la bruciante eliminazione dalla Coppa Italia, un Chievo-Juventus qualunque era diventato - ad oggi - l'incontro più importante della stagione. Vi immaginate i risvolti psicologici che ci sarebbero stati in caso di un ulteriore passo falso dei bianconeri? La risposta invece c'è stata, non scoraggia totalmente i nostri inseguitori però lascia tutte le cose al loro posto, con la Juventus lassù in vetta. Insomma, per una notte il Napoli ha giustamente cullato sogni da capolista ed era dunque fondamentale rispedirlo a meno tre. Più che dover dimostrare qualcosa agli altri, comunque, credo che avessimo un gran bisogno di dimostrare qualcosa a noi stessi, ossia che siamo ancora vivi, che abbiamo rispetto ma non paura, che continueremo a lottare come abbiamo sempre fatto. Abbiamo vinto con due gol straordinari, Matri ha dato un calcione alle sue ultime deludenti apparizioni, Lichtsteiner ha firmato il raddoppio ed è stato di gran lunga il migliore in campo, un autentico treno sulla corsia di destra che ci ha permesso di sviluppare diverse azioni d'attacco. Per la palma del man of the match se l'è giocata con Vidal, autore dell'assist del primo gol e di una prova di grande sostanza in mezzo al campo. Poi, per carità, va anche ammesso che non tutto è filato liscio, ma forza in questo momento non era lecito chiedere di più. La sofferenza dopo il gol del Chievo è stata eccessiva, anche se non suffragata daii fatti, visto che i veronesi hanno poi fatto ben poco per pareggiare. Il problema sta nelle sensazioni, forse perché ultimamente abbiamo notato che le cose difficilmente girano per il verso giusto e che spesso ci segnano al primo mezzo tiro in porta. In questo senso, allontanare queste brutte sensazioni mentali, recuperando la nostra proverbiale affidabilità difensiva, dev'essere una priorità. Inoltre, è insufficiente la partita di Giovinco, che manda in rete Lichtsteiner però si divora un altro gol fatto, e non ha convinto nemmeno il suo sostituto, Quagliarella, finito spesso in fuorigioco. Infine, è mancato clamorosamente anche Pirlo, questa è forse la sua peggiore gara dacché è arrivato alla Juve. Comunque sia, dopo 30 giornate consecutive passate da soli in testa, oggi c'era da capire se fosse stato possibile fare 31. Una numerologia a noi tanto cara, magari da riproporre a maggio in riferimento ai nostri scudetti...
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