Comunque vada a finire la vicenda Pogba («Non c’è motivo per andare via da Torino», rassicura lui. «Se arrivasse una offerta interessante perché non dovremmo prenderla in considerazione?», minaccia il suo agente), permane un dato di fatto: anche senza un maxi-incasso da cessione, già ora la Juventus può - in un certo senso - vivere di rendita grazie al suo Polipone francese. Sfruttare, insomma, quello che si potrebbe definire “effetto-Pogba” e che consiste nell’evidente, massiccio, rinverdito appeal di cui il club di Corso Galileo Ferraris gode ora nei confronti delle baby promesse, dei giovani talenti del panorama internazionale: tutti bramosi, a questo punto, di seguire le orme e ripetere l’exploit del transalpino a Torino. L’amministratore delegato Giuseppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici, in buona sintonia con gli auspici di Antonio Conte, di conseguenza sono ben lieti di offrire chance e ricoprire questo ruolo di talent scout in versione X-Factor, pronti a sfruttare la situazione e far leva su questo clamoroso atout per allestire una... giovane Vecchia Signora. All’altezza nell’immediato presente e con ulteriori, ampi margini di miglioramento in ottica futura. In questo senso, in buona parte, sarà tendenzialmente orientata la campagna acquisti estiva. Sempre più ricca, appunto, di top player in fieri. L’infortunio Una lista della quale fa parte Ilkay Gundogan, classe 1990, forte centrocampista tedesco di origine turca in forza al Borussia Dortmund e nel giro della nazionale tedesca. Rispetto a Pogba, siamo un gradino più in alto in termini di età: la Juve non va a pescare un Primavera o poco più, bensì un ragazzo che vanta già una sessantina di presenze in Bundesliga e 8 in Nazionale. Ciò non toglie, tuttavia, che i margini di crescita di Gundogan siano enormi: c’è di nuovo aria di maxi-affare a lunga gittata e di fruttuoso investimento anche dal punto di vista economico (l’attuale contratto del giocatore con il Borussia andrà in scadenza nel 2016). Insomma: prestanza fisica, visione di gioco, abilità nel disimpegnarsi egregiamente nelle due fasi di gioco, rappresentano un perfetto mix in grado di diventare un capitale quasi inestimabile con il passare degli anni e delle stagioni. In casa Juventus lo sanno e sono pronti a puntare su questa risorsa. Le indiscrezioni raccolte, addirittura, riferiscono di una intesa di massima tra le parti già trovata con tempismo invidiabile. Se solo non si fosse messo di mezzo l’infortunio... Uno stop alla schiena subito la scorsa estate, inizialmente ritenuto non importante, poi rivelatosi assai fastidioso. Tanto che ora resta viva l’ipotesi di un intervento chirurgico. Vien da sé che vi sia stato un rallentamento, da parte della Juve, nella definizione delle cose. Tuttavia l’interesse resta alto. E se anche è acclarata la riconoscenza del giocatore nei confronti del suo club (ha prolungato il contratto di un anno), è altrettanto vero che la mini-rivoluzione in atto a Dortmund può agevolare le cose.
PRESTITO? Gundogan è in compagnia di un altro corposo novero di giocatori nel mirino. A partire, nome caldissimo in questo primo scorcio di mercato estivo, da Alvaro Morata, gioiellino del Rea. I contatti sull’asse Torino-Madrid sono costanti: la Juve sta provando ad accelerare anhe se resta oggetto di discussione la formula del trasferimento: i bianconeri gradirebbero un prestito con diritto di riscatto, i bianchi vorrebbero invece inserire un diritto di controriscatto. Vale a dire: il Real potrebbe a fine stagione versare un premio di valorizzazione alla Juve e riprendere il giocatore. Gli eccellenti rapporti tra le due società, comunque, inducono all’ottimismo. E c’è comunque un “Morata” più raggiungibile: Davy Klaassen, 21enne dell’Ajax, tenuto sotto osservazione.
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