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| Guidolin, con la Juve 500 in A: «Mi aspetto squadra feroce» "Forse è il momento più bello della mia carriera". Il tecnico dell'Udinese, Francesco Guidolin, si appresta a tagliare il traguardo delle 500 partite in Serie A, che lo porterà ad affiancare "nomi di personaggi leggendari. Man mano che i giorni passano sono sempre più orgoglioso e più emozionato. Raggiungere quota 500 panchine in serie A equivale a scalare un'ottomila metri". L'appuntamento con questo primato personale è fissato per sabato prossimo, in occasione dell'anticipo serale contro la Juventus a Torino. "A questo punto - ha confessato oggi ai giornalisti - penso di poterlo dire. Mi sento un ottimo allenatore. Sono contento del mio percorso, so che ho fatto tutto da solo, con tanta gavetta. E questo mi inorgoglisce ancora di più. Non credo che per essere considerati grandi allenatori si debba aver allenato una grande squadra. Da quando sono tornato a Udine, l'ho considerata la mia casa. In passato ho 'rosicato' vedendo colleghi più giovani passarmi davanti, ma da quando sono tornato a Udine mi sento a casa. Tagliare questo traguardo sulla panchina dell'Udinese mi rende ancora più orgoglioso". Tuffandosi nei ricordi "tutti positivi" della sua carriera, Guidolin fatica a individuare la partita più bella. Con l'Udinese promuove tutti e tre i campionati, valsi "tre qualificazioni in Europa. Dentro questo record, bisogna averne vinte tante e belle, di partite. Mi piace ricordare soprattutto l'Udinese da trasferta due anni fa - ha concluso - eravamo la squadra più bella del campionato". PENSO SOLO ALLA JUVE - «Adesso - continua il tecnico dei friulani - penso alla Juventus e non al record. A Torino troveremo una squadra feroce come è sempre stata in questi ultimi due anni. E' la prima della classe e la favorita numero uno alla vittoria finale. Affrontiamo il presente immediato e non guardiamo più lontano. E' bello e giusto vedere e respirare l'entusiasmo dell'ambiente. Abbiamo espresso segnali positivi a cui dobbiamo dare seguito, ma non cambiamo idea sul nostro obiettivo. Abbiamo già dimostrato di avere le capacità di cambiare obiettivo e raggiungerlo. Continuiamo con serenità, umiltà e con la massima determinazione possibile. Mi piace raggiungere i risultati, non annunciarli». TUTTOSPORT.COM
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