[Topic unico] Notizie miste e minori del calciomercato bianconero.

Juve, Borriello in risalita. Gabbiadini: un altro no

«Magari due attaccanti...» ha detto Antonio Conte , notoriamente ambizioso e abituato a puntare al top. «Almeno uno...», pensano invece i tifosi - e chissà lo stesso Conte, lontano dalle telecamere - preoccupati del fatto che il tempo passa (quasi quasi stringe), l’emergenza del reparto offensivo aumenta eppure, ancora, la situazione acquisti resta in fase di stallo. Del resto non v’è dubbio alcuno sul fatto che la rosa bianconera (con Nicklas Bendtner ko, Mirko Vucinic a mezzo servizio, Sebastian Giovinco acciaccato, Fabio Quagliarella squalificato) necessiti di qualche rinforzo, non fosse che per questioni quantitative. Ma non v’è dubbio, purtroppo, dal punto di vista dei vertici bianconeri, neppure sul fatto che raramente come in questo momento si sia registrata una tale “ostilità generale”: figlia della crisi, d’una insolita penuria di punte nel calcio italiano, della difficoltà d’esser competitivi con la concorrenza straniera. Fatto sta, dunque, che anche operazioni teoricamente semplici quali il richiamo alla base di giovani mandati a crescere e maturare esperienza altrove (Ciro Immobile e Manolo Gabbiadini ), presentino più ostacoli del previsto. Per non parlare delle speranze di mettere le mani su campioni assoluti quali Didier Drogba , o attaccanti di livello internazionale come Fernando Llorente o Lisandro Lopez . Ecco perché, dunque, l’ad bianconero Giuseppe Marotta e il ds Fabio Paratici sono impegnati su più fronti, all’opera su diversi livelli. Pronti a rimodellare esigenze e mosse in base agli spiragli che possa offrire il mercato. Ad esempio l’opzione Marco Borriello , che sta prepotentemente tornando di moda.

INSOFFERENZA - Ieri il rossoblù, in campo contro il Catania (prestazione deludente) ha dato dimostrazione di quanto la permanenza in Liguria cominci a risultargli pesante: nel 2007-2008 erano rose e fiori (e presenze, e gol: 19 in 35 gare); ora grandi difficoltà e qualche fischio, con il concreto rischio di passare per capro espiatorio. In tali condizioni, come restare insensibili all’opportunità di trasferirsi alla Juventus? Di lottare per difendere uno scudetto che si è contribuito a conquistare? Di mettersi a disposizione d’un tecnico, Conte, che ti stima e apprezza? Appunto. Il club bianconero fa leva su questi aspetti, pur sapendo che con il patron genoano Enrico Preziosi , a maggior ragione in un periodo così delicato (ci mancava pure l’esonero di Gigi Del Neri ) sarà più difficile trovare terreno fertile. Ma le speranze restano alte, c’è la convinzione che una volta assestatasi la situazione, una volta insediatosi a tutti gli effetti il nuovo tecnico Davide Ballardini, sia possibile tornare alla carica, con profitto.

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Lisandro, cresce l'ottimismo. Drogba, l'interesse è vivo

Da Lione s’intensificano le voci su un imminente accordo per Lisandro Lopez. In casa bianconera per la verità non confermano, ma l’impressione è che davvero qualcosa si stia muovendo. A dispetto delle sue aspettative, nessun club ha infatti prospettato a Jean Michel Aulas , presidente del club transalpino, un acquisto a titolo definitivo del bomber argentino. Così, arrivato a poco più di una settimana dalla chiusura del mercato, Aulas pare aver ammorbidito la propria posizione, che originariamente prevedeva una sola formula per l’eventuale compratore: l’acquisto a titolo definitivo. Una formula assolutamente indigesta per la Juve, che finora ha offerto un milione per il prestito secco da qui a giugno. E’ su quel fronte, l’entità della cifra, che ci sono i margini per avvicinarsi. Ieri tra l’altro Agnelli e Aulas si sono incontrati a Nyon per un vertice dell’Eca (European Club Association). Abitualmente il numero uno bianconero non si occupa di mercato e probabilmente pure ieri si è attenuto a questa sua abitudine, ma un cordiale incontro è comunque funzionale all’approfondimento della questione, di cui da oggi torneranno a occuparsi Beppe Marotta e Fabio Paratici .

DROGBA - La certezza è che alla fine gli uomini mercato bianconeri (almeno) un attaccante a Conte lo regaleranno. Continuano i contatti con l’entourage di Didier Drogba , che dopo non aver ricevuto la tranche da 6 milioni dovutagli dallo Shanghia Shenhua ha inviato al club cinese una lettera di rescissione. In casa Juve conoscono bene questa clausola, avendola fatta soppesare ai propri legali e ne diffidano, comunque nei prossimi giorni qualche novità da questo fronte potrebbe ancora arrivare.

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Matri-Quagliarella, Lazio e Fiorentina ci provano

Lotito va di massime, Pradè smentisce. Ma Lazio e Fiorentina, in realtà, stanno pensando seriamente a Matri e Quaglairella, soprattutto dopo gli ultimi movimenti di mercato della Juve. Anelka in arrivo (sta facendo ancora le visite mediche) Lisandro Lopez congelato, le operazioni di Marotta sono anche un messaggio per le pretendenti delle due punte bianconere. La cessione di entrambi porterebbe nelle casse del club di corso Galileo milioni importanti da investire nuovamente sul mercato. Montella ha chiesto un sacrificio a Della Valle per prendere Quaglairella, Lotito voleva Matri fin dai tempi di Cagliari prima che si interrompessero i rapporti con Cellino. Fino alle 19 del 31 gennaio ci sarà tempo per chiudere gli affari.

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Juve, Quagliarella parte solo se Jovetic...

Come nei puzzle da 10 mila pezzi, una delle incognite maggiori è il tempo. Juventus e Fiorentina ne hanno poco - appena 2 giorni e mezzo - per lavorare a un ambizioso incastro di mercato e destini. A movimentare le ultime ore è una sorta di scambio a due velocità: subito Fabio Quagliarella a Firenze come parziale contropartita per lo sbarco estivo di Stevan Jovetic alla Juventus. L’idea piace ai diretti interessati, ma sono i rapporti freddi tra le due società a rendere il percorso in salita.

GLI ALLENATORI - Il fatto che se ne stia ragionando è però significativo della volontà di chiudere un occhio al passato (vedi caso Berbatov ) per privilegiare le necessità del presente e del futuro. Il punto è proprio questo. Tanto Antonio Conte quanto Vincenzo Montella hanno individuato nei rispettivi profili gli attaccanti ideali per il loro gioco. La differenza è che l’allenatore viola vorrebbe subito il bianconero per porre rimedio all’emorragia di risultati che ha colpito la Fiorentina in questo 2013, mentre il collega (consapevole che nell’immediato sarebbe impossibile) è disposto ad attendere l’estate a patto di vedersi consegnare il Lisandro Lopez della situazione da qui a maggio. Il sogno per il prossimo anno è un reparto offensivo composto da Jovetic, Vucinic , Giovinco , Llorente (già ufficializzato) e una quinta punta di livello inferiore o magari un giovane tra Manolo Gabbiadini o Ciro Immobile.

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