Conte vuole rivoluzionare la Juve per la Champions
Non è questione di “va o resta”. Perché Antonio Conte, in questo momento, non sta prendendo in considerazione offerte di grandi club stranieri. L’unica alternativa allo smettere di essere l’allenatore della Juventus è l’anno sabbatico, la pausa di riflessione dopo tre anni trionfali. Ma il progetto preferito del tecnico sarebbe quello di restare in bianconero, rivoluzionare la squadra e avviare un ciclo che porti alla Champions League. Questo ha chiesto alla società, in attesa di una risposta dopo la fine della stagione.
CONTRO IL LOGORIO - Il tecnico, fedele alla sua filosofia di vita, è stato radicale e ha chiesto di cambiare una decina di giocatori. Al terzo anno e al probabile terzo scudetto, Conte percepisce un certo logoramento psicologico, prima ancora che fisico, da parte della rosa: se la Juventus vuole continuare a vincere - secondo l’allenatore salentino - deve cambiare. E se vuole riconquistare la Champions League, deve effettuare un deciso salto di qualità. Ci sono giocatori stanchi, esausti da tre anni vissuti senza alzare mai il piede dall’acceleratore e che potrebbero non avere abbastanza motivazioni per affrontare un’altra annata.
I NOMI - giocatori e acquistarne altrettanti? Non è impossibile, ma è complesso e rischioso, tant’è che la società nicchia e riflette. La fiducia nel tecnico è totale e incondizionata, ma i pericoli di un ribaltone di questo genere spaventano i dirigenti, che tuttavia sono consapevoli della necessità di alzare l’asticella. Non a caso, hanno intrapreso trattative di un certo rilievo come quelle che conducono a Mario Mandzukic o Juan Cuadrado: due nomi che farebbero felicissimo Conte, due nomi che - per ragioni diverse - sono tutt’altro che facili da raggiungere.
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