Se la coppia Tevez (18)-Llorente (11) in campionato ha segnato la bellezza di 29 gol, la Juventus ne può vantare quasi 50 sparsi al di fuori di Vinovo. Sono quelli degli attaccanti controllati dal club bianconero. Tra Ciro Immobile (a metà col Torino, classe ‘90), Domenico Berardi (Juve/Sassuolo, ‘94), Manolo Gabbiadini (Juve/Sampdoria, ‘91), Simone Zaza (Juve/Sassuolo, ‘91) e Richmond Boakye (in prestito all’Elche, ‘93) le reti sono 46. Un bottino di tutto rispetto e destinato a crescere ulteriormente di qui alla fine della stagione.

IL TALENTO Immobile è il più esperto e scafato del gruppo (17 gol), non a caso sta contendendo la classifica marcatori a un certo Carlitos Tevez. Domenico Berardi è invece considerato il diamante. Più giovane dei colleghi e già da record nella sua prima stagione in serie A. Qualche fisiologico basso e tantissimi alti. Ha cominciato il campionato in ritardo e recentemente si è fatto squalificare per 3 giornate. In mezzo 22 presenze e ben 12 gol. Media di 0,54 reti a partita, migliore pure di quella di Immobile. Berardi ha segnato una tripletta alla Sampdoria e contro il Milan ha battuto Christian Abbiati ben 4 volte. Glaciale dal dischetto e nei calci da fermo, devastante quando taglia dalla fascia verso il centro dell’area. Le big europee (Manchester City e United in primis) lo corteggiavano già 12 mesi fa, ma Marotta e Paratici hanno bruciato tutti sul tempo sacrificando metà cartellino di Luca Marrone. Adesso Berardi vale almeno 20 milioni di euro. Già, le speranze di salvezza del Sassuolo passano dai colpi di quello che gli addetti ai lavori considerano un dei talenti italiani più cristallini.

IN CRESCITA Manolo Gabbiadini è tenuto d’occhio anche dal ct Cesare Prandelli. Gli insegnamenti di Sinisa Mihajlovic lo hanno aiutato a migliorare sui calci piazzati e a livello di continuità. Gabbiadini, in questa seconda parte di stagione, ha trovato fiducia e gol. Gioca da trequartista esterno, nel trio alle spalle di una punta centrale. Fin qui ha segnato 8 centri: il traguardo della doppia cifra è a un passo. Ma quel che più importa è la sua crescita esponenziale, sottolineata anche da Antonio Conte dopo Juventus-Sampdoria. Gabbiadini non aveva mai segnato così tanto in serie A e l’impressione è che i margini di miglioramento siano ancora ampi.

INTERMITTENTI Discorso che vale anche per Zaza (6 gol) e Boakye (3), protagonisti di una stagione in altalena. Al primo campionato nella massima serie - uno in Italia e l’altro in Spagna - hanno alternato picchi altissimi (Zaza ha segnato al Napoli, Boakye addirittura al Real Madrid) a periodi più grigi. Se l’Elche s’aspettava qualche gol in più dal ghanese, a rallentare l’esplosione dell’attaccante del Sassuolo ha concorso anche una concorrenza divenuta nutritissima dopo gennaio. Negli ultimi mesi, a Berardi e Floro Flores, si sono aggiunti anche l’esperto Floccari, l’esuberante Sansone e la promessa Sanabria, ex Barcellona arrivato in prestito dalla Roma.

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