| PALERMO-JUVENTUS 0-1
Buffon sv; Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5; Lichtsteiner 7 (Padoin 6), Vidal 6.5 (Pogba 6.5), Pirlo 6.5, Marchisio 6.5, Asamoah 6; Matri 5 (Bendtner 6), Vucinic 7.
Sono queste le partite in cui ti rendi conto che questa Juventus è di un altro pianeta rispetto alla concorrenza. La trasferta è insidiosa, il campo è già difficile di per sé e le condizioni climatiche aggravano la situazione, l'avversario è uno di quelli che nel recente passato è stato capace di farci male. Eppure i bianconeri s'impadroniscono subito della partita, prendono due pali, creano tanto e alla fine vincono. Come spesso capita, al massimo ti ritrovi a cercare il pelo nell'uovo, e allora va detto che sicuramente la gara andava chiusa prima di arrivare al triplice fischio, soprattutto considerando che il Palermo a un certo punto è rimasto in dieci. Più in generale, però, i ragazzi ci stanno dando grandi soddisfazioni. Hanno raggiunto la maturità continentale, vincendo con pieno merito il girone di Champions, e in Italia continuano a dettar legge, nonostante qualche passo falso dovuto al grande dispendio di energie psicofisiche imposto da impegni così ravvicinati. Buffon non deve intervenire praticamente mai, ben coperto da un trio difensivo straordinario; il centrocampo fa benissimo entrambe le fasi e prima o poi il gol-partita arriva. Vucinic non ha un grandissimo feeling con la porta però le sue invenzioni sono geniali. A decidere il match ci pensa Lichtsteiner con un inserimento offensivo dei suoi: lo svizzero sembra tornato sui livelli della scorsa stagione, anche a Donetsk è stato tra i migliori in campo. Spero tanto che le voci di una sua cessione non siano veritiere, siamo di fronte a uno dei migliori interpreti in assoluto del ruolo di esterno destro: insomma, giù le mani da Stephan Lichtsteiner. L'unica nota stonata, e non è purtroppo una novità, è rappresentata da quel Matri che ormai è un caso. La forza della Juve si vede comunque anche dai cambi: Pogba in particolare, però anche Padoin e Bendtner, subentrano e forniscono un contributo silenzioso ma molto prezioso. La chiusura la dedico doverosamente al mister. Dopo Calciopoli, hanno provato a combinarcene un'altra, privandoci con l'inganno del nostro grande condottiero. La squadra ha lavorato sodo e ha fatto passare quasi inosservata la sua assenza: ha superato il turno in Europa e domina ancora in Italia. Ecco perché dico ai nostri calunniatori che forse è meglio lasciar perdere: la Juve saprà sempre rialzarsi, di fronte a ogni ingiustizia. Lo ha sempre fatto. E sempre lo farà.
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