| JUVENTUS-CHIEVO 2-0
Buffon sv; Lucio 7, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5; Isla 5.5 (Vidal 6), Marchisio 6 (Lichtsteiner 6), Pogba 6, Giaccherini 6, Asamoah 6.5; Quagliarella 7.5 (Bendtner sv), Vucinic 6.5.
Continuano ad arrivare conferme: dopo il 2-2 di Londra che ha avuto l'effetto di accrescere la nostra già vigorosa autostima, giunge puntuale anche l'agevole vittoria sul Chievo bestia nera. Contro i veronesi avevamo del resto racimolato 4 pareggi e una sconfitta negli ultimi 5 confronti diretti. Il primo tempo si è chiuso a reti inviolate ma solo casualmente, del resto la Juve aveva prodotto il solito gioco spumeggiante e costruito una miriade di palle-gol, sventate da quel Sorrentino che contro di noi diventa un fenomeno. Tre punti meritatissimi dunque ottenuti peraltro con quella logica del turnover che deve essere giocoforza una costante della stagione, quantomeno se vogliamo pensare in grande sia in campionato che in Champions. Ottimo l'impatto di Lucio, nella prima frazione di gioco perfino devastante, benino Pogba che ha lasciato intravvedere buone cose e deve solo crescere in personalità ma, è bene ricordarlo, stiamo parlando di un '93 a cui è stata assegnata la maglia di un certo Scirea. Il centrocampista francese se l'è cavata egregiamente quando è stato chiamato in causa, però deve ancora imparare a partecipare molto più attivamente alla manovra, proponendosi maggiormente: a ogni modo, il tempo gioca a suo favore, le premesse ci sono tutte. Il solo Isla sembra essere ancora un po' in ritardo e deve trovare l'affiatamento con i compagni, ma non poteva proprio essere altrimenti. Più in generale questa Juventus, relativamente alla formazione-tipo, è praticamente fatta per dieci undicesimi. E la domanda sorge spontanea: dopo il guizzo di Londra e dopo questa doppietta, Fabio Quagliarella è tornato sui livelli che tutti conosciamo ed è dunque lui l'ultimo tassello dello splendido mosaico? Ai posteri l'ardua sentenza.
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