Bonucci e Pepe, destino appeso a una telefonata
Una telefonata ti allunga la vita, una mancata telefonata ti può salvare. Dopo esserci occupati lungamente del caso Conte, passiamo al deferimento di Bonucci e Pepe. Tutto ruota attorno alla confessione di Andrea Masiello, giudicato altamente credibile dalla Procura: si auto accusa, ha ricostruzioni puntuali degli episodi e non cade in contraddizione. Difficile quindi da smontare l'accusa rivolta ai due giocatori della Juventus, ma tutto ci sembra passare da un episodio. C'è realmente stata questa telefonata tra Salvatore Bonucci e Simone Pepe? Serve un riscontro preciso, spulciare nei tabulati delle due utenze telefoniche per capire se effettivamente questa telefonata si è svolta. Tutto dipende da questo passaggio, perché anche i giudici, come la procura, saranno orientati a credere a Masiello come avvenuto nel precedente filone a Gervasoni. Parola contro parola, ma quella del pentito vince.
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ESCLUSIVA TJ - Darwin Pastorin: "Deferimento Conte? Cose curiose... Lo Juvetus Stadium porterà ancora Miedo escenico"
Darwin Pastorin, in esclusiva per TuttoJuve, ci dice la sua sul deferimento nei confronti di Antonio Conte. In esclusiva per TuttoJuve.com
Darwin Pastorin, come giudichi le recenti novità della Giustizia Sportiva?
“Intanto mi sembra francamente tutto assurdo. Voglio dire, tutto si basa sul fatto che davanti a tante persone Conte abbia detto certe cose, peccato che a riportare ciò ci sia solo un uomo. Ha ragione Agnelli ad avere questa presa di posizione e stare vicino a Conte e ai giocatori. Mi sembra curioso che a ricordare quella presunta frase sia solo un giocatore”.
La strategia di Conte e del suo avvocato sembra quella del patteggiamento. Un modo per chiudere la faccenda evitando brutte sorprese?
“Da capire la strategia. Possibile che si decida di voler evitare guai peggiori. Certamente posso dire di conoscere Conte e sapere che persona è: ama giocare pulito, lottare, combattere e non ha certamente mai cercato mezzi illeciti per vincere”.
I tifosi non sono disposti ad accettare passivamente. Ma sono sul piede di guerra?
“Io sono contrario a qualsiasi forma di violenza fisica o verbale. Sono atti che possono essere distruttivi. E poi parliamo della Juve che storicamente ha uno stile. Io sono in sintonia con Agnelli e ho piena fiducia nei magistrati. La verità verrà fuori e bisognerebbe ascoltare altri testimoni. Non capisco questo accanimento nei confronti di una persona per le dichiarazioni di un pentito che ha tra l'altro delle zone grigie”.
Parliamo di calcio giocato: il 26 si ricomincia e c'è una prima curiosità. Dopo l'entusiasmo dello scorso anno rappresentato dalla novità, riuscirà ancora lo Juventus Stadium a far valere il fattore campo?
“Secondo me sì. Mi vengono in mente le parole di Jorge Valdano che parlava del “Miedo escenico”, la paura scenica, che suscita il Santiago Bernabeu. Anche la Juve ora ha il suo impianto da Miedo escenico, come nessuno in Italia”.
fontE: tuttojuve