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| Lucio:«Scudetti Juve? 30». E Cordoba entra duro Decisamente di traverso è andata la prima conferenza stampa di Lucio all’Inter. Lucio, in modo pacato ma deciso, non ha mancato di affrontare un paio di questioni decisamente urticanti per l’ambiente nerazzurro. Sulla questione degli scudetti il brasiliano, che appena rescisso con l’Inter ha firmato per la rivalissima Juventus, non ha fatto 0-0: «Quanti sono gli scudetti, 28 o 30? Io la penso come la pensa il mio presidente. Ho la stessa idea che ha il presidente. Un gol alla Juve? Io oggi difendo i colori della Juventus e in caso di gol all’Inter esulterei, certo». Sottintende che è convinto dell’errore commesso dalla società nerazzurra a mollarlo per risparmiare. Ma da Rovereto dove l’Inter di Stramaccioni giocava l’amichevole col Koper, il neo-team manager Ivan Ramiro Cordoba, un compagno di squadra, di reparto, di battaglie. E Cordoba attacca Lucio: non ha detto quel che pensa e quel che sente. E c’è tra gli interisti chi ammicca all’opportunismo di Lucio nelle dichiarazioni fatte per ingraziarsi la platea juventina. Che in verità, anche prima delle dichiarazioni l’aveva già adottato a Chatillon. «Parlo di Lucio solo perché me lo chiedete – dice un infastidito Ivan Cordoba -, ricordando il grande campione che è stato qui. Lo conosciamo e anche i compagni possono confermare che le sue parole durante la presentazione alla Juventus non sono uscite dal suo profondo. Basta, oltre a questo non c'è molto da dire. Lotteremo adesso da rivali e questo ci sta, anche se resta sempre un compagno di battaglie». E il rosicamento è global: ecco il twit dello scrittore interistissimo, Beppe Severgnini: "Lucio: «Gli scudetti della Juve sono 30» I calciatori moderni sono come i vecchi jukebox: metti la moneta e cantano la canzone che vuoi". TUTTOSPORT.COM
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