ESCLUSIVA TJ- ECCO PERCHE' LUCIO HA DETTO CHE GLI SCUDETTI SONO 30...
Siccome i tifosi bianconeri non sono dei "pagliacci", ma tifosi preparati e non parlano sulla base delle teoria e sui complotti ma sui fatti, abbiamo voluto capire e indagare sul perchè delle parole di Lucio e abbiamo scoperto le motivazioni da cui nascono le parole del brasiliano. Il nuovo acquisto della Juventus, che ha parlato di 30 scudetti, ha detto quelle cose non per convenienza, ma semplicemente da uomo di campo, capace di avere sensazioni e di valutare le cose oggettivamente.
La prova e non la teoria arriva direttamente da queste partite. 19/10/2004 Juventus-Bayern Monaco 1-0 (Champions League)
03/11/2004 Bayern Monaco-Juventus 0-1 (Champions League); 18/10/2005 Bayern Monaco-Juventus 2-1 (Champions League)
02/11/2005 Juventus-Bayern Monaco 2-1 (Champions League).
Lucio con il Bayern ha affrontato tra il 2004 e il 2005 la Juventus ben quattro volte e perso tre volte su quattro. Insomma, avrà visto chi giocava in quella Juve e valutato se quella formazione era una formazione "aiutata" o se era una formazione di campioni. Insomma, un'idea se l'è sicuramete fatta, come se lo era fatta affrontandola gli anni prima con il Leverkusen (1 sconfitta e una vittoria).
Insomma, chi dice che Lucio non ha detto quello parole con il cuore ma per convenienza offende Lucio, ma offende il calcio. Tanto per rinfrescare la memoria ai dubbiosi, vi inviatiamo a vedere qui questo video, indovinate chi fa la giocata meravigliosa e chi mette in rete. CLICCA E Guardate chi sta vicino al marcatore del gol... l'insospettabile mister X. Sicuramente un'ottima visuale per valutare una squadra.
fontE: Tuttojuve
LUCIO, VELENO SULL'INTER
"Gli scudetti? Sto con Agnelli"
In due soli giorni, Lucio è già uno juventino-doc. Nel corso della sua prima conferenza stampa in bianconero, il difensore non è stato per nulla tenero nei confronti della sua ex Inter. "Chi ha sbagliato in questo affare? Io spero che abbia sbagliato l'Inter, se dovessi segnarle un gol esulterei senz'altro perché io do il massimo per le squadre per cui gioco. La questione dei 30 scudetti? Ha ragiona il presidente Agnelli".
Veramente un tackle degno dei suoi, che continua anche nei confronti di qualche ex-compagno: "Tra Brasile e Argentina è sempre rivalità - ha detto a proposito di presunti clan all'interno dello spogliatoio interista -. Io, come anche gli altri brasiliani, ero amico degli argentini. Non c'era nessun problema, è stata una scelta della società. Può darsi che abbiano vinto gli argentini, ma in campo vince sempre il Brasile".
Finite le frecce, Lucio ha parlato ovviamente anche di Juventus, della sua nuova avventura: "Per la mia carriera è un passo importante, sono in un club con un grande progetto - ha detto -. Ho scelto la Juve perché volevo continuare a giocare ad alto livello. Sono uno che onora sempre la maglia e spero di dare il massimo. La Juventus è tornata ad essere una grande squadra, la nostra mentalità deve essere vincente. Arrivare in fondo alla Champions? Sappiamo che non è facile, però penso che la Juve è già tra le grandi e deve puntare al massimo in Champions come in campionato o Coppa Italia".
Per quanto riguarda il campo, Lucio è pronto a giocare sia in una difesa a tre che in una a quattro: "Da parte mia c'è grande disponibilità ad adattarmi il prima possibile a quello che l'allenatore chiede e al modello di gioco". Ma potrebbe anche finire in panchina. "Io sono qua per fare del mio meglio, questa è una scelta che deve fare l'allenatore". A proposito di allenatori, nessun messaggio dal suo estimatore Mourinho. Poi il numero di maglia, il 2: "L'ho scelto io perché mi piace. Ma non è la cosa più importante. La piu' importante è l'impegno sul campo". Infine la lista dei piu' difficili attaccanti da marcare: "La lista è grande, per me i più difficili da marcare sono gente come Messi e Drogba - ha concluso -. Gli attaccanti veloci e con grande tecnica sono i più difficili da affrontare".
fontE: sportmediaset.it
