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| Krasic si sveglia: un gol che vale oro E se stesse tornando Milos Krasic ? Quello dei massimi fasti russi, o dello strepitoso avvio di campionato al debutto in bianconero... Decisamente presto per dirlo, ma quantomeno si può constatare che l’esterno serbo è tornato a farsi notare. Non solo agli occhi dei tifosi e a quelli di Antonio Conte , ma anche a quelli del resto del mondo. Cosa che, ora come ora, con le valigie pronte, non è poco... E’ tornato quindi nel migliore dei modi, ritagliandosi un ruolo da protagonista nell’amichevole disputata a Berlino: sua la griffe (una conclusione finalmente rabbiosa) sul 2-0 con il quale la Juve ha chiuso il discorso con l’Hertha. Insomma, l’enigmatico Krasic ha colto quella che potrebbe essere l’ultima occasione bianconera concessagli da Conte. Conte appunto: un tecnico con il quale il serbo non ha mai trovato la giusta o quanto meno la necessaria - intesa. Vuoi per questioni di modulo, vuoi per ragioni caratteriali: che a Krasic siano stati preferiti altri giocatori è un fatto conclamato. ANNO DA DIMENITCARE - Sì perché quella che si è conclusa con lo scudetto, è stata per l’ala serba una stagione da dimenticare. Per vederlo, o meglio rivederlo, in campo bisogna fare un bel salto nel passato e riavvolgere il nastro di cinque mesi. E’ infatti la sera del 24 gennaio quando Krasic gioca la sua ultima partita (in realtà poco più di una manciata di minuti) nei quarti di coppa Italia contro la Roma: un Krasic che per altro non lascia alcun segno. Che dire poi del suo ultimo, nonché unico, gol della scorsa stagione? Qui il distacco temporale se si prende come riferimento la rete di venerdì, è ancora più netto e risale a domenica 25 settembre, quando nella quinta partita di campionato il serbo firma il pareggio della Juve contro il Catania (1-1). Questi i numeri degni di qualche nota. Il resto è davvero poca cosa: solo nove le presenze nella Juve dei record, e, per lo più opache. Come non ricordare poi anche il surreale siparietto in Siena-Juve... Prima dell’ingresso in campo Conte lo chiama a rapporto, gli dà qualche indicazione, lo carica in maniera concitata e il serbo che fa? Si gira e mostra un’espressione perplessa che vale più di mille parole. A scaldare gli animi si sono poi aggiunte le insistenti questioni di mercato, con Krasic che prima è a lungo nel mirino dello Zenit San Pietroburgo, che poi rifiuta il trasferimento, e che alla fine se ne pente pure («Ho sbagliato a non accettare le proposte di Zenit e Tottenham» aveva commentato). Del resto l’oramai insofferente situazione a Torino era stata riconferma anche dal suo agente, Dejan Joksimovic : «Alla sua età ha bisogno di giocare con più regolarità e per me è giusto che cerchi spazio altrove. Nei suoi confronti c’è l’interesse dei russi. Ma per andare lì la differenza la fanno i soldi». TUTTOSPORT.COM
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