Un anno fa, di questi tempi, in corso Galileo Ferraris ci si riuniva a tavolino, ognuno pronto a recitare la sua parte. Antonio Conte da un lato, attorno a lui il presidente Andrea Agnelli, l’amministratore delegato Beppe Marotta, il direttore sportivo Fabio Paratici, il consigliere di amministrazione Pavel Nedved. Un anno dopo, le cose sono cambiate, non certo il rapporto fra tecnico, dirigenza e società, improntato ad amicizia e rispetto dei ruoli reciproci. Però, non appena il nodo relativo alla guida tecnica della Juventus sarà sciolto, si tornerà a discutere di nomi e ruoli, di come rafforzare la rosa dei campioni d’Italia, del modo in cui rinnovarla, anche per sgravarla dal peso di un’età anagrafica che avanza. E allora, aspettando ciò che non si può assolutamente escludere - la conferma di Conte senza se e senza ma - eccolo qui: un altro elenco di calciatori apprezzati dal salentino, secondo una scala di gradimento che può variare anche sensibilmente e con la possibilità che altre new entry facciano il loro ingresso a stretto giro di posta. il tecnico ha diversi nomi in mente in entrata (con diversi componenti della rosa in uscita), la Juve lo ascolterà con attenzione e farà le necessarie valutazioni.

CACCIA AL BOMBER Conte, a parte gli esterni per il passaggio al 4-3-3, chiede un colpo illustre in attacco. Fra gli obiettivi primari c’è l’innesto di una punta vera, pronta ad accompagnare Llorente nel suo percorso di crescita (a meno che il navarro non entri in giri di mercato, tipo l’interesse del Barcellona). Due i nomi per i quali l’allenatore farebbe carte false, visto che per Suarez del Liverpool ci vorrebbe un patrimonio: Cavani del Paris Saint-Germain e Manduzkic del Bayern Monaco. Il primo, legato ai parigini fino al 2018, può arrivare solo in caso di scambio con Pogba o un altro big, senza contare i 10 milioni netti del suo ingaggio; il secondo, sotto contratto per due stagioni, è più alla portata (però fra la Juve e i bavaresi non c’è intesa sul cartellino, e il Real è alla finestra): guadagna “solo” 2,1 milioni puliti. Senza contare che i rapporti col tecnico Pep Guardiola sono davvero ai minimi termini («Buona fortuna a Mandzukic nel suo prossimo club», il benservito del tecnico al centravanti). A Conte piace pure lo spagnolo Morata, 21 anni, possibile oggetto di trattative in un vertice col Real di qui ai primi di giugno.

FRA BARÇA E REAL Per gli attaccanti esterni, merita molta attenzione l’asse Juve-Barcellona, visto che da ieri è praticamente partita l’era Luis Enrique in blaugrana. Dopo l’incontro del 5 maggio col ds Zubizarreta, l’ex allenatore della Roma ha salutato l’attuale datore di lavoro: «Lascio Vigo con molto affetto. Se andrò al Barça? Non posso confermare, vedremo in futuro se ci sarà un annuncio da fare». Però poi chiarisce: «Mi pesa il fatto di aver lasciato la mia famiglia a Barcellona. Allenare un anno a Vigo può bastare». Luis Enrique ha già stilato una lista di calciatori preferiti e in essa non rientra il nome del cileno Sanchez, 25 anni, per il quale Marotta ha già definito l’intesa economica, in attesa di siglare l’accordo col Barcellona, malgrado le avance della Premier. In tema di esterni, detto che il colombiano Cuadrado è molto gradito allo stesso Luis Enrique, Conte ha dato da tempo il suo benestare per l’argentino Di Maria, 26 anni, il cui cartellino però costa tantissimo a fronte di un ingaggio di 4 milioni netti. Il connazionale Pereyra sarebbe un colpo più fattibile: con l’Udinese già la prossima settimana ci sarà un incontro per risolvere anche la comproprietà di Isla e provare a inserirsi nell’affare Cuadrado (resta favorita la Fiorentina in fase di riscatto). Quanto al portoghese Nani, beh, la Juve l’ha già in mano, sebbene Conte nutra più di un dubbio sulla sua tenuta fisica dopo una stagione un po’ così.

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