[Topic unico] Antonio Conte. BENTORNATO IN PANCHINA MISTER!

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juvesteel 79
view post Posted on 9/11/2012, 20:13     +1   +1   -1




piu ci penso e piu' sono convinto che con lui in panca avremmo a ancora 0 sconfitte in cascina e men che meno avremmo perso contro i prescritti
 
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TerryTerry
view post Posted on 11/11/2012, 01:04     +1   +1   -1




Ancora qualche partita dai... quando tornera' saranno guai ancora piu' grossi per i nostri nemici.
 
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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 11/11/2012, 03:23     +1   -1




CITAZIONE (TerryTerry @ 11/11/2012, 01:04) 
Ancora qualche partita dai... quando tornera' saranno guai ancora piu' grossi per i nostri nemici.

Sto facendo il conto alla rovescia per il suo ritorno...ripeto, mi dispiacerebbe moltissimo non vederlo seduto in panca nella CL...
 
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alejuventino
view post Posted on 11/11/2012, 10:42     +3   +1   -1




E una vergogna che non sia stato nemmeno candidato per la panchina d oro. C era Mancini c era Mazzarri e non un allenatore che ha vinto il campionato da imbattuto....
 
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juvesteel 79
view post Posted on 11/11/2012, 20:17     +1   -1




la cosa peggiore che potrebbe accadergli e' quella di non sedere in panca in champion lui che ci ha riportato a questi livelli ....sarebbe davvero triste e nulla potrebbe riempirgli un vuoto del genere nemmeno un altro scudetto
 
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view post Posted on 12/11/2012, 12:18     +1   +1   -1
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LIVE - CONTE: "Mi manca la panchina. Si vogliono sminuire le nostre vittorie. Ottime alternative ad Asa. Spero di restate a lungo alla Juve"

Cosa è la Juventus per te?
"Juventus sicuramente è emozione, Juventus è una parte di vita professionale importantissima, determinante, quindi per me sicuramente sono forti emozioni; famiglia di juventini, mio padre presidente della Juventina Lecce, quindi io penso che questo la dica tutta su come siamo nati e su come siamo cresciuti. E' inevitabile che poi io ho avuto la fortuna anche di giocare solamente in due squadre, Lecce e Juventus: Lecce la squadra della mia città, quindi due squadre sicuramente del cuore; è inevitabile che quando ho iniziato questo percorso di allenatore, avevo messo in preventivo di essere itinerante, di essere professionista; io lo sono stato e ho amato le squadre per cui ho allenato, mi riferisco ad Arezzo, a Bari, all'Atalanta e al Siena; adesso sono tornato a casa, alla Juventus ed è molto molto bello; per me Juventus è un'emozione forte".

Mister, ti piacerebbe diventare per la Juve quello che Ferguson è per lo United?
"Mah...appena arrivato alla Juventus, un'intervista che mi ha fatto molto piacere leggere, è stata quella del nostro presidente Andrea Agnelli, in cui pensava e si augurava che con questa scelta io potessi comunque diventare il Ferguson della Juventus. E' un calcio molto molto intenso, molto tosto, molto stressante, molto tutto in Italia; quello che affrontiamo noi anno per anno, non sono solo dei pesi calcistici, ma anche soprattutto extracalcistici molto molto forti. Mi auguro di esserlo per tantissimo tempo, perchè sono nel posto dove mi auguravo di essere, sono in una grandissima squadra, speravo e sapevo che sarei tornato un giorno, dopo che c'è stato il mio addio al calcio nel 2004. Quindi in questo momento sono molto molto contento e spero di continuare a crescere io, di continuare a vedere crescere la squadra, di continuare a crescere la Juventus in tutto e di continuare questo rapporto per molto più tempo; finchè avrò entusiasmo e passione, sarò sempre alla Juventus, nel momento in cui dovessero mancarmi queste due qualità, questo sacro fuoco che ho dentro, allora sarò il primo ad andare dal presidente a dire che è giusto cambiare".

Mister vede somiglianze tra la sua Juve e il Dortmund?
"Il Dortmund è una squadra che ammiro molto, che spesso e volentieri mi piace vedere giocare; io sono molto fissato, molto patito, studio molto, purtroppo la mia famiglia lo testimonia, perchè spesso e volentieri, quando sono a casa è una lotta con mia figlia, perchè appena arrivo sta guardando i cartoni animati e dice: 'Papà non calcio oggi per favore'. E poi alla fine prevale l'interesse della famiglia. Ho visto l'ultima partita che il Dortmund ha fatto col Real Madrid...il Dortmund è un'ottima squadra, mi piace molto, perchè ha un'organizzazione di gioco, corrono tanto; l'anno scorso il Dortmund insieme al Monaco era la squadra che correva di più, portava una maggiore intensità in tutta Europa; c'è un ottimo allenatore; l'anno scorso hanno vinto lo Scudetto e sono usciti nella prima fase; avevano tanti calciatori che erano alla prima esperienza; vedo attinenze con noi; quest'anno, però, mi auguro che noi a differenza loro riusciamo a superare il primo turno; è una squadra che comunque dà emozione, mi piace guardarla, quindi complimenti alla sosicetà, al loro allenatore e ai loro calciatori".

Quale Scudetto ha il sapore più bello? Quello del 5 maggio o questo vinto da allenatore imbattuto?
"Io penso che tutte le vittorie con la Juventus hanno avuto sempre un sapore particolare, un sapore bello. permettetemi di scegliere e di dire quest'ultimo, perchè è il mio primo Scudetto da allenatore. E vincere da allenatore dà un sapore enorme, molto di più rispetto a quando ero calciatore, perchè è una vittoria che comunque senti maggiormente, perchè è la tua creatura, assieme alla società, al presidente, ai dirigenti, sei riuscito comunque a creare un qualcosa che senti tuo, c'è una mentalità che hai cercato di dare, hai dato un indirizzo, hai dato un'organizzazione, hai dato uno spirito, hai dato qualcosa ai calciatori; non dico che durante l'anno non si è mai sbagliato, ma anche nello sbaglio, sbagli tu, quindi è un qualcosa che senti veramente tuo, che ti riempie di grandissima soddisfazione e gioia. Così come aver vinto la Supercoppa, essere giunti nel primo anno da allenatore a vincere subito lo Scudetto da imbattuti, essere arrivati in finale di Coppa Italia e aver vinto anche la Supercoppa, penso che solo nei sogni migliori potevo aspettarmelo. Però questi sogni si sono realizzati grazie al grandissimo lavoro e non dimentico di ringraziare la società, di ringraziare soprattutto i calciatori che si sono messi a disposizione".

Quanto rimpianti il pareggio in terra danese? Complica il cammino in Champions?
"Io parto dal presupposto che non bisogna mai guardarsi indietro, ma guardare sempre avanti. Avanti significa guardare alla Lazio, impegno veramente probante, in campionato sabato. E pensare successivamente dopo la Lazio, al Chelsea. Quindi voltarsi indietro non conta niente, il pareggio purtroppo c'è stato, è stato un pareggio ingiusto perchè io ho visto la partita in terra danese, abbiamo tirato trenta volte in porta, quindici nello specchio, 18 angoli, c'è stato un dominio importante. Mi ha fatto sorridere il fatto che il Nordsjealland viene considerata una squadra di Serie C del nostro campionato, non è così, invito i critici e chi ha detto questo a riguardarsi le partite sia con noi all'andata, sia Shakhtar-Nordsjealland e Nordsjealland-Chelsea, per capire che il Nordsjealland è un'ottima squadra che ha meritato di giocarsi la Champions e che mercoledì sera è la Juventus che ha dato l'impressione che il Nordsjealland fosse una squadra debole. Come dico sempre ai miei calciatori, molto dipende da noi, riuscire a mettere il campo in salita per le squadre avversarie; poi sminuisce un po' chi abbiamo di fronte, perchè ho letto anche che il Pescara non è stato un impegno probante; Io dico che la Juventus ha reso sicuramente questo pensiero, ma non dimentichiamo che il Pescara ha fatto 12 punti, veniva da una vittoria con il Parma per 2-0; spesso e volentieri il nostro approccio, la nostra vittoria, sminuisce un po'... si vuole sminuire un po' la nostra vittoria togliendoci e meriti e sminuendo le squadre avversarie. Io non credo che questo sia giusto, non tanto per noi, ma per il Pescara e per il Nordsjealland".

Quali sono le tre virtù fondamentali per raggiungere i propri obiettivi?
"Penso che ci siano più di tre virtù fondamentali per raggiungere i propri obiettivi: sicuramente io quando mi guardo adesso faccio sempre riferimento anche al mio passato, al mio trascorso da calciatore, quello che mi ha portato ad essere da un calciatore onestamente semplice che era arrivati nel '91 da Lecce, con una grandissima dote, quella della corsa, ma con mezzi tecnici non eccelsi... la mia dote fondamentale, è quella di volermi sempre migliorare. Grandissima umiltà su tutto, grandissima voglia di migliorarmi, sempre, su tutte le situazioni. Questa voglia, questa umità che mi ha portato poi a rimanere per 13 anni, da calciatore, a diventare capitano, a giocare in Nazionale. E sicuramente è stata la mia voglia, la mia volontà, la mia determinazione, il fatto di volermi comunque migliorare costantemente e di riuscire ad essere comunque un vincente, perchè alla fine quello che conta è come dico sempre ai miei calciatori, è riuscire a scrivere, scrivere la nostra firma, scrivere pagine di storia. Lo si fa vincendo e mi piace pensare che bisogna vincere cercando di eccellere nel gioco, nei comportamenti, in tutte le situazioni".

Ormai gli allenatori ricoprono più ruoli: tecnico, manageriale, psicologico. In quale si riconosce meglio?
"L'allenatore ormai non è solamente l'allenatore sul discorso tecnico-tattico, l'allenatore per eccellere deve essere completo, nel senso che oltre ad avere importanti idee di gioco a livello tecnico-tattico, deve essere molto preparato anche dal punto di vista della preparazione fisica, perchè c'è un continuo confronto con i preparatori. Devi essere un manager, perchè sei inglobato, sei dirigente e quindi hai sempre dei confronti, non dico quotidiani...ma noi qui in Juventus ci confrontiamo molto con il presidente, con Andrea, e questo per me è una cosa molto bella perchè il confronto stimola sempre, questo è importante, così come i dirigenti, con Marotta, con Paratici; quindi l'allenatore deve essere molto completo. Io cerco di intervenire anche a livello psicologico, perchè avere a disposizione trenta calciatori e gestirli...ognuno di loro ha una propria testa e tu devi essere bravo ad entrare nella loro testa, non sperare che loro entrino nella tua. C'è chi ha bisogno di un insulto buono per rendere al meglio e chi magari ha bisogno più di una parola dolce, perchè un insulto magari lo butta giù; io cerco di studiare molto perchè voglio eccellere, pretendo da me stesso di essere il più bravo e non solo in Italia".

- Mister, come pensa di sostituire Asa quando partirà per la Coppa D'Africa?
"Intanto cerchiamo di arrivare nel migliore dei modi a gennaio, sarà anche più semplice tentare di sostituire un calciatore che sicuramente si sta rivelando importante in questo scorcio di campionato, così come tutti gli altri. Noi abbiamo comunque in rosa degli elementi ottimi, mi riferisco a De Ceglie: anche se in questo inizio di campionato ha avuto alcuni problemi fisici dovuti al fatto che si è dovuto operare al ginocchio, ha dovuto togliere la vite che gli era stata messa per la frattura precedente della rotula. E' un ragazzo su cui conto tantissimo, che l'anno scorso è stato fondamentale per la vittoria dello Scudetto; abbiamo Giaccherini che è ottimi per tutti gli usi. In più c'è anche il recupero di Pepe che ha avuto tre mesi travagliati e adesso sembra e speriamo sia tornato in condizione; in più abbiamo un ottimi jolly che è Padoin, che può essere utilizzato sia a destra che a sinistra. Abbiamo delle risorse in casa e cercheremo di sfruttare quelle perchè io ho grandissima fiducia in questi ragazzi, nella squadra e nella rosa attuale"..



- "Il mio lavoro si è dovuto triplicare in questi tre mesi, perchè se comunque prima e durante la partita riesci ad intervenire anche su un qualcosa che stavi vedendo di diverso e che non hai visto o trovato durante la settimana, diventa adesso un po' più difficile. Però ho la fortuna di avere dei collaboratori ottimi, da Alessio, a Carrera, a Filippi, i preparatori, e soprattutto di avere dei calciatori molto responsabili, dei calciatori che sono prima degli uomini e poi degli ottimi professionisti. Questi sicuramente mi stanno aiutando molto, mi stanno aiutando molto i risultato della Juventus. Ci ha aiutato molto anche il fatto di essere insieme da più di un anno, l'organizzazione di gioco. Sono riuscito ad entrare nella testa dei giocatori calcisticamente e questo ci aiuta molto. Però a me manca molto il fatto di non sedermi panchina, di non avere quel contatto nei 90 minuti con l'erba, con i miei calciatori, con gli avversari, con i tifosi e con gli altri".

- "Ho scelto di parlare con voi, i nostri tifosi, poichè mi siete stati vicini durante questo momento particolare"

- "Ci siamo quasi, il live streaming di #tlk2conte inizierà tra pochi minuti!". Lo rende noto la società bianconera tramite il suo profilo twitter.

- Il condottiero bianconero, Antonio Conte, rompe il lungo silenzio e torna parlare al suo popolo. Dalle 10:30, l'allenatore Campione d'Italia sarà a disposizione per soddisfare le curiosità dei tifosi, collegato in diretta, a reti unificate, sui social network della Juventus (Twitter, Facebook, Youtube o Google +). Sono già migliaia le domande arrivate su twitter da tutto il mondo, attraverso l’hastag #tlk2conte. Tantissime quelle pervenute in particolare dall’Indonesia, dagli Stati Uniti, dall’Arabia Saudita, dal Regno Unito e dagli Ermirati Arabi.
TuttoJuve.com seguirà in diretta l'evento, riportando integralmente ed in tempo reale le parole di mister Conte:

FONTE
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view post Posted on 12/11/2012, 12:23     +1   +1   -1
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Conte risponde ai tifosi: «La panchina mi manca»


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Antonio Conte torna a parlare. Per farlo ha scelto la via dei social network, rispondendo ad alcune delle migliaia di domande arrivate dai tifosi bianconeri presenti in tutto il mondo. Eccovi le risposte del mister.

Che emozione provo quando ascolto i cori che i tifosi mi dedicano?
Il tifoso è tutto per me. Quando sento inneggiare il mio nome è una carica di adrenalina che mi fa rabbrividire. Così come è bellissimo essere fermato per strada dai tifosi che mi ringraziano per aver riportato la Juve in alto.

Qual è stata la prima cosa che ho detto ai giocatori dopo la vittoria dello scudetto?
Ci siamo abbracciati e abbiamo parlato poco. Abbiamo anche pianto per la gioia perchè sappiamo cosa è stato per noi arrivare allo scudetto e alla finale di coppa Italia. Conosciamo il lavoro che c'è stato dietro per raggiungere quell'obiettivo. Cercheremo di confermarci quest'anno anche se non sarà facile.

Quanto mi manca la panchina?
Me ne sono fatta costruire una in casa da mia moglie. E invito anche quelli dello staff, così quando vedo la partita alla televisione riesco a litigare con qualcuno. Scherzi a parte, ovviamente mi manca tanto. Il mio lavoro si è dovuto triplicare in questi tre mesi perchè se prima riesci ad intervenire fisicamente, adesso è più difficile. Ho comunque dei collaboratori ottimi e dei calciatori molto responsabili che sono prima degli uomini e poi degli splendidi professionisti. Ci sta aiutando molto il fatto di essere insieme da più di un anno e il nostro metodo di gioco ormai è assimilato. Mi manca molto il contatto con l'erba, i tifosi, gli arbitri, i miei ragazzi e gli avversari.

Come sostituire Asamoah durante la coppa d'Africa?
Intanto pensiamo ad arrivare al meglio a gennaio. Abbiamo in rosa elementi ottimi che potranno sostituirlo adeguatamente, a cominciare da De Ceglie che purtroppo ha avuto qualche problema fisico in questo inizio di stagione ma su cui punto tanto, e poi Giaccherini, Padoin e Pepe. Sono tranquillo perchè ho grande fiducia nella rosa che ho a disposizione.

Virtù fondamentali per raggiungere gli obiettivi?
Ce ne sono molte. Quando mi guardo, faccio riferimento al mio passato da calciatore. Ero un giocatore semplice, con grande corsa ma mezzi tecnici non eccelsi. La mia dote fondamentale era quella di volermi sempre migliorare su tutto, con umiltà e voglia. Grazie a questa virtù sono diventato capitano e ho potuto giocare in Nazionale. Alla fine quello che conta è riuscire a scrivere pagine di storia e lo si fa unicamente vincendo. Dobbiamo vincere cercando di eccellere nel gioco e nei comportamenti.

Quanto rimpiango il pari in terra danese?
Mai guardarsi indietro ma sempre avanti. Ora pensiamo alla Lazio, impegno probante e poi affrontare la sfida con il Chelsea. In Danimarca è stato un pari ingiusto. Abbiamo dominato ma non siamo riusciti a vincere. Mi ha fatto sorridere che quando ho letto che loro venivano considerati una squadra equivalente ad una di serie C del nostro campionato. Invito i critici a vedere le partite dei danesi contro le altre squadre del girone. Loro mercoledì sera hanno perso perchè la Juve ha fatto una grande partita e non per la loro pochezza. Ho letto anche che l'impegno contro il Pescara è stato semplice: non è vero. Siamo stati noi con il nostro approccio alla sfida a rendere facile il match.

Lo scudetto più bello, quello del 5 maggio o questo da imbattuto?
Permettetemi di scegliere e di dire quest'ultimo perchè è il mio primo successo da allenatore. E' una soddisfazione enorme che senti maggiormente perchè è la tua creatura che hai messo in piedi grazie alla società. Anche la vittoria della Supercoppa mi ha regalato grandi emozioni. Solo nei sogni migliori potevo sperare in un esordio così sulla panchina della Juve.

Il nostro gioco è simile a quello del Borussia Dortmund?
Mi piace molto la squadra tedesca. La studio da tempo visto che sono molto pignolo. Ho visto l'ultima sfida che loro hanno fatto contro il Real Madrid e mi hanno impressionato per la corsa e la qualità del gioco. Hanno un ottimo allenatore. Vedo attinenze con la mia Juve.

Io il Ferguson della Juve?
E' un calcio intenso e stressante, quello che si gioca in Italia. Quelli che noi affrontiamo ogni anno sono pesi calcistici ed extracalcistici. Mi auguro di restare in bianconero per tantissimo tempo perchè sono nel posto dove mi auguravo di essere quando ho cominciato ad allenare. Spero di continuare a crescere assieme alla mia squadra e di proseguire questo rapporto il più a lungo possibile.

Cosa vuol dire Juventus per me?
Juventus è emozione e una parte di vita professionale importantissima, determinante. Mio padre era juventino e questo la dice tutta su come siamo nati e cresciuti anche nella mia famiglia. Io ho avuto la fortuna di giocare nelle due squadre del mio cuore: Lecce e Juventus. Io ora sono un professionista e ho amato le squadre che ho allenato, dall'Arezzo al Bari, fino all'Atalanta e al Siena. Ora sono tornato a casa, alla Juve.

Quanto credo in Pogba?
Paul ha 19 anni e io non ci ho pensato neanche un attimo a dargli una maglia da titolare e responsabilizzarlo. Io ho esordito in A a 19 anni, quindi mi riconosco in lui. Pogba ha qualità e mezzi straordinari. Ora sta a me - e a lui - farlo crescere e farne un campione. Ha potenzialità enormi e può diventare tra i numeri uno al mondo. Però non deve mai perdere la bussola. A 19 anni basta una partita giocata bene per farti perdere la testa.

L'imitazione di Crozza mi dà fastidio?
Ormai mia moglie quando mi vede arrabbiato mi dice: "Agghiacciante, agghiacciante". Essere imitato vuol dire aver raggiunto una popolarità importante. Prendo il lato positivo della storia. E poi sono contento perchè così Crozza quando mi imita può mettersi i capelli in testa che altrimenti ne sarebbe sprovvisto.

Il più grande giocatore contro cui ho giocato?
Senza dubbio Maradona. Ci giocai contro con la maglia del Lecce, erano i suoi ultimi anni ma era incredibile. Ora Messi è sulle sue orme.

Quanto risente la squadra della mia assenza in panchina?
Ho già detto prima quanto mi manca il campo, però abbiamo la fortuna di avere alle spalle un anno in più di lavoro con dei calciatori insostituibili. Nonostante la mia assenza, stiamo facendo cose straordinarie che i media non mettono, secondo me, in dovuto risalto.

Perchè non do continuità agli attaccanti, preferendo la continua rotazione?
Continuità è far giocare per 2-3 partite consecutive gli stessi attaccanti e quindi lasciare in panchina gli altri. A me quello che interessa è che ci sia sempre una grande risposta da parte dei miei 5 attaccanti. Io non ho gerarchie, ho attaccanti che si equivalgono, pur avendo caratteristiche diverse. Io li valuto durante gli allenamenti. Per il momento ho sempre avuto grandi risposte da parte di tutti. Purtroppo è inevitabile che ci siano sempre polemiche, create ad arte. Quagliarella è stato utlizzato il giusto, non è vero che l'ho usato poco. Mi spiace che in Italia si pensi solo alle polemiche e non ai risultati. Così prenderemo sempre schiaffi in Europa, come stiamo facendo adesso.

La più grande difficoltà di allenare un club come la Juve?
E' quella di vincere. Mi devo confrontare con un malcostume che non riguarda l'aspetto sportivo ma il tifo. Si dice sempre che la Juve o la si odia o la sia ama. Io penso che si dovrebbe essere più educati e rispettosi del lavoro altrui. Dire anche che la Juve ha giocato un bel calcio, che per 49 partite è stata imbattuta. Queste cose non vengono mai fuori ma si percepisce solo un grande "tifo", soprattutto tra i giornalisti. La professionalità dovrebbe sempre prevalere sul tifo. Mi spiace per ciò che è accaduto dopo Juventus-Nordsjelland, quando ho visto con i miei occhi in sala stampa giornalisti (tanti, non uno solo) esultare per un gol dei Blues che, tra l'altro, non sono neanche una squadra italiana. E' stata una mancanza di rispetto e mi sono vergognato per loro, per quei giornalisti.

Cosa si prova ad aver riportato la Juve in alto dopo Calciopoli?
Provo grande gioia e anche un po' di stanchezza. Però poi ripenso a ciò che è accaduto lo scorso anno e allora mi torna il sorriso. Questi successi sono figli di un lavoro costante e degli sforzi importanti. Lo scudetto dell'anno scorso deve essere motivo di orgoglio e soddisfazione: con lavoro, passione e umiltà si possono raggiungere traguardi che all'inizio sembrano inarrivabili.

Il ko con l'Inter frutto di una fame meno intensa?
La Juve la fame non l'ha mai persa anche se in alcune sfide avevamo dimostrato meno intensità. Ovviamente la striscia incredibile di risultati utili ci ha dato fiducia ma ci ha portato a sottovalutare quanto sia importante l'intensità. Il ko con l'Inter mi ha amareggiato ma vanno fatti i complimenti all'Inter, una squadra contro la quale rivaleggeremo per lo scudetto fino alla fine.

Perchè non gioco con il 4-3-3 contro le squadre più piccole?
A me interessano più i principi di gioco che i numeri. E poi il 4-3-3 è un modulo più difensivo di quello che stiamo utlizzando adesso.

Persone alle quali mi sono più ispirato?
Alla mia famiglia in primis che mi ha portato ad essere ciò che sono ora. Io sono una persona leale, dura, che non ama compromessi. Nella mia carriera, poi, ho avuto la fortuna di avere tutti i più bravi allenatori e compagni di squadra incredibili, a cominciare da Zidane e Montero.

Mai pensato di abbandonare tutto in questi mesi?
Domanda che mi fa male perchè mi chiede dei miei stati d'animo. Sicuramente ho attraversato dei momenti molto difficili nei quali non riuscivo a trovare un perchè. Io sono una persona molto alla mano e devo trovare un perchè in tutto e quando non lo trovo mi sforzo comunque di cercarlo. Mi è stato di grandissimo aiuto il fatto di avere a sostegno, oltre alla mia famiglia, anche Andrea Agnelli che mi ha dimostrato fiducia incondizionata su tutto e tutti. Per me questo è stato molto importante, soprattutto per gestire il mio autocontrollo. Mi piacerebbe che chi ha espresso pareri 'da paladino' passasse ciò che sto passando io...

Le mie due partite perfette con la Juve?
La vittoria in Champions da calciatore e quella all'Old Trafford contro il Manchester, quando feci gol. Dopo quella partita incrociai all'aeroporto dei tifosi della Juve che mi diedero una incredibile dimostrazione d'affetto.

Rapporto con Del Piero?
Sincero e schietto. Con lui abbiamo passato dieci anni da compagni e quindi è stata una storia basata sulla schiettezza e l'onestà. Io lo ringrazierò sempre per come si è comportato lo scorso anno, è stato fondamentale. Sono felice che ora sta facendo bene in Australia. E' un protagonista assoluto e non poteva essere altrimenti. So che tifa e tiferà sempre per noi.

Quali caratteristiche ha Giovinco e cosa può ancora esprimere?
Io ho dato fiducia a lui, come a tutti i miei giocatori. Lui è un calciatore nato nel settore giovanile, come Marchisio e De Ceglie. Fa parte della nostra cantera e sono orgoglioso di lui. Sebastian è un giocatore che, rispetto agli altri attaccanti, ha più facilità nell'uno contro uno e decide anche con gli assit le partite. Giovinco deve crescere come tutti gli altri.

Ci sono soldatini alla Juve?
No, qui ci sono professionisti seri e impeccabili. Quando andiamo a prendere un calciatore, le cose che andiamo a vedere sono i suoi requisiti umani perchè nei momenti di difficoltà il giocatore viene sempre in secondo piano ed emerge l'uomo. Se dietro l'uomo c'è solo un chiacchierone, allora preferiamo lasciare questo giocatore agli altri.

La Juve può arrivare alla finale Champions?
Vorrei ricordare a tutti da dove arriviamo, anche se non mi piace ribadirlo più di tanto. C'è una strada da percorrere molto lunga. Lo scudetto dello scorso anno era una cosa impensabile a tanti. Ora siamo tornati in Champions ma c'è tanta da strada da fare e se Mancini dice che il Manchester City ha bisogno di 10 anni per vincere la Champions, allora dobbiamo essere pazienti. Per il momento siamo imbattuti e ce la giocheremo contro il Chelsea. Se saremo bravi andremo avanti, altrimenti ci riomboccheremo le maniche e continueremo a lavorare duramente. L'importante è non essere impazienti.

Chi sarà l'antagonista per lo scudetto della Juve?
Inter, Napoli, Fiorentina, Lazio, Milan e Roma sono tutte attrezzate per vincere. Noi guardiamo solo in casa nostra. Con questo ho concluso. Volevo ringraziare tutti i tifosi bianconeri che in questo periodo, assieme alla mia famiglia, mi hanno dato tanta energia e grinta. Sempre uniti e sempre forza Juve!

TUTTOSPORT.COM
 
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dokk
view post Posted on 12/11/2012, 12:25     +1   +1   -1




Antonio Conte rompe il silenzio, ecco le sue dichiarazioni!!



Antonio Conte



ANTONIO CONTE/TORINO- L’avevamo annunciato nella giornata di ieri! Oggi Antonio Conte ha rotto il silenzio e tramite twitter ha risposto ad alcune domande dei tifosi, rilasciando forti dichiarazioni. Vi proponiamo un breve passo delle sue parole:

“Mi manca tantissimo la panchina. Per me la Juventus è una fortissima emozione, spero di rimanere a lungo qui. In Europa ammiro tantissimo il Borussia Dortmund, ha una grande organizzazione di gioco. Per quel che riguarda il nostro percorso è inutile guardarsi alle spalle per il pareggio in terra danese, è giusto pensare al presente. Paul Pogba è un ragazzo straordinario, ha voglia di imparare e il fatto che studi l’italiano intensamente ne è una conferma. Ho ripreso parola per ringraziare tutti i tifosi bianconeri, i quali mi sono stati vicino in questo periodo, era doveroso ringraziarvi tutti!”



di Salvatore Stella

http://www.juvelive.it/notizie-calciomerca...-dichiarazioni/
CITAZIONE
E poi sono contento perchè così Crozza quando mi imita può mettersi i capelli in testa che altrimenti ne sarebbe sprovvisto.

grande mister :haha: :haha: :haha:
 
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view post Posted on 12/11/2012, 13:21     +1   -1

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bene, ho avuto anche le conferme di quello che pensavo ... ora però manca poco e lo riavremo in panchina ... sempre che non cerchino di attaccarlo in altri modi.
 
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TerryTerry
view post Posted on 12/11/2012, 13:25     +5   +1   -1




Video: Conte intervistato dai tifosi



Finalmente una boccata d' ossigeno!E' stato piacevole vedere e sentire il mister rispondere alle domande dei tifosi. Che dire, ormai manca poco al suo ritorno in panchina. Mi sono piaciute tutte le sue risposte, soprattutto quella sul cammino in Champions League, penso che abbia ragione da vendere. Quanto ai giornalisti e' chiaro che sono nostri nemici da combattere, lo sappiamo dal 2006 in particolare,e sono sicura che ci metteranno sempre i bastoni tra le ruote. Sarebbe bello se il mister facesse spesso confronti cosi', dialogando solo con noi tifosi, piuttosto che con i giornalisti che insieme alla categoria dei giudici tifosi e ai membri della Figc danno origine ad una spaventosa macchina di fango e di ingisutizie nei nostri confronti. Mi auguro davvero che ,come diceva il msiter, quel fuoco sacro che ha dentro, non si esaurisca mai, che tenga sempre accesa la passione per questa societa' e che resti alla Juventus a lungo, piu' di quanto Ferguson resti al M.United. Io ci spero con tutto il cuore perche' e' di uomini come Antonio che abbiamo bisogno, di gente che ama la Juve in mezzo a questo branco di lupi fatto di giornalisti, giudici tifosi, presidenti avversari senza scrupoli e chi piu' ne ha , piu' ne metta , pronti a sbranarci alla prima occasione e con ogni mezzo.


Grazie Antonio per amare la Juventus.
 
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juvesteel 79
view post Posted on 12/11/2012, 13:34     +1   +1   -1




oltre la voce presto lo rivedremo in campo e quando accadra' nessuno ci fermera' piu'
 
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Mats Viktor
view post Posted on 12/11/2012, 13:35     +1   -1




CITAZIONE
Il nostro gioco è simile a quello del Borussia Dortmund?
Mi piace molto la squadra tedesca. La studio da tempo visto che sono molto pignolo. Ho visto l'ultima sfida che loro hanno fatto contro il Real Madrid e mi hanno impressionato per la corsa e la qualità del gioco. Hanno un ottimo allenatore. Vedo attinenze con la mia Juve.

Portaci il numero 15 : emozione :

Quant'è stato bello poterti vedere ai microfoni dopo tanto tempo :.allah :
 
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MattyRibasDaCunha
view post Posted on 12/11/2012, 14:39     +3   +1   -1




Visto il video dal primo all'ultimo minuto : emozione : mentre guardavo mi so segnato le cose che mi hanno colpito:

- La panchina davanti al televisore ahahah me lo immagino che sbraccia davanti alla Clerici che fa uscire l'acqua dalla padella
- Il mister si dimostra d'essere uno psicologo prima di un allenatore..
- Ha ragione da vendere quando dice che le nostre vittorie sminuiscono la forza dell'avversario..invece se le Merde battono il Partizan in tv sento complimenti a non finire per i loro attaccanti ecc ecc ma non solo in tv..
- Ahahah sua figlia "papà no calcio oggi" ahaha
- Sono contentissimo per le parole su Pogba, veramente..dimostra di avere la situazione sotto controlla
- Crozza e la moglie che gli dice "agghiacciante" ahahaha
- Bella domanda sulla rotazione degli attaccanti, l'avrei fatta pure io, risposta molto diplomatica ma penso che sia proprio la verità
- Non dimentichiamoci che veniamo da due settimi posti..ahaha mi mancava, mito Antonio!
- "La vittoria con l'Inter" ahahah la forza dell'abitudine :ghgh:
- Comunque è vero che il nostro 352 è molto offensivo al contrario di quello che vogliono far credere alcuni dicendo "è un 532"..se vediamo le nostre azioni minimo in avanti portiamo sempre 5/6 uomini, poi la nostra forza è il pressing quando perdiamo palla o sennò si rientra velocemente per la fase difensiva
- "Non possiamo portare in prima squadra delle pippe" ahaha non me l'aspettavo sta battuta :ghgh:
- Sul finale lo stava per ridire che veniamo da 2 settimi posti oddio ahaha
- Ti voglio bene Mister.
 
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Furiadicheb
view post Posted on 12/11/2012, 14:43     +1   -1




azz mi sa che si dovrà rimettere i capelli allora XD

oh questi di vecchiasignora mi sembrano degli avvoltoi appena possono farsi un pò di pubblicità lo fanno subito..... hanno proprio una grande passione per la juve...se vede.


praticamente ha dato del qua qua ra qua a Cassano ahahahhaah
 
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Mats Viktor
view post Posted on 12/11/2012, 14:46     +1   +1   -1




No ma perchè, quando ha detto "la vittoria contro l'Inter.. ah no scusate, la sconfitta contro l'Inter.. ero abituato alla vittoria" :ghgh:

:.allah :
 
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686 replies since 23/4/2012, 02:12   11751 views
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