[Topic unico] Antonio Conte. BENTORNATO IN PANCHINA MISTER!

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*Reny
view post Posted on 12/11/2012, 12:18 by: *Reny     +1   +1   -1
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LIVE - CONTE: "Mi manca la panchina. Si vogliono sminuire le nostre vittorie. Ottime alternative ad Asa. Spero di restate a lungo alla Juve"

Cosa è la Juventus per te?
"Juventus sicuramente è emozione, Juventus è una parte di vita professionale importantissima, determinante, quindi per me sicuramente sono forti emozioni; famiglia di juventini, mio padre presidente della Juventina Lecce, quindi io penso che questo la dica tutta su come siamo nati e su come siamo cresciuti. E' inevitabile che poi io ho avuto la fortuna anche di giocare solamente in due squadre, Lecce e Juventus: Lecce la squadra della mia città, quindi due squadre sicuramente del cuore; è inevitabile che quando ho iniziato questo percorso di allenatore, avevo messo in preventivo di essere itinerante, di essere professionista; io lo sono stato e ho amato le squadre per cui ho allenato, mi riferisco ad Arezzo, a Bari, all'Atalanta e al Siena; adesso sono tornato a casa, alla Juventus ed è molto molto bello; per me Juventus è un'emozione forte".

Mister, ti piacerebbe diventare per la Juve quello che Ferguson è per lo United?
"Mah...appena arrivato alla Juventus, un'intervista che mi ha fatto molto piacere leggere, è stata quella del nostro presidente Andrea Agnelli, in cui pensava e si augurava che con questa scelta io potessi comunque diventare il Ferguson della Juventus. E' un calcio molto molto intenso, molto tosto, molto stressante, molto tutto in Italia; quello che affrontiamo noi anno per anno, non sono solo dei pesi calcistici, ma anche soprattutto extracalcistici molto molto forti. Mi auguro di esserlo per tantissimo tempo, perchè sono nel posto dove mi auguravo di essere, sono in una grandissima squadra, speravo e sapevo che sarei tornato un giorno, dopo che c'è stato il mio addio al calcio nel 2004. Quindi in questo momento sono molto molto contento e spero di continuare a crescere io, di continuare a vedere crescere la squadra, di continuare a crescere la Juventus in tutto e di continuare questo rapporto per molto più tempo; finchè avrò entusiasmo e passione, sarò sempre alla Juventus, nel momento in cui dovessero mancarmi queste due qualità, questo sacro fuoco che ho dentro, allora sarò il primo ad andare dal presidente a dire che è giusto cambiare".

Mister vede somiglianze tra la sua Juve e il Dortmund?
"Il Dortmund è una squadra che ammiro molto, che spesso e volentieri mi piace vedere giocare; io sono molto fissato, molto patito, studio molto, purtroppo la mia famiglia lo testimonia, perchè spesso e volentieri, quando sono a casa è una lotta con mia figlia, perchè appena arrivo sta guardando i cartoni animati e dice: 'Papà non calcio oggi per favore'. E poi alla fine prevale l'interesse della famiglia. Ho visto l'ultima partita che il Dortmund ha fatto col Real Madrid...il Dortmund è un'ottima squadra, mi piace molto, perchè ha un'organizzazione di gioco, corrono tanto; l'anno scorso il Dortmund insieme al Monaco era la squadra che correva di più, portava una maggiore intensità in tutta Europa; c'è un ottimo allenatore; l'anno scorso hanno vinto lo Scudetto e sono usciti nella prima fase; avevano tanti calciatori che erano alla prima esperienza; vedo attinenze con noi; quest'anno, però, mi auguro che noi a differenza loro riusciamo a superare il primo turno; è una squadra che comunque dà emozione, mi piace guardarla, quindi complimenti alla sosicetà, al loro allenatore e ai loro calciatori".

Quale Scudetto ha il sapore più bello? Quello del 5 maggio o questo vinto da allenatore imbattuto?
"Io penso che tutte le vittorie con la Juventus hanno avuto sempre un sapore particolare, un sapore bello. permettetemi di scegliere e di dire quest'ultimo, perchè è il mio primo Scudetto da allenatore. E vincere da allenatore dà un sapore enorme, molto di più rispetto a quando ero calciatore, perchè è una vittoria che comunque senti maggiormente, perchè è la tua creatura, assieme alla società, al presidente, ai dirigenti, sei riuscito comunque a creare un qualcosa che senti tuo, c'è una mentalità che hai cercato di dare, hai dato un indirizzo, hai dato un'organizzazione, hai dato uno spirito, hai dato qualcosa ai calciatori; non dico che durante l'anno non si è mai sbagliato, ma anche nello sbaglio, sbagli tu, quindi è un qualcosa che senti veramente tuo, che ti riempie di grandissima soddisfazione e gioia. Così come aver vinto la Supercoppa, essere giunti nel primo anno da allenatore a vincere subito lo Scudetto da imbattuti, essere arrivati in finale di Coppa Italia e aver vinto anche la Supercoppa, penso che solo nei sogni migliori potevo aspettarmelo. Però questi sogni si sono realizzati grazie al grandissimo lavoro e non dimentico di ringraziare la società, di ringraziare soprattutto i calciatori che si sono messi a disposizione".

Quanto rimpianti il pareggio in terra danese? Complica il cammino in Champions?
"Io parto dal presupposto che non bisogna mai guardarsi indietro, ma guardare sempre avanti. Avanti significa guardare alla Lazio, impegno veramente probante, in campionato sabato. E pensare successivamente dopo la Lazio, al Chelsea. Quindi voltarsi indietro non conta niente, il pareggio purtroppo c'è stato, è stato un pareggio ingiusto perchè io ho visto la partita in terra danese, abbiamo tirato trenta volte in porta, quindici nello specchio, 18 angoli, c'è stato un dominio importante. Mi ha fatto sorridere il fatto che il Nordsjealland viene considerata una squadra di Serie C del nostro campionato, non è così, invito i critici e chi ha detto questo a riguardarsi le partite sia con noi all'andata, sia Shakhtar-Nordsjealland e Nordsjealland-Chelsea, per capire che il Nordsjealland è un'ottima squadra che ha meritato di giocarsi la Champions e che mercoledì sera è la Juventus che ha dato l'impressione che il Nordsjealland fosse una squadra debole. Come dico sempre ai miei calciatori, molto dipende da noi, riuscire a mettere il campo in salita per le squadre avversarie; poi sminuisce un po' chi abbiamo di fronte, perchè ho letto anche che il Pescara non è stato un impegno probante; Io dico che la Juventus ha reso sicuramente questo pensiero, ma non dimentichiamo che il Pescara ha fatto 12 punti, veniva da una vittoria con il Parma per 2-0; spesso e volentieri il nostro approccio, la nostra vittoria, sminuisce un po'... si vuole sminuire un po' la nostra vittoria togliendoci e meriti e sminuendo le squadre avversarie. Io non credo che questo sia giusto, non tanto per noi, ma per il Pescara e per il Nordsjealland".

Quali sono le tre virtù fondamentali per raggiungere i propri obiettivi?
"Penso che ci siano più di tre virtù fondamentali per raggiungere i propri obiettivi: sicuramente io quando mi guardo adesso faccio sempre riferimento anche al mio passato, al mio trascorso da calciatore, quello che mi ha portato ad essere da un calciatore onestamente semplice che era arrivati nel '91 da Lecce, con una grandissima dote, quella della corsa, ma con mezzi tecnici non eccelsi... la mia dote fondamentale, è quella di volermi sempre migliorare. Grandissima umiltà su tutto, grandissima voglia di migliorarmi, sempre, su tutte le situazioni. Questa voglia, questa umità che mi ha portato poi a rimanere per 13 anni, da calciatore, a diventare capitano, a giocare in Nazionale. E sicuramente è stata la mia voglia, la mia volontà, la mia determinazione, il fatto di volermi comunque migliorare costantemente e di riuscire ad essere comunque un vincente, perchè alla fine quello che conta è come dico sempre ai miei calciatori, è riuscire a scrivere, scrivere la nostra firma, scrivere pagine di storia. Lo si fa vincendo e mi piace pensare che bisogna vincere cercando di eccellere nel gioco, nei comportamenti, in tutte le situazioni".

Ormai gli allenatori ricoprono più ruoli: tecnico, manageriale, psicologico. In quale si riconosce meglio?
"L'allenatore ormai non è solamente l'allenatore sul discorso tecnico-tattico, l'allenatore per eccellere deve essere completo, nel senso che oltre ad avere importanti idee di gioco a livello tecnico-tattico, deve essere molto preparato anche dal punto di vista della preparazione fisica, perchè c'è un continuo confronto con i preparatori. Devi essere un manager, perchè sei inglobato, sei dirigente e quindi hai sempre dei confronti, non dico quotidiani...ma noi qui in Juventus ci confrontiamo molto con il presidente, con Andrea, e questo per me è una cosa molto bella perchè il confronto stimola sempre, questo è importante, così come i dirigenti, con Marotta, con Paratici; quindi l'allenatore deve essere molto completo. Io cerco di intervenire anche a livello psicologico, perchè avere a disposizione trenta calciatori e gestirli...ognuno di loro ha una propria testa e tu devi essere bravo ad entrare nella loro testa, non sperare che loro entrino nella tua. C'è chi ha bisogno di un insulto buono per rendere al meglio e chi magari ha bisogno più di una parola dolce, perchè un insulto magari lo butta giù; io cerco di studiare molto perchè voglio eccellere, pretendo da me stesso di essere il più bravo e non solo in Italia".

- Mister, come pensa di sostituire Asa quando partirà per la Coppa D'Africa?
"Intanto cerchiamo di arrivare nel migliore dei modi a gennaio, sarà anche più semplice tentare di sostituire un calciatore che sicuramente si sta rivelando importante in questo scorcio di campionato, così come tutti gli altri. Noi abbiamo comunque in rosa degli elementi ottimi, mi riferisco a De Ceglie: anche se in questo inizio di campionato ha avuto alcuni problemi fisici dovuti al fatto che si è dovuto operare al ginocchio, ha dovuto togliere la vite che gli era stata messa per la frattura precedente della rotula. E' un ragazzo su cui conto tantissimo, che l'anno scorso è stato fondamentale per la vittoria dello Scudetto; abbiamo Giaccherini che è ottimi per tutti gli usi. In più c'è anche il recupero di Pepe che ha avuto tre mesi travagliati e adesso sembra e speriamo sia tornato in condizione; in più abbiamo un ottimi jolly che è Padoin, che può essere utilizzato sia a destra che a sinistra. Abbiamo delle risorse in casa e cercheremo di sfruttare quelle perchè io ho grandissima fiducia in questi ragazzi, nella squadra e nella rosa attuale"..



- "Il mio lavoro si è dovuto triplicare in questi tre mesi, perchè se comunque prima e durante la partita riesci ad intervenire anche su un qualcosa che stavi vedendo di diverso e che non hai visto o trovato durante la settimana, diventa adesso un po' più difficile. Però ho la fortuna di avere dei collaboratori ottimi, da Alessio, a Carrera, a Filippi, i preparatori, e soprattutto di avere dei calciatori molto responsabili, dei calciatori che sono prima degli uomini e poi degli ottimi professionisti. Questi sicuramente mi stanno aiutando molto, mi stanno aiutando molto i risultato della Juventus. Ci ha aiutato molto anche il fatto di essere insieme da più di un anno, l'organizzazione di gioco. Sono riuscito ad entrare nella testa dei giocatori calcisticamente e questo ci aiuta molto. Però a me manca molto il fatto di non sedermi panchina, di non avere quel contatto nei 90 minuti con l'erba, con i miei calciatori, con gli avversari, con i tifosi e con gli altri".

- "Ho scelto di parlare con voi, i nostri tifosi, poichè mi siete stati vicini durante questo momento particolare"

- "Ci siamo quasi, il live streaming di #tlk2conte inizierà tra pochi minuti!". Lo rende noto la società bianconera tramite il suo profilo twitter.

- Il condottiero bianconero, Antonio Conte, rompe il lungo silenzio e torna parlare al suo popolo. Dalle 10:30, l'allenatore Campione d'Italia sarà a disposizione per soddisfare le curiosità dei tifosi, collegato in diretta, a reti unificate, sui social network della Juventus (Twitter, Facebook, Youtube o Google +). Sono già migliaia le domande arrivate su twitter da tutto il mondo, attraverso l’hastag #tlk2conte. Tantissime quelle pervenute in particolare dall’Indonesia, dagli Stati Uniti, dall’Arabia Saudita, dal Regno Unito e dagli Ermirati Arabi.
TuttoJuve.com seguirà in diretta l'evento, riportando integralmente ed in tempo reale le parole di mister Conte:

FONTE
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