Juve, la Lega decide. Ecco subito la Roma
Si riparte con Juventus-Roma: la decisione emersa oggi dal Consiglio straordinario di Lega sul recupero della giornata senza calcio in segno di lutto per la scomparsa di Piermario Morosini viene accettata in pieno spirito di compostezza istituzionale dal club bianconero. Una decisione che, dal punto di vista tecnico, presenta vantaggi e svantaggi per gli uomini di Conte. Tra i primi, c'è la considerazione che la squadra ha ben sei diffidati: Matri, Marchisio, Quagliarella, Barzagli, De Ceglie, Giaccherini, di cui almeno quattro pedine fondamentali per Conte. Avrebbero rischiato tutti di saltare il match con i giallorossi. E poi, il tecnico ha una settimana piena per preparare la partita più difficile (almeno come valori in campo) delle ultime sei. Lo svantaggio è quello di un calcolo del tutto teorico, alla base del quale sta il Genoa, avversario del Milan nel turno sospeso: giocando prima Genoa-Siena e contemporaneamente Lazio-Lecce, si potrebbero creare concomitanze tali per cui il Grifone rischia di scendere in campo a San Siro inconsciamente più rilassato, se salirà a quota 39, lasciando i salentini a 34. Ma il Milan, in compenso, non avrà ancora (molto probabilmente) Thiago Silva a tempo pieno contro il Bologna, oltre a un'altra grave assenza, quella di Boateng.
La settimana bianconera riparte domani, quando la squadra, come previsto, si ritroverà, con un programma che, senza la tragedia di Morosini, non sarebbe stata diverso. Conte avrà Bonucci con qualche giorno in più per abituarsi alla maschera protettiva del setto nasale, De Ceglie e Marchisio probabilmente migliorati dai postumi delle botte prese rispettivamente con il Palermo e in allenamento. Il tecnico si preparerà dunque a fare turn over per la prossima settimana, in cui, oltre a quello di domenica con la Roma, si giocheranno altri due match, con Cesena e Novara. Anche il discorso dei diffidati cambia: conoscendo l'allenatore, verranno quasi certamente rischiati con la Roma e poi, se scatterà la squalifica per qualcuno, la circostanza verrà considerata come turn over, sia pure forzato. La Juventus, così, si appresta a vivere un finale di campionato con un calendario teoricamente diverso: tutte insieme le avversarie più quotate (ultima la Roma) e poi, di fila, le più abbordabili (Cesena, Novara, Lecce, Cagliari, Atalanta). Dopo l'inverno 'terribilè che costrinse i bianconeri a due inutili e faticosi viaggi a Parma e Bologna, anche la primavera non promette bene. Con lo scudetto che non ammette la minima incertezza, se lo si vuole afferrare.
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