Nuovo disastro ambientale nel Golfo di Taranto: una nave sversa 20 tonnellate di carburante in mare

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view post Posted on 13/4/2012, 18:08     +1   -1
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Nuovo disastro ambientale nel Golfo di Taranto: una nave sversa 20 tonnellate di carburante in mare


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Un altro, l’ennesimo, disastro ambientale mette a rischio il mare. Una chiazza di 800 metri quadrati si è formata in seguito ad un incidente avvenuto in un mercantile panamese. Il tutto si è verificato nella notte nel mar Grande nei pressi del porto di Taranto. Nella mattina di giovedì 12 è stato dato l’allarme alla Capitaneria di porto da parte dell’equipaggio di un’imbarcazione che si trovava nei pressi della nave panamese. Lo sversamento del carburante sarebbe ancora in atto.

Non si hanno ancora molti dettagli sulla dinamica dell’incidente e non si sa se si è trattato di una falla o di un errore umano. Subito dopo l’allarme sono intervenuti i tecnici della Capitaneria di porto. Prezioso è stato anche l’intervento dei sub, che hanno effettuato immediatamente le immersioni per cercare di comprendere nel dettaglio il danno nello scafo dell’imbarcazione.
I rilievi parlano in particolare della presenza di alcune griglie dello scafo che sono sporche di olio carburante. Il danno ambientale è notevole, considerando che al momento sono finite in mare addirittura 20 tonnellate di carburante e che al momento il carburante si sta ancora riversando nell’acqua.
Si parla di una chiazza di 800 metri quadrati di estensione, che si è formata in corrispondenza del terzo spongente. La zona è già stata circoscritta da parte della Capitaneria di porto, con l’aiuto della Ecotaras. Le operazioni di bonifica sono già iniziate e dalle acque del mar Grande sono già state recuperate otto tonnellate di carburante.
L’imbarcazione battente bandiera panamese si trovava nei pressi del porto di Taranto perché stava scaricando materiale destinato alla zona industriale della città. Nel luogo dell’incidente è presente anche il personale dell’Arpa, l’Agenzia regionale protezione ambiente, che si occuperà di analizzare le sostanze riversate in acqua.
Secondo quanto riferito da Giorgio Assennato, direttore della sezione pugliese dell’Arpa, nella parte iniziale del pomeriggio di giovedì “lo sversamento di greggio è ancora in corso, fino a quando la sorgente non verrà bloccata la chiazza di petrolio tenderà ad allargarsi. Tutte le procedure di contenimento sono state attivate“.
Serviranno comunque diversi giorni per la bonifica. E nel frattempo il mare ha dovuto subire un altro pesante colpo dal punto di vista dell’inquinamento.

ANSA

E' uno schifo, hanno rovinato i caraibi italiani! Vergognatevi... :uhhh: :uhhh: :uhhh:
 
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