Jovetic riapre alla Juve. Per la difesa spunta Kaya

Voglia d’Italia, voglia di Juve: tra Stevan Jovetic e il Manchester City non c’è feeling, il suo approdo in Premier è stato un flop. Il montenegrino non gioca con continuità, viene schierato da Pellegrini solo ogni tanto (appena 6 presenze in campionato). Il tecnico cileno, prima di lui, punta su altri. E pensare che per portarlo in Premier gli inglesi hanno speso oltre 26 milioni di euro (più 4 di bonus), una cifra di quelle che si spendono per pochi campioni. E, allora, dalla stessa Inghilterra il nome di Stevan Jovetic viene associato alla Juventus e l’indiscrezione, questa volta, sembra avere solide fondamenta. Dicevamo: la sua stagione al Manchester City si sta rivelando fallimentare, con problemi d’ambientamento, equivoci tattici e qualche infortunio di troppo. Un vero calvario. Il risultato? Misero: dieci partite e tre gol, Coppe comprese. Tutto questo può portare a un divorzio a fine stagione. E a questo punto la Juve (a certe condizioni) può tornare alla carica, visto che rivoluzionerà il suo reparto offensivo: via Quagliarella , Vucinic e Giovinco , arriverà un altro campione assieme a Tevez e Llorente . Osvaldo potrebbe guadagnarsi la riconferma (oppure essere sostituito anche lui), mentre il reparto verrebbe completato da Berardi (se non Gabbiadini).
La Juve non guarda solo all’attacco, per la prossima stagione si cerca anche un difensore d’un certo spessore. E tra gli obiettivi è spuntato Semih Kaya, centrale del Galatasaray. Giovane (classe 1991), alto, duro negli interventi, fa del gioco aereo una delle sue armi migliori e grazie alla sua duttilità può giocare sia nel mezzo di una difesa a tre che esterno in uno schieramento a quattro. E’, naturalmente, un punto fermo di Mancini, ma considerando che al Galatasaray piace tantissimo Gabbiadini, non è escluso che un’eventuale trattativa possa portare a un esito positivo. Kaya è il nome nuovo del mercato juventino, ma non è il solo. Si segue sempre Ranocchia che con Bonucci formava la coppia centrale del Bari dei miracoli.

Tuttosport