Primavera Tim Cup, alla Roma il primo round
Due settimane e una manciata di giorni dopo il trionfo alla Viareggio Cup, la Primavera della Juventus ritrova sulla sua strada la Roma, superata proprio nella finale della Coppa Carnevale. L’occasione è la finale di andata della Coppa Italia di categoria e come in Versilia la sfida termina 2-1, ma questa volta sono i giallorossi a imporsi, soprattutto grazie a una partenza al fulmicotone.
Peccato davvero, perché la cornice è favolosa e sarebbe l’ideale per una serata di festa. Si gioca allo Juventus Stadium e già questo basterebbe, ma se si aggiungono oltre 13.000 tifosi sugli spalti, una cifra record per le Giovanili, si capisce quale possa essere l’emozione dei ragazzi di entrambe le squadre. Sulle tribune anche 1.400 ragazzi di Juventus Primi Calci e delle Soccer School, con familiari al seguito, a sognare di emulare un giorno Beltrame e compagni e soprattutto Andrea Agnelli, Giuseppe Marotta, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Antonio Conte e tutto lo staff tecnico della Prima Squadra, oltre a Estigarribia e Caceres, ai dirigenti del Settore Giovanile, Giovanni Rossi e Gianluca Pessotto e addirittura a Edoardo Molinari, campione di golf tifosissimo della Juventus.
Giocare di fronte a un simile “parterre de roi” frena forse un po’ i bianconeri, piuttosto timidi in avvio, mentre dall’altra parte la ferita della finale persa a Viareggio brucia evidentemente ancora parecchio e la Roma parte fortissimo. Già al 4’ Ciciretti viene atterrato in area da Appelt e il signor Abbattista indica il dischetto. Dagli undici metri Viviani piazza il pallone alla sinistra di Branescu e complica non poco la vita alla squadra di Baroni. La reazione è immediata, ma la Roma non sta certo a guardare e Piscitella al 12’ impegna il portiere bianconero al termine di una pregevole azione corale. Cinque minuti dopo ancora Ciciretti si mette in luce con una discesa sulla destra e un cross insidioso per Tallo, sul quale Guano riesce a intervenire mettendo in angolo. Sugli sviluppi del corner però, la Roma passa ancora ed è proprio Tallo a staccare di testa e a mettere in rete, complice una sfortunata deviazione di Guano.
Sotto di due gol la Juve non si scompone e anzi comincia a guadagnare campo, con Appelt che prende in mano le redini del gioco, provando prima pescare Padovan a centro area, non trovandolo per un soffio, e poi cercando la conclusione personale, potente, ma centrale.
Ai bianconeri ora manca solo la stoccata finale, ma la manovra è più fluida e insidiosa. De Silvestro arriva sul fondo dalla sinistra, ma il suo tocco vero il centro area viene intercettato, poi Beltrame cerca il rasoterra dal limite, ma il tiro è troppo morbido. La Roma è però sempre pericolosa e sfiora il terzo gol in una manciata di secondi, prima con il destro di Viviani, deviato in angolo da Branescu, poi con il colpo di testa di Barba, fuori di un soffio.
La gara è piacevole e giocata su buoni ritmi, con la Juve che cresce ancora nel finale di tempo. De Silvestro prima prova la soluzione personale, calciando però debolmente, poi pesca in area Padovan che di testa mette a lato. Il centravanti bianconero viene ancora trovato poco dopo in ottima posizione, ma invece di concludere al volo cerca il controllo e permette il recupero della difesa giallorossa. De Silvestro è il più pericoloso tra i bianconeri e al 43’ sfonda sulla sinistra arrivando al tiro, ma trovando la respinta di Pigliacelli. La Juve meriterebbe di chiudere i primi 45 minuti con almeno un gol all’attivo, ma anche l’ultima occasione viene sciupata, con Padovan che arriva a calciare da distanza ravvicinata, alzando però troppo la mira.
La ripresa inizia con la bordata di Chibsah, deviata in angolo da Pigliacelli, e con la Juve che preme sull’acceleratore. Beltrame ha per due volte il pallone buono per accorciare le distanze, ma prima vede il suo destro da fuori area deviato in angolo, poi il suo colpo di testa ribattuto sulla linea. Il fantasista lascia poi spazio a Margiotta. Baroni nel tentativo di dare più peso all’attacco, passa al 4-4-2, nel quale, l’altra punta è Libertazzi, in campo al 19’ al posto di Padovan.
E la mossa non potrebbe essere più azzeccata, perché Libertazzi ci mette 30 secondi a lasciare il segno, correggendo il rete, con una conclusione di controbalzo, in precario equilibrio, un preciso assist di Spinazzola.
Con il passare dei minuti la stanchezza inizia a farsi sentire e i crampi limitano più di un bianconero. Baroni torna al 4-2-3-1 con Libertazzi punta di riferimento per Spinazzola, Margiotta e De Silvestro. Con i ritmi più lenti la Roma ha buon gioco a chiudere gli spazi e ci si affida allora ai calci piazzati. Quello di Spinazzola al 38’ trova la deviazione aerea di Libertazzi, ma la mira non è precisa. Ben più pericoloso lo stacco dello stesso Libertazzi in pieno recupero, Pigliacelli però compie un vero e proprio miracolo e in due tempi, prima con il ginocchio e poi con un riflesso felino, riesce a deviare in angolo. Finisce 2-1 per i giallorossi e si dovrà così cercare l’impresa nella gara di ritorno del 22 marzo. Non sarà semplice, ma la Juve vista nella parte centrale della gara ha le potenzialità per centrare la rimonta.
JUVENTUS-ROMA 2-1
RETI: Viviani (r) 5’ pt, Tallo 19’ pt, Libertazzi 20’ st
JUVENTUS
Branescu; Untersee, Gouano, Rubin (37’ st Schiavone), Liviero; Appelt, Chibsah; Spinazzola, Beltrame (17’ st Margiotta), De Silvestro; Padovan (19’ Libertazzi).
A disposizione: Sluga, Belfasti, Magnusson, Bouy, Libertazzi.
Allenatore: Baroni
ROMA
Pigliacelli; Nego, Romagnoli, Orchi, Barba; Politano, Viviani, Verre; Ciciretti (9’ st Cittadino), Tallo (42’ st Leonardi), Piscitella (1’ st Frediani).
A disposizione: Proietti, Sabelli, Carboni, Lopez.
Allenatore: De Rossi.
ARBITRO: Abbattista
ASSISTENTI: Lo Cicero, Leali
QUARTO UFFICIALE: Minelli
AMMONITI: 4’ pt Appelt, 41’ st Frediani
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