Primavera, caccia alla 4ª Coppa Italia
Tra le tante curiosità legate alla finale di Coppa Italia Primavera, due spiccano sulle altre: Juventus e Roma hanno vinto entrambe tre edizioni e i bianconeri hanno sempre festeggiato il trofeo in trasferta.
Due dati collegati tra loro. Scorrendo l’albo d’oro della manifestazione, nata ufficialmente nella stagione 1972/73, si scopre che Juventus e Roma sono a caccia del loro quarto titolo. Più datati quelli dei giallorossi, capaci di imporsi nella 2ª e nella 3ª edizione (1973/74 e 1974/75) e nel 1992/93.
Negli ultimi 20 anni i tre trionfi juventini. Il primo nel 1995. La squadra di Antonello Cuccureddu è Campione d’Italia in carica. Non c’è più Alessandro Del Piero, ma un gruppo comunque competitivo, con un attacco mitraglia formato da due ragazzi piemontesi: Corrado “Ciccio” Grabbi ed Enrico Fantini. Decisiva la doppia finale contro il Bari. Due gare praticamente in fotocopia, entrambe vinte 1-0 con gol partita di Fantini, la seconda in terra pugliese il giorno 5 aprile. Il trofeo entra per la prima volta nella bacheca della Juventus.
Per la seconda gioia bisogna attendere nove anni, ma ne vale la pena. Soprattutto per come arriva il trionfo. Vincenzo Chiarenza è al suo primo anno sulla panchina bianconera e ha appena centrato la vittoria al Viareggio, bissando quella conquistata da Gasperini un anno prima. La finale è un affare con l’Inter. Un affare che si complica tremendamente, dopo il ko per 2-0 patito all’andata al Chisola. Ma la data del 7 aprile 2004 è destinata a entrare nella storia delle grane imprese. La Primavera non va a Milano per fare la vittima sacrificale e ribalta la situazione con una prova super.
Quella bianconera è una squadra di grande talento, capace di schierare gente come Mirante, Konko, Andrea Masiello, Luci, Chiumiento, Bentivoglio e Palladino. Proprio quest’ultimo apre le danze dopo 10 minuti e Konko riequilibra la situazione a inizio ripresa. Il 2-0 porta ai supplementari e prima del cambio di campo ci pensa ancora Palladino a trasformare il rigore del 3-0 che vale un trionfo dal sapore indimenticabile.
Nel 2007 la storia si ripete. Juventus e Inter si ritrovano nell’atto finale, pochi mesi dopo essersi affrontati in una Supercoppa Italiana dominata dai bianconeri: 5-1 con tripletta di De Ceglie. La squadra di Chiarenza ha il tricolore sul petto e fa valere la sua supremazia. Questa volta l’andata giocata a Vinovo è una mezza ipoteca. Bastano 15 minuti e i gol di Giovinco e dello stesso De Ceglie per firmare un 2-0 che apre le porte al nuovo successo. Al ritorno, il 4 aprile, è 1-1 con rete di apertura di Lanzafame a togliere ogni minimo rischio. Una vittoria che vale tanto di più scorrendo alcuni dei nomi che compongono la rosa interista: Bonucci, Andreolli, Bolzoni, Biabiany e soprattutto Mario Balotelli.
JUVENTUS.COMIl cammino di Juventus e Roma
Per le formazioni Primavera di Juventus e Roma è arrivato il momento di affrontare la finale d’andata di Coppa Italia. Il primo dei due confronti diretti, in programma questa sera allo Juventus Stadium (ore 20.30, diretta tv su Sport Italia), sarà anche la sfida numero sette giocata in questa edizione 2011/12. Un cammino iniziato a novembre.
Per la Roma, il percorso parte con un doppio successo sul Parma (2-1 in Emilia e 3-0 a Roma), proseguito con il Genoa nei quarti (3-2 a Roma, 2-2 a Genova) e passato per la semifinale con il Milan, ipotecato con un 6-1 casalingo e ribadito con un 2-1 in casa rossonera.
La strada dei bianconeri parte da lontano, da Napoli. Contro la squadra guidata dall’ex Dodo Sormani, arriva subito un ko per 3-2 (gol di Lanini e Ruggiero) che non pregiudica però il passaggio del turno. Soprattutto perché al ritorno, al Chisola, non c’è storia. Finisce 4-1 con doppietta di Margiotta e reti di Beltrame e Schiavone.
Per i quarti si sale più a nord, da Napoli alla Roma sponda Lazio. Andata a Formello e subito un 2-0 (rigore di Beltrame e rete di Chibsah) che vale mezza qualificazione. L’altra mezza arriva in casa, con lo stesso punteggio e un altro gol di Beltrame che bissa quello di Margiotta.
Per la semifinale torna il confronto diretto con la rivale numero uno in campionato, cioè la Fiorentina. La prima partita si gioca allo stadio Artemio Franchi e non regala gol. Per il ritorno si mette di mezzo la neve che obbliga il rinvio del match di Vinovo, recuperato pochi giorni dopo il trionfo della squadra di Baroni alla Viareggio Cup. A decidere la sfida è proprio il miglior giocatore del torneo – Leonardo Spinazzola – che firma l’1-0 che vale il biglietto per la finale.
Ecco il riassunto dei turni precedenti
Ottavi di finale
Napoli-Juventus 3-2, 1-4
Parma-Roma 1-2, 3-0
Quarti di finale
Lazio-Juventus 0-2, 0-2
Roma-Genoa 3-2, 2-2
Semifinali
Fiorentina-Juventus 0-0, 0-1
Roma-Milan 6-1, 2-1
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